sabato 1 gennaio 2011

Aggressione al MoVimento 5 Stelle in Regione Piemonte

 dal blog di Beppe Grillo

"Oggi c'è stata la discussione in aula delle proposte di legge sulla riduzione degli stipendi dei Consiglieri Regionali, licenziate dalla Commissione Bilancio. L'accordo unanime di Pd, Pdl e Lega ha permesso la bocciatura della nostra proposta che chiedeva una riduzione netta degli stipendi e dei privilegi (compreso il vitalizio dopo soli 5 anni) dei Consiglieri Regionali piemontesi per un risparmio annuo di circa 12 milioni di euro. 

La proposta di legge dell'Ufficio di Presidenza si è limitata alla riduzione di un mero 10% dell'indennità pari a circa 700 mila euro annui, come richiesto dal dlgs 78/2010: un'adesione "spontanea" perchè correlata ad una riduzione dei trasferimenti statali in caso di mancata riduzione. Proprio per questo, visto che è stata un'azione meramente cosmetica, abbiamo deciso di stamparci delle riproduzioni di banconote da dare ai Consiglieri a parziale copertura delle perdite che matureranno dal 2011. Non l'hanno gradito: neanche avessimo detto che quei soldi li rubano... 

Giudicate voi dal video. I più violenti: il consigliere del PD, Boeti, che ci ha apostrofato in malo modo e minacciato di violenze fisiche; il consigliere del PDL, Massimiliano Motta, che ha preso a calci Davide Bono e minacciato di violenze fisiche. La pioggia di monetine lanciate nel 1992 a Craxi, oggi è una pioggia di banconote di carta marchiate No Tav per ricordare come sulle speculazioni sulle Grandi Opere sono tutti d'accordo, purchè le tasche siano sempre piene...oltre i lauti stipendi." MoVimento 5 Stelle Piemonte

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Dopo lo scontro in Regione Piemonte, rimango nel tema della riduzione degli abnormi stipendi dei consiglieri regionali... Il nostro Davide Valeriani, 22 anni, consigliere di quartiere del MoVimento 5 Stelle a Reggio Emilia annichilisce in una trasmissione su Telereggio il consigliere regionale e pluricommissaria in diverse province Liana Barbati di Italia dei Valori. La cui risposta alla richiesta di riduzione degli emolumenti è stata: "Ridurre del 50% lo stipendio base (cioè portarlo a 3.000 euro netti, ndr) è una proposta populista e demagogica e non serve a niente".

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