sabato 31 ottobre 2009

News dalla LAV di Torino

Presentazione della nuova campagna LAV sul vegetarismo cambiamenu.it
mercoledi' 4 novembre alle ore 20,45 presso la sede LAV di Torino in Via Rocciamelone 12/e, tel 011746392.

Prosegue la raccolta firme al Sindaco di Torino per chiedere che venga emessa una ordinanza che vieti, sul territorio comunale, l'utilizzo e l'esposizione di animali appartenenti a specie selvatiche ed esotiche in attivita' di spettacolo e intrattenimento pubblico.
I moduli sono reperibili presso le associazioni LAV, LAC, ENPA, LIDA, APDA, La Pulce, Unpoblu Legambiente. tel 011746392.

Torino: Zanolini lascia i moderati e fonda “Torino Ecologia”

Il consigliere Carlo Zanolini ha scritto oggi al presidente del Consiglio comunale, al sindaco ed al capogruppo dei Moderati annunciando la sua uscita da questi ultimi e la costituzione di un nuovo Gruppo consiliare.La nuova formazione rappresentata da Zanolini in Sala Rossa ha assunto la denominazione di “Torino Ecologia – verso la Costituente Ecologista”.
C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale Torino, 30 Ottobre 2009

Vercelli: Società Futura su l’inceneritore

Tra gli Amministratori pubblici c’è chi continua a promettere trasparenza e disponibilità nei confronti dei cittadini, ma poi, nei fatti, si rifiuta di fornire spiegazioni e chiude la porta in faccia a chiunque gli ponga domande. Altri, invece, riconoscendo il diritto dei cittadini ad ottenere informazioni e risposte, nel semplice rispetto della legge e dei regolamenti, si comportano con la dovuta correttezza.
Non abbiamo mai risparmiato critiche all’Amministrazione provinciale, ma ora è giusto riconoscere all’assessore Finocchi ed ai funzionari del Settore Ambiente di avere dimostrato una grande correttezza e senso delle istituzioni.
Nei primi giorni del mese di ottobre, infatti, abbiamo richiesto alla Provincia copia di una serie di importanti documenti. Non eravamo affatto sicuri di poterli ottenere, ma siamo stati sorpresi, invece, dalla velocità con la quale gli uffici ci hanno messo a disposizione il materiale e ci hanno trasmesso notizie importantissime. Speriamo che la Giunta del Comune di Vercelli prenda qualche lezione di democrazia dai loro colleghi della Provincia: non gli farebbe affatto male.
Ma veniamo alle sorprese.
Sollecitati dalla curiosità tipica del nostro DNA, abbiamo chiesto all’Amministrazione provinciale di poter ottenere copia di questa documentazione:
1. A.I.A. relativa all’inceneritore di proprietà del Comune di Vercelli, sito in via Asigliano;
2. relazione o documenti relativi alle analisi, effettuate dall’Arpa di Vercelli, sulle ceneri da fondo dell’inceneritore di Vercelli, stoccate e sotterrate all’interno dell’area dell’impianto.
3. A.I.A. relativa all’impianto di incenerimento della ditta Polioli di Vercelli.
Vi state domandando che cos’è l’AIA? E’ l’Autorizzazione Integrata Ambientale, cioè l’autorizzazione al funzionamento di tutti gli impianti che possono provocare inquinamento, prevista dal D.Lgs n. 59 del 18/02/2005. Senza questa autorizzazione nessun impianto può funzionare.
Ebbene, mentre per l’AIA della ditta Polioli non ci sono stati problemi, per quella del Comune di Vercelli il Direttore del Settore Ambiente della Provincia ci comunica quanto segue: “si precisa che l’AIA del forno inceneritore di Vercelli è in fase di rilascio e si provvederà a disporne copia anche per la S.V.”.

Curioso, non trovate? Il Decreto Legge 59/2005, infatti, stabiliva che “tutti i procedimenti relativi all’adeguamento degli impianti esistenti e nuovi, già autorizzati ai sensi delle altre normative in materia ambientale, debbano concludersi entro il 30/10/07”. La Provincia, come stabilito dalla Legge, con un atto del 1° marzo 2006 spostava il termine relativo alla presentazione delle domande per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale (per gli inceneritori) entro il 15 ottobre 2006. Ebbene, siamo alla fine del mese di ottobre 2009 e l’autorizzazione non è ancora stata rilasciata. La domande nascono spontanee: se la legge tassativamente impone che senza AIA un impianto non può funzionare, allora perché l’inceneritore di Vercelli non è chiuso? In base a quale normativa l’inceneritore può funzionare senza aver ottenuto l’AIA? Forse grazie alle “deroghe” chieste e volute dall’ex ministro Bersani (bravi a quelli del Pd che adesso se lo sono pure eletto segretario) con il suo decreto mille-proroghe, che ha consentito il funzionamento anche degli impianti non ancora formalmente e definitivamente autorizzati? Persino confindustria ne parla:
http://www.confindustriamo.it/rassegna_stampa/20081219_gazzetta_modena_Inceneritore.pdf. Ma questo lo verificheremo....
In ogni caso ancora oggi non sappiamo per quale motivo ci sia un ritardo di oltre tre anni per il rilascio dell’autorizzazione all’inceneritore del Comune, ma facciamo un’ipotesi. L’art. 3 del Decreto Legge 59/2005 prevede che la Provincia di Vercelli, per il rilascio dell’AIA, tenga conto di alcuni principi generali, che il richiedente deve osservare e cioè:
a) devono essere prese le opportune misure di prevenzione dell'inquinamento, applicando in particolare le migliori tecniche disponibili;
b) non si devono verificare fenomeni di inquinamento significativi;
c) deve essere evitata la produzione di rifiuti, a norma del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modificazioni; in caso contrario i rifiuti sono recuperati o, ove ciò sia tecnicamente ed economicamente impossibile, sono eliminati evitandone e riducendone l'impatto sull'ambiente, a norma del medesimo decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22.
Cosa prevede il Decreto Legislativo 22/1997? Fissa una serie di norme relative alla classificazione dei rifiuti, al loro stoccaggio ed al loro smaltimento. L’art. 14 parla persino di “divieto di abbandono” dei rifiuti, stabilendo che “l'abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo sono vietati”.
Forse il ritardo per il rilascio dell’autorizzazione dipende proprio dalla vicenda relativa alle polveri da fondo di cui abbiamo già parlato?
Lo chiederemo all’Assessore Finocchi al quale, già oggi, invieremo una richiesta di incontro urgente.
Se le nostre supposizioni fossero confermate, la situazione allora sarebbe davvero grave, tanto che siamo intenzionati a mettere in discussione la proroga non ufficiale al funzionamento di cui il Comune di Vercelli, Atena Spa e Veolia Spa hanno beneficiato sino ad oggi.
Infine pubblichiamo senza commenti (la situazione si commenta da sola) una parte interessante della lettera che abbiamo ricevuto dalla Provincia:
“(...). Le ceneri prodotte dall’attività di incenerimento sono un rifiuto che deve essere gestito a norma di legge e che, pertanto, non può essere sotterrato all’interno del sito, bensì inviato ad idoneo recupero/smaltimento presso impianti autorizzati. Qualora la suddetta richiesta fosse invece relativa alla contaminazione del sito per l’interramento, avvenuto in passato, di scorie del forno, sui terreni interessati dal procedimento di bonifica sono state effettuate una serie di indagini nell’ambito del piano di caratterizzazione da parte della Società Atena Spa, attuale proprietaria del sito. Qualora la S.V. volesse avere copia di tali analisi, può prendere contatto con il Comune di Vercelli, autorità competente per lo specifico procedimento (lo faremo n.d.r.). A riguardo si fa presente che non sono disponibili analisi effettuate dal Dipartimento ARPA di Vercelli”.
Un solo appunto: dalle foto del satellite e dalle nostre scattate dall’esterno dell’impianto, sembrerebbe che lo stoccaggio sul piazzale (forse temporaneo?) delle ceneri da fondo da conferire ad impianti autorizzati avvenga ancora oggi. La Provincia, fortunatamente, ha tutti gli strumenti per verificare la situazione, così da tranquillizzare i cittadini e gli stessi lavoratori dell’impianto di incenerimento, esposti per primi ad eventuali rischi. A noi, infatti, pare che non ci sia da stare troppo tranquilli....
Fra parentesi, rileggendo i giornali ci siamo ricordati che a giugno, oltre ai consiglieri di maggioranza, sono stati eletti anche dei consiglieri di opposizione. Non se ne è ancora accorto nessuno, in verità, ma è un fatto comprensibile poiché serve del tempo per rodarsi. Se, però, il loro motore fosse finalmente caldo, forse potrebbero cominciare a presentare un’interrogazione, sempre ammesso che non siano convinti della necessità di far funzionare l’inceneritore, posizione cara anche al segretario nazionale del nuovo corso del Pd.
Da parte nostra oggi partirà l’ennesima richiesta di incontro al Sindaco e l’ennesima richiesta di informazioni. Saremo sorpresi anche dall’Amministrazione comunale? Boh, la speranza è l’ultima a morire.
di Società Futura (29/10/2009)

Alessandria: il PFOA e il Bormida

di Lino Balza
Se gettate un’occhiata passando sul ponte Bormida, vedrete sempre qualche pescatore. Il sindaco di Alessandria non ha emesso nessun divieto di pesca. Eppure l’acqua contiene concentrazioni enormi di PFOA acido perfluorottanoico: fino a 1.500 ng/l, quando gli altri fiumi italiani ed europei non superano mai 1-20 ng/l. L’ha riscontrato il CNR Consiglio Nazionale della Ricerca. Il PFOA è tossico e cancerogeno se respirato o bevuto o mangiato col pesce e nella catena alimentare. Sono copiose le risultanze del mondo scientifico internazionale: le abbiamo consegnate nel nostro esposto alla Procura.
Se voi risalite il fiume lungo il sentiero per qualche centinaio di metri, noterete un impetuoso torrentello di scarico da dove proviene il PFOA, e sullo sfondo lo stabilimento che lo lavora: la Solvay di Spinetta Marengo. Il PFOA da Spinetta va nelle falde acquifere e in Bormida, che va in Tanaro, che va in Po: essendo indegradabile il CNR l’ha ancora trovato alla foce del Po a 600 chilometri di distanza dall’inquinatore. Le autorità emiliane sono in allarme. Allarme anche al Consiglio comunale di Tortona, che ha chiesto relazioni all’ARPA. Il più tranquillo di tutti è il Consiglio comunale di Alessandria, troppo impegnato a discutere stipendi da nababbo. D’altronde si sono dimenticati anche dell’emergenza cromo che continua a inquinare le falde e continuerà per secoli se non viene risolta a monte con la bonifica dello stabilimento. Tranquilli anche i politici padani che l’ampolla del Po la vanno a raccogliere alla sorgente piuttosto che alla foce.

Anche per il PFOA le posizioni di Medicina democratica in Procura e all’opinione pubblica: sono chiare. All’ARPA abbiamo contestato: “Ha la responsabilità del silenzio passato e nel presente ha la responsabilità di chiedere alle Autorità competenti di sanzionare le emissioni e le perdite; di vietare alla Solvay gli scarichi in atmosfera e acque; di vietare d’urgenza la pesca in Bormida e Tanaro e Po; di vietarne l’uso potabile, di vietare le donazioni del sangue ai lavoratori della Solvay esposti ai Sali di PFOA”. Alla Solvay, da anni cosciente dei danni, abbiamo contestato: “Affronta subito con i sindacati, per i risvolti produttivi e occupazionali, l’eliminazione del PFOA nelle lavorazioni; nonché ritira i licenziamenti dei lavoratori che si sono rivolti al tribunale”.
(
linobalzamedicinadem@libero.it M.D. Via San Pio V n.4 15100 Alessandria Tel. 347 0182679 )

Torino: Nuova Ztl, il dibattito è sulle deroghe

Se pensate che l'ipotesi di riformare la zona a traffico limitato abbia finalmente fatto riaccendere l'attenzione degli organi di stampa locali sull'inquinamento dell'aria a Torino, rimarrete profondamente delusi se non addirittura sconcertati. Se in tutte le capitali europee, ma anche nelle cittadine di provincia, quando si parla di regolamentazione del traffico si affronta a stretto giro il problema dell'inquinamento atmosferico e le sue possibili soluzioni, magari interpellando un esperto epidemiologo, a Torino funziona diversamente. Sotto il grigio cielo diventa imprescindibile l'opinione del responsabile dei commercianti, del presidente del club automobilistico e, ancora, quella del direttore della struttura sanitaria locale, tutti preoccupati per i problemi di accesso in auto al centro storico e, neppure quest'ultimo, per le conseguenze sulla salute umana delle polveri sottili.

L'ipotesi sulla quale gli amministratori locali discutono in questi giorni è l'estensione dello storico divieto di circolazione dalle 7,30 alle 10,30 all'interno della Ztl Centrale (cuore del centro storico) all'area della Ztl Ambientale (centro storico). La decisione di far coincidere le due Ztl si accompagnerebbe alla cancellazione dopo le 10,30 delle limitazioni attualmente in vigore per i veicoli pre-Euro3. Stando all'ipotesi in discussione dunque, a partire da gennaio 2010, potranno tornare a circolare liberamente in centro per il resto della giornata le auto a benzina Euro1 ed Euro2 (ma non i diesel Euro1 già bloccati a livello comunale, e i diesel Euro2 fermi a partire dal prossimo novembre).L'area inaccessibile per 3 ore a tutti quelli che non hanno il permesso sarebbe quindi quella compresa tra i corsi Vittorio Emanuele II, Palestro, Regina Margherita, San Maurizio e Cairoli. Area in cui sono presenti, rispetto alla "vecchia" Ztl Centrale, un numero maggiore di uffici, scuole e altre strutture di interesse pubblico. Tra queste l'ospedale Oftalmico e il San Giovanni Vecchio, per le quali l'assessore alla Mobilità Maria Grazia Sestero studierà una formula per esonerare dal divieto d'accesso i pazienti in visita. Da inizio 2010 verranno infatti attivati 43 varchi elettronici in corrispondenza delle vie d'accesso alla nuova Ztl, sistema che garantirà un effettivo e puntuale controllo delle violazioni.


Tra le ipotesi in lizza per esonerare dal divieto, oltre che i residenti, anche altre categorie specifiche di automobilisti, vi è quella di riservare un numero di accessi liberi all'area, da utilizzare durante l'anno per particolari esigenze e da far coincidere con un numero di targa. Una “white list”, un “ticket”, o ancora un “carnet” di “bonus”. L'importante è non parlare di "road pricing": il modello meneghino di tariffazione ad ingressi è escluso categoricamente dall'assessore Sestero.
di
Federico Vozza (da Eco dalle Città 21 ottobre 2009 )

giovedì 29 ottobre 2009

NO TAV manifestazioni

Condove (TO) sabato 31 ottobre ore 20,30-22
Manifestazione NO TAV

Rivoli (TO) giovedì 5 novembre ore 21 assemblea pubblica Biblioteca Parco Salvemini C.so Susa
TAV Torino-Lione , arrivano le trivelle, dai tracciati ai sondaggi 60 carotaggi da Chiomonte a Settimo tra ottobre e dicembre 2009 … passando per Tetti Neirotti e la Collina Morenica
promosso da Lista Civica “Rivoli a Cinque Stelle”


Rivalta (TO) sabato 7 novembre Corteo NO TAV alle ore 14.15Ne a Rivalta ne altrove ! sabato 7 novembre dalle 14.15 alle 17.15 * partenza dal Parco del Castello - Rivalta di Torino

CONTEST.A palestra di arrampicata

Torino - Venerdi' 30 ottobre ore 21.30
Nei suggestivi spazi verticali della palestra di arrampicata B Side Climbing village (via Ravina 28)si terra' la prima delle quattro serate di qualificazione di CONTEST.A, competizione artistica amatoriale organizzata dall’associazione culturale ARTSIDER

in collaborazione con l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino."

Knut, vizi di gioventù

Knut, il famoso orsetto...primi vizi di gioventù..

http://www.youtube.com/watch?v=kD2RxEGkCIg&eurl=http%3A%2F%2Fwww%2Efacebook%2Ecom%2Fhome%2Ephp%3F&feature=player_embedded

da eco-animali.blogspot.com

mercoledì 28 ottobre 2009

Billy, un cagnolino piccolo, piccolo..cerca casa

Billy ha 8 anni ,vive in un piccolo box ; lo puoi conoscere alla Lega per la Difesa del Cane di via Germagnano 9 a Torino. Affido previo firma di modulo e con controlli pre e post affido. Orari: da martedì alla domenica ore 15, 30 - 18,30.

info: Silvia – 349 334 1196 lunetta2005@yahoo.it

Ganzetti a Santa Monica (California)

http://www.youtube.com/watch?v=OraA9MJyPBc