Tra gli Amministratori pubblici c’è chi continua a promettere trasparenza e disponibilità nei confronti dei cittadini, ma poi, nei fatti, si rifiuta di fornire spiegazioni e chiude la porta in faccia a chiunque gli ponga domande. Altri, invece, riconoscendo il diritto dei cittadini ad ottenere informazioni e risposte, nel semplice rispetto della legge e dei regolamenti, si comportano con la dovuta correttezza.
Non abbiamo mai risparmiato critiche all’Amministrazione provinciale, ma ora è giusto riconoscere all’assessore Finocchi ed ai funzionari del Settore Ambiente di avere dimostrato una grande correttezza e senso delle istituzioni.
Nei primi giorni del mese di ottobre, infatti, abbiamo richiesto alla Provincia copia di una serie di importanti documenti. Non eravamo affatto sicuri di poterli ottenere, ma siamo stati sorpresi, invece, dalla velocità con la quale gli uffici ci hanno messo a disposizione il materiale e ci hanno trasmesso notizie importantissime. Speriamo che la Giunta del Comune di Vercelli prenda qualche lezione di democrazia dai loro colleghi della Provincia: non gli farebbe affatto male.
Ma veniamo alle sorprese.
Sollecitati dalla curiosità tipica del nostro DNA, abbiamo chiesto all’Amministrazione provinciale di poter ottenere copia di questa documentazione:
1. A.I.A. relativa all’inceneritore di proprietà del Comune di Vercelli, sito in via Asigliano;
2. relazione o documenti relativi alle analisi, effettuate dall’Arpa di Vercelli, sulle ceneri da fondo dell’inceneritore di Vercelli, stoccate e sotterrate all’interno dell’area dell’impianto.
3. A.I.A. relativa all’impianto di incenerimento della ditta Polioli di Vercelli.
Vi state domandando che cos’è l’AIA? E’ l’Autorizzazione Integrata Ambientale, cioè l’autorizzazione al funzionamento di tutti gli impianti che possono provocare inquinamento, prevista dal D.Lgs n. 59 del 18/02/2005. Senza questa autorizzazione nessun impianto può funzionare.
Ebbene, mentre per l’AIA della ditta Polioli non ci sono stati problemi, per quella del Comune di Vercelli il Direttore del Settore Ambiente della Provincia ci comunica quanto segue: “si precisa che l’AIA del forno inceneritore di Vercelli è in fase di rilascio e si provvederà a disporne copia anche per la S.V.”.
Curioso, non trovate? Il Decreto Legge 59/2005, infatti, stabiliva che “tutti i procedimenti relativi all’adeguamento degli impianti esistenti e nuovi, già autorizzati ai sensi delle altre normative in materia ambientale, debbano concludersi entro il 30/10/07”. La Provincia, come stabilito dalla Legge, con un atto del 1° marzo 2006 spostava il termine relativo alla presentazione delle domande per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale (per gli inceneritori) entro il 15 ottobre 2006. Ebbene, siamo alla fine del mese di ottobre 2009 e l’autorizzazione non è ancora stata rilasciata. La domande nascono spontanee: se la legge tassativamente impone che senza AIA un impianto non può funzionare, allora perché l’inceneritore di Vercelli non è chiuso? In base a quale normativa l’inceneritore può funzionare senza aver ottenuto l’AIA? Forse grazie alle “deroghe” chieste e volute dall’ex ministro Bersani (bravi a quelli del Pd che adesso se lo sono pure eletto segretario) con il suo decreto mille-proroghe, che ha consentito il funzionamento anche degli impianti non ancora formalmente e definitivamente autorizzati? Persino confindustria ne parla:
http://www.confindustriamo.it/rassegna_stampa/20081219_gazzetta_modena_Inceneritore.pdf. Ma questo lo verificheremo....
In ogni caso ancora oggi non sappiamo per quale motivo ci sia un ritardo di oltre tre anni per il rilascio dell’autorizzazione all’inceneritore del Comune, ma facciamo un’ipotesi. L’art. 3 del Decreto Legge 59/2005 prevede che la Provincia di Vercelli, per il rilascio dell’AIA, tenga conto di alcuni principi generali, che il richiedente deve osservare e cioè:
a) devono essere prese le opportune misure di prevenzione dell'inquinamento, applicando in particolare le migliori tecniche disponibili;
b) non si devono verificare fenomeni di inquinamento significativi;
c) deve essere evitata la produzione di rifiuti, a norma del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modificazioni; in caso contrario i rifiuti sono recuperati o, ove ciò sia tecnicamente ed economicamente impossibile, sono eliminati evitandone e riducendone l'impatto sull'ambiente, a norma del medesimo decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22.
Cosa prevede il Decreto Legislativo 22/1997? Fissa una serie di norme relative alla classificazione dei rifiuti, al loro stoccaggio ed al loro smaltimento. L’art. 14 parla persino di “divieto di abbandono” dei rifiuti, stabilendo che “l'abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo sono vietati”.
Forse il ritardo per il rilascio dell’autorizzazione dipende proprio dalla vicenda relativa alle polveri da fondo di cui abbiamo già parlato?
Lo chiederemo all’Assessore Finocchi al quale, già oggi, invieremo una richiesta di incontro urgente.
Se le nostre supposizioni fossero confermate, la situazione allora sarebbe davvero grave, tanto che siamo intenzionati a mettere in discussione la proroga non ufficiale al funzionamento di cui il Comune di Vercelli, Atena Spa e Veolia Spa hanno beneficiato sino ad oggi.
Infine pubblichiamo senza commenti (la situazione si commenta da sola) una parte interessante della lettera che abbiamo ricevuto dalla Provincia:
“(...). Le ceneri prodotte dall’attività di incenerimento sono un rifiuto che deve essere gestito a norma di legge e che, pertanto, non può essere sotterrato all’interno del sito, bensì inviato ad idoneo recupero/smaltimento presso impianti autorizzati. Qualora la suddetta richiesta fosse invece relativa alla contaminazione del sito per l’interramento, avvenuto in passato, di scorie del forno, sui terreni interessati dal procedimento di bonifica sono state effettuate una serie di indagini nell’ambito del piano di caratterizzazione da parte della Società Atena Spa, attuale proprietaria del sito. Qualora la S.V. volesse avere copia di tali analisi, può prendere contatto con il Comune di Vercelli, autorità competente per lo specifico procedimento (lo faremo n.d.r.). A riguardo si fa presente che non sono disponibili analisi effettuate dal Dipartimento ARPA di Vercelli”.
Un solo appunto: dalle foto del satellite e dalle nostre scattate dall’esterno dell’impianto, sembrerebbe che lo stoccaggio sul piazzale (forse temporaneo?) delle ceneri da fondo da conferire ad impianti autorizzati avvenga ancora oggi. La Provincia, fortunatamente, ha tutti gli strumenti per verificare la situazione, così da tranquillizzare i cittadini e gli stessi lavoratori dell’impianto di incenerimento, esposti per primi ad eventuali rischi. A noi, infatti, pare che non ci sia da stare troppo tranquilli....
Fra parentesi, rileggendo i giornali ci siamo ricordati che a giugno, oltre ai consiglieri di maggioranza, sono stati eletti anche dei consiglieri di opposizione. Non se ne è ancora accorto nessuno, in verità, ma è un fatto comprensibile poiché serve del tempo per rodarsi. Se, però, il loro motore fosse finalmente caldo, forse potrebbero cominciare a presentare un’interrogazione, sempre ammesso che non siano convinti della necessità di far funzionare l’inceneritore, posizione cara anche al segretario nazionale del nuovo corso del Pd.
Da parte nostra oggi partirà l’ennesima richiesta di incontro al Sindaco e l’ennesima richiesta di informazioni. Saremo sorpresi anche dall’Amministrazione comunale? Boh, la speranza è l’ultima a morire.
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