E' con somma gioia che apprendo la notizia dei nuovi collegamenti ad alta velocità sull'asse Milano-Torino-Lione-Parigi.
Davvero una splendida notizia! Con buona pace dei diavoli valsusini, che dovranno fare buon viso a cattivo gioco ed accettare questo treno modernissimo che ci permette finalmente di "entrare in Europa". Ecco la notizia riportata da La Stampa:
A partire dall'11 dicembre, infatti, sulla tratta Milano-Torino-Lione-Parigi ci sarà una coppia di Tgv in più e le corse giornaliere andata e ritorno diventeranno tre invece delle due attuali. Sncf, infatti, ha deciso di aggiungere un convoglio che partirà da Porta Susa alle 12 e 38 minuti con arrivo nella capitale francese alle 18 e 19. (...) Con il lancio di un'offerta commerciale che prevede una nuova gamma di tariffe con prezzi di sola andata a partire da 25 euro in seconda classe.
E costa anche pochissimo!
Ma... un momento: questa non è la nuova TAV che dobbiamo assolutamente costruire perché "siamo tagliati fuori dall'Europa": questa è la linea alta velocità già esistente, quella che già collega Torino e Lione grazie ai TGV francesi. Ed è alta velocità sul serio: ci mette appena 5 ore e 40 ad arrivare a Parigi. Costa anche molto meno delle esosissime TAV italiane.
Insomma, scopriamo con stupore che il collegamento ad alta velocità tra Torino e Lione esiste già. E che quindi la tanto discussa TAV della Valsusa serve ancor meno, probabilmente viaggerà del tutto vuota se già ora i francesi devono cercare clienti praticando sconti. Ancora convinti che il business di tutta la faccenda non sia esclusivamente nel cemento e nelle trivelle?
Non so cos'altro serva per convincervi: forse aiuta l'Economist, che ha appena pubblicato un'inchiesta che dimostra come la TAV sia inutile, costosa e antieconomica. Ma si sa, all'Economist sono tutti comunisti.
* Blog Petrolio uno sguardo dal picco www.petrolio.blogosfere.it 21 Novembre 2011
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