Rivalta
ribadisce, ancora una volta, la sua assoluta contrarietà al progetto
ferroviario Torino-Lione.
Lo fa all’interno
del contesto istituzionalmente più alto – il Consiglio Comunale – che nella
seduta di ieri, giovedì 5
luglio, ha approvato una mozione che sancisce la definitiva uscita del Comune
dall’Osservatorio Tecnico.
Il documento,
presentato dal gruppo di maggioranza di Rivalta Sostenibile e approvato con 12
voti
favorevoli e 5
contrari, dà anche mandato al Sindaco di aderire al Tavolo Tecnico, costituito
presso la
Comunità
Montana Valle Susa, per agire di concerto con gli altri Comuni contrari
all'opera, e di rifiutare il
principio
della compensazione per la realizzazione di interventi comunque necessari a
prescindere dalla
realizzazione
dell'opera: un punto, quest’ultimo già ribadito con forza dallo stesso Marinari
nell’incontro sul
TAV svoltosi
lo scorso 18 giugno e condotto dai presidenti di Regione e Provincia di Torino –
Cota e Saitta
– e dal
sindaco di Torino Fassino.
“L’approvazione
di questa mozione – dichiara il sindaco Mauro Marinari – è senza
dubbio un punto di svolta
per il
nostro Comune. Rivalta è contraria al TAV e per questo ci impegneremo a contrastare
quest’opera a
tutti i
livelli, partendo dal coinvolgimento dei cittadini per favorire la loro
partecipazione a sostegno delle
istituzioni
locali con un impegno determinato, continuativo, responsabile e non violento”.
Di seguito
riportiamo il testo integrale della mozione.
OGGETTO:
PROGETTO FERROVIARIO TORINO - LIONE
IL CONSIGLIO
COMUNALE
Richiamati gli
indirizzi formulati nelle precedenti deliberazioni approvate il 15 marzo 2007,
7 febbraio 2008,
28 luglio
2008, 27 ottobre 2009, 31 marzo 2010, 11 ottobre 2010 e 11 gennaio 2012 dal
Consiglio Comunale
con il quale
questo Comune ha già espresso la contrarietà al passaggio della linea
ferroviaria Torino - Lione
attraverso la
Collina Morenica e il Parco del Sangone.
Ed in
particolare:
la volontà del
Comune di Rivalta di Torino di salvaguardare gli ambienti della Collina
Morenica e del
torrente
Sangone;
la contrarietà
del Comune di Rivalta di Torino all'attraversamento della Collina Morenica e
del Parco
Sangone, da
parte di nuove linee ferroviarie;
la posizione
del Comune di Rivalta di Torino rispetto alla linea FM5 del Servizio
Ferroviario Metropolitano
con stazione
passeggeri presso lo scalo ferroviario di Orbassano, che deve essere avviata e
realizzata
indipendentemente
dagli esiti delle valutazioni in corso in merito alla direttrice ferroviaria
Torino-Lione in
quanto già
prevista fin dal 1997 dai piani regionali dei trasporti;
la decisione
di sospendere la partecipazione del Comune di Rivalta di Torino
all'Osservatorio Tecnico.
Ribadito che
un'opera pubblica, anche se ritenuta strategica dal Governo, si realizza solo
con un ampio
consenso anche
"locale" costruendo nel dialogo una soluzione che affronti la
questione
dell'ammodernamento
del sistema ferroviario Torino-Lione e del trasferimento dalla
"gomma" al "ferro" di
una quota
considerevole del trasporto merci anche in relazione agli interventi previsti
sugli altri valichi alpini
nell'ambito di
un disegno complessivo ad oggi assolutamente inesistente.
Evidenziato
che la ferma presa di posizione degli EE. LL., di cittadini e Associazioni ha
portato, già dal
dicembre 2005,
alla costituzione del tavolo politico - istituzionale di Palazzo Chigi e
dell'Osservatorio
Tecnico.
Dato atto che
il tavolo politico nel corso del 2006 ha posto all'Osservatorio i seguenti
obiettivi:
1) valutare le
potenzialità della linea storica Torino-Lione - tratta di valico e tratta bassa
valle;
2) valutare i
flussi di traffico sull'intero arco alpino;
3) valutare le
criticità del nodo di Torino;
4) esaminare
alternative di tracciato ivi compresa l'opzione zero.
Rigettato il
principio che opere necessarie e richieste da anni quali manutenzioni
straordinarie, messa in
sicurezza
delle scuole, salvaguardia del territorio dal dissesto idrogeologico, siano
realizzate a titolo di
compensazione
anzichè oggetto di pianificazione e realizzazione autonoma senza essere
vincolate alla
realizzazione
di grandi opere.
Valutata la
necessità di effettuare la verifica sull'utilità e la fattibilità dell'opera
comprendendo:
- uno studio
complessivo dei valichi (comprese le opere che stanno per entrare in funzione
nell'arco
alpino nei
prossimi anni) e sui traffici ferroviari;
- le
proiezioni complessive sul quadro produttivo ed esigenze di trasporto delle
merci nei prossimi
20/30anni;
- il piano
economico e il piano di rientro degli investimenti;
- il bilancio
energetico comprensivo della fase di costruzione (costi e inquinamenti per
produrre
acciaio e
cemento necessari per binari, gallerie, ecc.) e messa in relazione con il protocollo
di Kyoto;
- l'esame di
tutte le altre criticità evidenziate dai tecnici del territorio relative
all'impatto ambientale,
sanitario e
sociale;
- una
definizione strategica ed equilibrata della ripartizione dei traffici tra le
singole direttrici alpine
interessanti
il sistema alpino;
-
l'introduzione di misure atte a rendere più efficiente l'offerta di servizi
ferroviari merci;
-
l'articolazione di politiche integrate di area vasta.
Rilevato che
il "Progetto Corridoio 5 - Lisbona Kiev" è stato sostanzialmente
ridimensionato a seguito
dell'abbandono,
lo scorso 21 marzo 2012, di ogni progetto di alta velocità da parte del
Portogallo e dal forte
ridimensionamento
da parte dell'Ucraina.
Fatto presente
che nei giorni giorni scorsi sono stati avviati i lavori per il raddoppio del
tunnel del Frejus,
opera che
risulta in netto contrasto con la volontà di dirottare il trasporto delle merci
dalla gomma alla rotaia.
Tenuto conto
dello studio del Politecnico di Milano, pubblicato dal Sole 24Ore lo scorso
mese di marzo, in
cui si
evidenzia l'assoluta antieconomicità di tutti i tratti di Alta Velocità sinora
realizzati in Italia, che le
nuove linee
sono state progettate senza un'analisi costi benefici e sulla base di ipotesi
di incremento di
traffico già
ottimistiche all'epoca e che non tengono in considerazione l'attuale,
drammatica condizione di
crisi
economica internazionale, nonchè del continuo decremento di traffico registrato
negli ultimi 10 anni.
Rilevato che
la Regione Piemonte ha avviato un massiccio piano di soppressione di varie
linee ferroviarie
per il
trasporto locale (Alessandria-Ovada, Pinerolo-Torre Pellice, etc.) fondamentali
per le economie locali e
per la
mobilità dei pendolari.
DA' MANDATO AL
SINDACO
- Di ribadire
l'assoluta contrarietà (per le motivazioni indicate in premessa e per quelle
contenute nei
precedenti
atti deliberativi di questo Consiglio Comunale) ad ogni proposta di
realizzazione di nuovo
tunnel e ad
ogni ipotesi progettuale relativa alla costruzione di una nuova linea
ferroviaria nella
Valle di Susa
e nella Val Sangone;
- Di rendere
definitiva l'uscita del Comune di Rivalta di Torino dall'Osservatorio Tecnico.
- Di aderire
al Tavolo Tecnico costituito presso la Comunità Montana Valle Susa per agire di
concerto
con gli altri
Comuni contrari all'opera.
-
Di
rifiutare il principio della compensazione per la realizzazione di interventi
comunque necessari a
prescindere
dalla realizzazione dell'opera.
-
Di
riaffermare l'alto valore democratico della partecipazione e del coinvolgimento
dei cittadini a
sostegno
La Giunta comunale di Rivalta:
Oltre al sindaco Mauro Marinari, fanno parte della giunta comunale la maestra
cinquantaseienne Rita Vittori, vicesindaco, l’ex assessore alla cultura
cinquantottenne Gianna De Masi, il docente del Poli Guido Montanari, Marco
Giorio cinquantenne tra i fondatori del movimento locale, e Francesco Verdoja,
il piu’ giovane con i suoi 24 anni.
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