Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua - Comitato Acqua
Pubblica Torino
Il comune di
Torino sogna … di far soldi vendendo in borsa le azioni GTT
Con
l’idea fissa della privatizzazione dei Servizi Pubblici Locali per ricavare
soldi da gettare nella voragine del debito, sul povero GTT ,i suoi lavoratori e
su tutti noi utenti, le Giunte Chiamparino-Fassino le hanno provate tutte,
sommando fallimenti a spese inutili. Prima hanno conferito GTT a FCT Holding s.r.l., società finaziaria controllata dal Comune di Torino.
Poi hanno smembrato GTT (Infra-TO, Extra-TO ecc) nella speranza di
vendere almeno le parti aziendali che fanno profitti – soprattutto i
parcheggi - spendendo e spandendo nel
-
proliferare di Consigli di Amministrazione (affollati di privatizzatori di ogni
risma pubblica e privata)
-
laute prebende agli advisor assoldati per le gare regolarmente
andate deserte
Qualche
consigliere comunale ha fatto i conti di quanto ci sono costate queste belle
trovate?
Costosissime e senza frutto alcuno se non il peggioramento della mobilità pubblica
per corse diradate, soppressione dei tram, pessima gestione del parco veicoli e
aumento del biglietto e degli abbonamenti. Ma quale imprenditore privato può
trarre utili da un’azienda di servizi di per sé costosa, che non riuscirà mai a
quadrare il bilancio con le entrate dei biglietti e abbonamenti? Un’azienda
come GTT può operare solo grazie al finanziamento pubblico –il Fondo
Nazionale Trasporti – che alimentiamo noi con le nostre tasse e che devono
essere restituite a noi in servizi pubblici.
Dei 5 miliardi del Fondo
Nazionale Trasporti stanziati per il 2014, al Piemonte sono stati
assegnati 483 milioni di euro ai quali vanno aggiunti altri 100 milioni di euro
del Fondo Perequativo alimentato dalle accise sul carburante. Sono questi i
quattrini che fanno gola ai privati ma con la gara di concessione la Giunta
Chiamparino non aveva trovato il modo per farglieli avere. Ora ci prova la
Giunta Fassino col sogno della quotazione in Borsa.
A
noi resta l’incubo di un governo cittadino dimentico del suo compito primario
di gestire il sistema Torino nell’interesse dei cittadini utenti/contribuenti e
di un sindaco che pur essendo Consigliere di Cassa Depositi e Prestiti e
presidente dell’ANCI , non si fa forte di questi suoi prestigiosi incarichi e -
anziché (s)vendere un altro pezzo di patrimonio pubblico - non si batte
invece per recuperare CDP al suo ruolo originario di finanziatore privilegiato
e a basso costo di Comuni ed Enti Locali. Proprio per realizzare quelle opere
che davvero servono alla mobilità intelligente dei torinesi, senza
speculare ulteriormente sul territorio urbano per spremere risorse (vedi
variante 200 al PRG)
www.acquapubblicatorino.org
- Via Mantova 34 -TO - Cell. 388 8597492
- 15 aprile 2015
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