La legge
elettorale che si profila sembra essere sorprendentemente bella, semplice,
comprensibile da tutti, con pochi " trucchi" nascosti. ( Se verrà
confermata, cosa tutta da vedere perché nel PD c’è la coda, a partire dal
segretario, di quelli che si augurano che salti, addossando ad altri la colpa
per rispolverare il mattarellum-rosatellum, nipotino del porcellum-italicum ).
Non
comprendo, ne condivido quindi, molte critiche e perplessità di altri, comprese
quelle, affrettate, di Beppe Grillo e di alcuni del M5Stelle che ho
l’impressione stiano cadendo nelle ultime ore come salami nella trappola tesa..
La legge non sarebbe solo
la sconfitta del PD renziano ma di un sistema di partiti trentennale che ci ha
rubato la rappresentatività del nostro voto, che ci siamo ripresi per il
momento con il referendum..
La soglia al
5% risulterà salutare ( forse non immediatamente) per favorire con il tempo anche
una nuova forza autonoma davvero da PD e M5S azzerando i 10 partitini
sinistri-ambientalisti-civici-personalisti che tormentano da almeno 15 anni la
nostra coscienza. Una forza auspicabile che sarebbe utile al paese ( e forse
anche alla salute del M5Stelle quando scoprirà che senza alleati, nella società
prima e in Parlamento poi, non si governa un fico secco). Il 5% vuol dire in
pratica circa 1,5-1,7 milioni di voti su 51 potenziali, che mi sembra sufficiente
garanzia di rappresentare un ragionevole pluralismo.
Personalmente condivido il testo attuale anche sul voto non disgiunto e sulla assenza delle preferenze. Temi su cui vedo girare le più superficiali opinioni critiche in libertà invece di un utile approfondimento sulle conseguenze delle diverse scelte possibili. Opinioni critiche non solo nei partiti, che mi sembra ovvio, ma anche in alcuni esponenti di qualche comitato che non hanno chiaro cosa vogliono fare da grandi.
Per me le
preferenze ( che non fanno scegliere gli eletti ai cittadini, se non
1 fra i 3-4 candidati che i partiti gli presentano in quella circoscrizione)
aprono il varco nell' Italia di oggi ( non in quella astratta di noi mammolette
democratiche a tutti i costi) a tutti i gruppi di interesse leciti e illeciti,
privati, clientelari, mafiosi, mossi a sostenere un eletto ( magari l'ultimo
della lista) in cambio della sua fedeltà. Avviene normalmente in molte
elezioni locali o regionali che hanno le preferenze. Inoltre scatenano una
competizione interpersonale ( santini etc..) normalmente vinta da chi ha più
soldi da spendere ( propri o altrui) per auto pubblicizzarsi. ( Parliamo di
5-10 mila candidati in totale). Infine le preferenze coltivano quella nefasta
cultura della personalizzazione della politica dove invece del programma e delle
proposte di un partito prevale il marketing del singolo candidato ( il sorriso,
le battute su twitter, magari il culo o le tette, ma più spesso il livello
economico dei suoi sponsor ). E' vero, non possiamo scegliere esattamente il
candidato che preferiamo ( anche a me piacerebbe), ma bilanciando il tutto
io preferisco di gran lunga che le preferenze non ci siano. Avremmo
sicuramente un Parlamento più pulito. L'assenza di preferenze, almeno in questa
fase storica del paese, è' un contributo a fare più pulita la politica. Ogni
partito avrà la piena responsabilità di chi ha messo in lista.
Per la
stessa ragione ne consegue l'inutilità del doppio
voto ( inteso in questo caso fra scheda-candidato del
partito del collegio uninominale e scheda lista-candidati nella
circoscrizione).
Riproposizione del voto disgiunto, una delle tante diavolerie inventate dalle contorsioni dei partiti e partitini degli ultimi 10 anni per la quale io voto un partito ma poi do la preferenza ad un candidato di un altro ( avete mai riflettuto bene sulla logica demenziale che ci sta dietro, scelgo un partito-programma e poi scelgo un candidato-attuatore del programma di un altro partito-programma ?).
Riproposizione del voto disgiunto, una delle tante diavolerie inventate dalle contorsioni dei partiti e partitini degli ultimi 10 anni per la quale io voto un partito ma poi do la preferenza ad un candidato di un altro ( avete mai riflettuto bene sulla logica demenziale che ci sta dietro, scelgo un partito-programma e poi scelgo un candidato-attuatore del programma di un altro partito-programma ?).
In ogni caso
entrambe le questioni, comunque si risolvano, non sono quelle fondamentali
checchè ne dicano gli editorialisti di repubblica o del fattoquotidiano, o i
furbetti che sperano solo che il tutto salti per tornare a maggioritario,
coalizioni preelettorali, premi, mini soglie etc..
Però avere
la più bella legge elettorale in Europa non farebbe male...
L'unica
critica che condivido invece riguarda il numero eccessivo di firme richieste
per presentare liste nuove oggi non esistenti. Considerato che c'è comunque la
soglia al 5% , richiedendo certo che le firme vengano raccolte nella gran
parte delle circoscrizioni, queste andrebbero ridotte ad un decimo di quelle indicate
per ogni circoscrizione.
Va sempre
ricordato comunque che senza una modifica dei regolamenti delle Camere che
innalzi ( al 5% ? ) i numeri necessari per costruire un gruppo nuovo, gran
parte degli aspetti positivi di questa legge verranno a cadere in breve tempo.
Pochissimi ne parlano.