martedì 24 dicembre 2013

Rivalta: Un bando per riconvertire in agricoli i terreni edificabili



Non si costruisce più e i proprietari spesso sono strozzati dalle tasse

In località Gerbole diversi terreni erano passati a edificabili, poi la crisi ha lasciato alle sue spalle solo tasse da pagare

A Rivalta non si costruisce più e i proprietari chiedono al Comune di ritrasformare in lotti agricoli i terreni edicabili. La crisi si fa sentire anche cosi e quella che poteva essere una buona opportunità è diventata una tagliola scale impossibile da sopportare. 

L’amministrazione comunale, nell’ambito di una campagna per la riduzione del consumo del suolo, ha deciso di lanciare un bando pubblico per la rinuncia ai diritti edificatori che ha permesso di recuperare oltre 23 mila metri quadrati di terreno.  Il Comune ha così voluto intercettare il malcontento di quei cittadini, proprietari di piccoli lotti dislocati in zone periferiche, che si sono visti modicare la destinazione d'uso delle loro terre dall'ultimo piano regolatore.  Tutti cittadini che inizialmente pensavano di aver fatto un grosso affare, ma quando hanno visto i conteggi dell’Imu hanno cambiato subito idea: "Noi siamo proprietari di un appezzamento incastrato fra realtà commerciali, dove si può costruire ben poco spiega una coppia di Gerbole — In compenso, dobbiamo pagare fior di tasse ogni anno".  Nelle casse comunali, quest’anno, entreranno meno di 500 mila euro di oneri di urbanizzazione, minimo storico degli ultimi anni e, in questo momento, aspettare l’annunciata ripresa non è facile. 

Per il momento alla campagna per stoppare la cementificazione hanno aderito «solo» cinque proprietari, ma non è escluso che nei prossimi mesi l’iniziativa venga riproposta e ottenga nuovi consensi.  «Si tratta comunque di un risultato lusinghiero per un’amministrazione che ha fatto della difesa del suolo uno degli obiettivi di mandato», commenta l’assessore all’Urbanistica, Guido Montanari. Che poi entra nel dettaglio: "Ora le richieste presentate dai cittadini verranno vagliate e, se non ci saranno ostacoli, verranno inserite nella variante al piano in corso di elaborazione».  L’obiettivo è sempre lo stesso: «Rendere Rivalta più vivibile e meno esposta ai processi di cementificazione che l’hanno devastata negli ultimi decenni".

 m.mas.  da La Stampa ( pag. Torino )   12 dicembre 2013

Nessun commento:

Posta un commento