venerdì 26 febbraio 2010

Collegno:Presentazione di “Fuori dal Comune” di Salvo Anzaldi

Collegno (TO) martedì 2 marzo ore 20,45
Centro “Santa Maria” via Roma 102


Lo strano caso di una città di 40mila abitanti e del suo Sindaco
Interventi di :
Marco Sodano (La Stampa),

Giovanni Lava (Punto di Vista),
Roberto Nolè (Libreria Il Laboratorio),

Mariano Turigliatto (Consigliere Regionale)


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giovedì 25 febbraio 2010

NO TAV - La Storia siamo noi...adesso ve la raccontiamo

Rivoli (TO) venerdì 26 febbraio

1989-2010-21 ANNI DI OPPOSIZIONE popolare e democratica ad un’opera inutile

Centro Congressi – Palazzo Comunale di Rivoli - Via Dora Riparia 2 (Cascine Vica) Rivoli
ore 15.00 accoglienza ore 16.00 – 19.00 assemblea spettacolo


Un’occasione per rileggere il passato e guardare al domani.Un pomeriggio di informazione e incontro, un’opportunità per ascoltare e per raccontare la ricchezza del movimento NO TAV.Un happening per spiegare come la pensiamo e cosa facciamo. La Compagnia teatrale “L’interezza non è il mio forte”, il gruppo musicale I Calvia & C., il trio di musica occitana Ascheri-Colussi-De Paoli, il canto ribelle di Olivier Cabanel accompagnano tante persone che raccontano episodi di una resistenza popolare che ha fatto e continua a fare la storia dell’opposizione dal basso in Italia e non solo …


a cura dei Comitati No TAV: Valle Susa - Val Sangone - Gronda – Torinowww.notav.info - www.notav.eu - www.notav-valsangone.eu - www.notavtorino.org - www.ambientevalsusa.it

lunedì 22 febbraio 2010

IL SOGNO AMERICANO.. ( We're all living in Amerika )

Il video Amerika dei Rammstein (2004)


http://www.youtube.com/watch?v=83GzqsWbgfo&feature=related

presa in giro della globalizzazione...?



Le NIKE del musulmano sono originali Made in China
I Masai mangiano tranci di PIZZA fatta in Senegal
Il panino MC’DONALD'S dei monaci è garantito alla Tetraciclina
La TV degli esquimesi è probabilmente costruita in Corea
Le SIGARETTE dell’indiano sono del Bangladesh
Il FLIPPER Star Trek è costruito in Polonia
Le DANZATRICI tailandesi sono importate dalle Filippine
Il SUOLO LUNARE è ad Hollywood
L’unica cosa ORIGINALE e SANA sono i folli RAMMSTEIN !!!

We're all living in Amerika Amerika ist wunderbar
We're all living in Amerika Amerika, Amerika
Wenn getanzt wird will ich fuehren Auch wenn ihr euch alleine dreht
Lasst euch ein wenig kontrollieren Ich zeige euch wie's richtig geht
Wir bilden einen lieben Reigen Die Freiheit spielt auf allen Geigen
Musik kommt aus dem Weissen Haus Und vor Paris steht Mickey Maus ……

domenica 21 febbraio 2010

Piemonte: VERDI e CIVICA insieme alle elezioni regionali


VERDI e CIVICA insieme alle elezioni regionali


Alle Regionali 2010 Mariano Turigliatto sarà candidato nella lista che mette insieme Verdi e Civica e che sostiene la candidatura a presidente di Mercedes Bresso. Una scelta che arriva alla fine di un lungo percorso di discussione e dibattito che ha conosciuto un momento decisivo nell'incontro pubblico che lo scorso 4 febbraio ha riunito a Torino tutte le liste civiche del Piemonte, sostenitori e simpatizzanti.
Proprio per aggiornare tutti sui motivi della decisione e per spiegare a chi fosse interessato il rinnovato impegno per le elezioni che si terranno domenica 28 e lunedì 29 marzo, si invitano tutti agli incontri pubblici in programma:

lunedì 22 febbraio ore 17.30, presso la Sala Incontri di via Luserna 8, a Torino
martedì 23 febbraio ore 21 incontro presso la sede di Via Buonarroti 16 presso la sede dell'Associazione W.Rivera

venerdì 19 febbraio 2010

Val di Susa:Trivelle false Botte vere!

di Marco Cedolin (www.ilcorrosivo.blogspot.com )

In Val di Susa dall’inizio dell’anno si dorme poco, spesso si mangia in piedi e ancor più spesso si vive all’aria aperta, anche la notte quando nevica. Il motivo di uno stile di vita tanto bizzarro, al quale ormai stanno facendo l’abitudine molti cittadini valsusini è costituito dai sondaggi truffa fortemente voluti da Mario Virano e lautamente pagati da tutti i contribuenti italiani.Dall’inizio dell’anno quasi ogni notte, con il favore delle tenebre, una trivella si mette in moto, con il suo corollario di centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa che militarizzano il territorio. La trivella viene sistematicamente posizionata in un sito adiacente all’autostrada A32, quasi sempre accanto al pilone di un viadotto, laddove la natura del terreno non presenta alcun segreto, dal momento che è stata già studiata in profondità quando negli anni 90 autostrada e viadotti furono costruiti. Il sondaggio farsa prosegue per alcune ore e generalmente prima che scenda nuovamente la notte il cantiere viene smantellato in gran fretta insieme all’occupazione militare, destinata a riproporsi molto presto, magari già la notte successiva, accanto ad un altro pilone della stessa autostrada.I cittadini della Valle contrari all'alta velocità quasi ogni notte si tirano giù dal letto (sempre che abbiano fatto in tempo a coricarsi) e accorrono in massa sul luogo del sondaggio truffa, dove trascorrono la notte contestando il TAV, la militarizzazione e la truffa ordita da Mario Virano che attingendo al denaro dei contribuenti italiani procede a far trivellare i terreni adiacenti ai viadotti dell’autostrada. Contestazione sempre molto pacata, basata sostanzialmente sulla presenza fisica. Qualche coro, un po’ di fracasso, qualche lancio di palle di neve quando il cielo dispensa i bianchi fiocchi, molta ironia ma anche molta rabbia da parte di chi da ormai troppo tempo è costretto a sopportare sulle proprie spalle il peso dell’occupazione militare, condita dalla disinformazione mediatica e dai veleni della cattiva politica, prona agli interessi della mafia del cemento e del tondino. Contestazione che continua a dare molto (forse troppo) fastidio a Mario Virano ed ai giornalisti prezzolati che hanno a lungo tentato di dipingere l’immagine di una Val di Susa pacificata e condiscendente nei confronti dell’alta velocità, fallendo miseramente nei loro propositi, smentiti dall’evidenza dei fatti e dalle 40.000 persone che hanno sfilato a Susa il 23 Gennaio, ribadendo il fermo e condiviso NO del territorio nei confronti del TAV.Sconfitti sotto ogni punto di vista e con le spalle al muro, Virano e la congrega mafiosa di cui la politica cura gli interessi, sembrano ora strizzare l’occhio alla violenza, unico elemento utile per sparigliare le carte, stante l’assoluta mancanza di quel dialogo e di quella condivisione da loro impropriamente venduti in Italia e in Europa.Violenza praticata, sempre con il favore delle tenebre, nelle scorse settimane attraverso gli incendi dolosi che hanno distrutto i presidi NO TAV di Borgone e Bruzolo e divenuta “istituzionale” nella giornata di ieri, quando le forze dell’ordine (al comando di un individuo che in un paese civile albergherebbe nelle patrie galere in virtù dei massacri già compiuti a Genova durante il G8 del 2001) hanno pensato bene di bastonare a sangue i manifestanti scomodi, infierendo in modo particolare sulle donne e su chi era caduto a terra. Con il risultato di mandare all’ospedale parecchie persone, di ridurre quasi in fin di vita un ragazzo di 25 anni, ricoverato in terapia intensiva per emorragia cerebrale e devastare il volto di una donna di 45 anni che ha subito la frattura del setto nasale e tumefazioni di ogni tipo. Perseguitando poi vigliaccamente anche i feriti all’interno delle strutture ospedaliere, nel tentativo di sottrarli alle cure per sottoporli ad improbabili interrogatori.Scene già viste, a Genova durante il G8 del 2001 ed a Venaus nel dicembre 2005, oltre che in molte altre occasioni, in questo paese disgraziato nel quale sistematicamente chi vuole esprimere il proprio dissenso nei confronti delle scelte della politica è costretto a rischiare la propria incolumità fisica, quando non addirittura la vita. Scene da “macelleria messicana” portate avanti da una classe politica asservita alla mafia e giustificate dal circo di un’informazione in grado di esperire solo una vergognosa mistificazione dei fatti.


Proprio i grandi giornali e le TV in questa occasione sono infatti riusciti a dare il peggio di sé. Tante e tali sono le menzogne che oggi allignano all’interno dei mezzi di disinformazione mediatica. Giornalisti prezzolati e pennivendoli di ogni risma, nessuno dei quali presente allo svolgersi degli eventi, dal momento che è Febbraio e fa freddo, hanno tentato con ogni mezzo di costruire una storia di fantasia, basata sulle veline imposte dalla questura e finalizzata a stravolgere completamente la dinamica dei fatti ad uso e consumo della congrega di farabutti che foraggia i loro lauti stipendi.I Valsusini che dormono poco e sono costretti a vivere all’aria aperta si sono trasformati in “pericolosi antagonisti” le palle di neve in “pietre”, la contestazione civile in “aggressione”, i pestaggi selvaggi sulle persone a terra in “cariche di alleggerimento” i poliziotti autori dei pestaggi (protetti da caschi, scudi e abbigliamento modello carro armato) in tanti poveri feriti, mentre avrebbero potuto esserlo solo nell’orgoglio per avere massacrato delle donne inermi.Tutto ciò nonostante esista abbondante quantità di filmati che mostra l’evidenza di manifestanti tanto decisi quanto pacifici, palle di neve, cori di scherno e nulla più. Manifestanti che pennivendoli e teleimbonitori non hanno neppure visto, dal momento che si trovavano comodamente seduti nel caldo delle loro redazioni.Nonostante la violenza dispensata a piene mani dalla polizia ed il tentativo di trasferirne le responsabilità sui tanti cittadini che da sempre si battono civilmente contro il TAV, Mario Virano e la mafia legata all’alta velocità continuano a manifestare la propria sconfitta ogni giorno di più.
La maggioranza dei valsusini non vuole l’opera, non ha paura, a prescindere dal fatto che la violenza arrivi da parte di chi porta una divisa o da chi si nasconde nella notte e continueranno a dormire poco, mangiare in piedi e presidiare il territorio, in attesa della prossima trivella e del prossimo sondaggio truffa, accanto ad un altro pilone dell’autostrada.

lunedì 15 febbraio 2010

Nucleare: Ritorno al passato? No grazie

di Luigi De Magistris

L'approvazione del decreto legge sul nucleare da parte del Cdm inchioderà, soprattutto al cospetto delle future generazioni, questo esecutivo al palo della colpa. Il ritorno al nucleare non solo è una scelta sbagliata, trattandosi di una fonte energetica vecchia, pericolosa e costosissima, ma è anche una scelta compiuta sulla testa della popolazione. In modo antidemocratico, ignorando il referendum del 1987, è stata ratificata nelle stanze del potere e imposta ai cittadini e alle cittadine senza tenere conto del loro punto di vista critico, che si accompagna a quello delle amministrazioni regionali (centrodestra compreso). Con il decreto si fissano i criteri per la costruzione di centrali nucleari, ma ci si guarda bene dall'indicare i luoghi dove esse verranno installate, magari con la protezione militare. Se ne riparlerà dopo le elezioni regionali, ad urne chiuse e a voti incassati, perchè al Governo non sfugge che il ritorno all'energia dell'atomo non è sostenuto dalla popolazione. Una contrarietà che non scalfisce l'esecutivo, lanciato a tamburo battente verso la conquista atomica e pronto perciò anche a bruciare la sentenza della Corte Costituzionale, chiamata a decidere sull'ammissibilità delle leggi che hanno vietato il nucleare in 11 Regioni e che quindi si pongono in contrasto col potere centrale.

Nell'epoca delle fonti alternative e della lotta contro l'inquinamento climatico si sceglie di rivolgere lo sguardo al passato, compiendo una torsione anacronistica e insana, che sarà pagata a caro prezzo. I rischi per la salute provocati dalle radiazioni sono noti, così come noti sono i costi elevati. Il nucleare significa infatti ammodernare impianti vecchi per nuove sedi, smaltimento di ulteriori scorie radioattive (quando ancora non ci siamo liberati di quelle prodotte fino ad oggi, per le quali infatti continuiamo a pagare, come dimostra la bolletta Enel), dipendenza energetica da fonti esauribili come l'uranio 235 ed un alto costo elettrico. Non si può avere fiducia anche rispetto alle rassicurazioni del Governo, lo stesso che si è impegnato con imprese come la Epr-Areva o lal Ap-1000, le quali non fabbricano impianti di quarta generazione (a cui l'esecutivo afferma di puntare) bensì di terza. Così come poco valgono gli sconti fiscali previsti dal decreto per le Regioni che accoglieranno le centrali (ricatto infame della salute umana e ambientale) e la promessa di partecipazione e trasparenza. Il solito ricatto di politici e prenditori di soldi pubblici. Il denaro lo prendono loro e quel poco di lavoro lo controllano per affidarlo ad amici ed amici degli amici. Immaginate quanto sviluppo, quanto lavoro e che diversa qualita' della vita si potrebbero avere se si attuasse una diversa politica energetica. La partita del ritorno nucleare è giocata sotto il peso lobbistico di alcuni soggetti imprenditoriali: la fetta economica più grande della torta atomica sarà infatti mangiata dai privati, cioè industrie e lobby che sfrutteranno la possibilità concessa da un Governo molto sensibile a soddisfare i loro appetiti. "Appoggiamo e siamo pronti" ha detto Emma Marcegaglia: la prova evidente a sostegno del fronte critico che si è aperto verso questa decisione e che avrà nel referendum un momento importante per dire NO.


giovedì 11 febbraio 2010

L'acqua pubblica di Torino

A Torino l'acqua rimane pubblica grazie a una delibera di iniziativa popolare approvata in Consiglio Comunale. La delibera è stata sottoscritta da 12.000 cittadini su iniziativa del Comitato Acqua Pubblica e ha avuto parere favorevole delle 10 circoscrizioni torinesi.
E' stato inserito nello Statuto del Comune il testo:

"In osservanza della legge, la proprietà delle infrastrutture e delle reti del servizio idrico integrato è pubblica e inalienabile. La Città si impegna per garantire che la gestione del servizio idrico integrato sia effettuata esclusivamente mediante soggetti interamente pubblici".



Il Governo delle privatizzazioni è stato sconfitto. Chiamparino in tutto questo non c'entra, anzi. L'approvazione è stata ardua: due votazioni, ma ne sarebbe stata sufficiente una se nella prima avessero detto sì i due terzi dei consiglieri. Mancavano tre voti, uno era del sindaco Chiamparino….

ecolettera 44


BEINASCO (TO) - NO INCENERITORE

Vogliono cominciare i lavori al Gerbido, rubarci soldi, distruggere l’ambiente ed avvelenarci!
FERMIAMOLI!


Mercoledì 10 febbraio h. 21.00 ASSEMBLEA GENERALE
A Beinasco Spazio Giovani - Via Mirafiori 27
( scuola elementare a 200 m dal Warner Village-Mcdonald-Repsol)

Sono stati firmati i contratti per cominciare i lavori di costruzione dell’inceneritore al Gerbido (Grugliasco-Torino), che potranno cominciare entro marzo, costerà oltre 500 milioni di euro di soldi pubblici tolti dalle nostre tasche, distruggerà la raccolta differenziata, consumerà energia invece di produrla, e spargerà nell’aria diossine, polveri cancerogene e veleni per un raggio di decine di Km per i prossimi decenni, causando, come riferiscono studi medici, malattie, malformazioni e mortalità per tumori. Distruggerà ulteriormente l’ambiente, inquinando anche le coltivazioni, gli allevamenti e le risorse d’acqua, non produrrà lavoro come potrebbe invece la raccolta differenziata. Produrrà comunque rifiuti inceneriti da smaltire, quando invece la soluzione consiste nella riduzione, il riuso, il riciclo, il metodo del “porta a porta” e le tecnologie a freddo per il recupero industriale ottenendo così il risultato:rifiuti zero (internazionalmente proposto per il 2020).

Siete tutti invitati a partecipare a quest’assemblea per parlarne e discuterne in modo da avviare una determinata lotta perché fermarlo tocca a tutti e fermarlo è possibile. No all’inceneritore! Si alla vita!


Attivisti e comitati contro l’inceneritore