I pomodori
sono uno degli ortaggi simbolo della tradizione alimentare italiana. Possono
essere coltivati facilmente sia nell'orto che in vaso, scegliendo un
posizionamento molto soleggiato per le piantine.
Il
raccolto dei pomodori avviene in maggior quantità in estate, ma può prolungarsi
anche in autunno. Si tratta di un'occasione favorevole per dedicarsi alla
preparazione casalinga della salsa di pomodoro, in compagnia della famiglia.
Di seguito
alcuni consigli utili per la loro coltivazione.
Coltivare i
pomodori: la semina
Chi
deciderà di coltivare i pomodori a partire dai semi, troverà utile impiegare
dei vasetti da utilizzare come semenzai, sia nel caso in cui le piantine
verranno trasferite nell'orto, sia in vista di un loro trapianto in vaso.
Seminate i pomodori in vasetti del diametro di 6-8 centimetri, calcolando di
utilizzare 3-4 semi per vasetto. La semina in semenzaio permette di selezionare
facilmente le piantine più forti. La semina dei pomodori, in ambiente chiuso,
idealmente in una zona luminosa della casa, può avvenire già a partire dalla
fine dell'inverno. Soltanto in primavera, quando le piantine si saranno
fortificate ma non saranno ancora pronte per il trapianto, sarà possibile
posizionarle all'esterno, facendo attenzione che non siano eccessivamente
esposte al sole diretto durante il giorno o a notti troppo fredde.
Coltivare i
pomodori: la talea
I pomodori
possono essere moltiplicati per talea. E' utile ricavare delle talee dalle
proprie piante già coltivate per sostituirle in caso di avversità, oppure nel
caso in cui si desideri avere a disposizione un raccolti tardivo. La talea può
avvenire a partire dalle femminelle, cioè dai germogli che si sviluppano
lateralmente alla base dei rami della pianta. La loro eliminazione garantisce
di ottenere una maturazione più rapida e dei pomodori di dimensioni più grandi.
Una volta raccolte recidendole alla base, devono essere trasferite in un vaso
contenente acqua per almeno una settimana, fino allo sviluppo delle radici, per
poi essere trapiantate in vaso o nell'orto.
Coltivare i
pomodori: il trapianto
E'
naturalmente possibile acquistare presso un vivaio di fiducia delle piantine di
pomodori già pronte per il trapianto, da trasferire nell'orto o via via in vasi
sempre più grandi, mano a mano che le radici dei pomodori si svilupperanno. Il
trapianto all'aria aperta, sia che esso avvenga da una piantina ottenuta a
partire dai semi, dalla talea o acquistata, dovrà essere effettuato quando essa
avrà raggiunto un'altezza di almeno 15 centimetri, calcolando degli spazi tra
le piantine e tra le loro file di 40-50 centimetri. E' consigliabile eseguire
il trapianto dei pomodori all'aperto a primavera inoltrata, a partire da fine
aprile. Il momento giusto per il trapianto si ha quando ormai le gelate sono lontane
ed il terreno si sia riscaldato, con variabili che possono anticipare o
spostare in avanti la data più adatta a seconda delle regioni.
Coltivare i
pomodori nell'orto
Una volta
pronte per il trapianto, le piantine potranno essere trasferite nell'orto,
direttamente in piena terra. I pomodori amano la luce, quindi preventivate di
scegliere un posizionamento ben soleggiato per le vostre piantine. Create delle
buche nella zolla dell'orto prescelta, delle dimensioni adatte a trasferire le
piantine, ed innaffiatele prima di procedere al trapianto. Le piante di
pomodori sono rampicanti. Necessitano dunque di sostegni adatti alla loro
crescita, come pali di altezza superiore ad un metro, ai quali le piante
potranno essere assicurate utilizzando dello spago o del fil di ferro.
Pacciamatura
La
pacciamatura, da effettuare esclusivamente con materiali naturali e non
ricorrendo alla plastica, può risultare utile dopo il trapianto per mantenere
regolare la temperatura del terreno e per favorire la conservazione da parte
dello stesso di una corretta umidità. La pacciamatura contribuisce inoltre ad
evitare la crescita delle "erbacce", se desiderate evitare la loro
presenza nell'orto, ma non deve essere effettuata troppo presto, per non
rischiare che il terreno si mantenga a dei livelli di temperatura ancora
freddi.
Coltivare i
pomodori in vaso
I pomodori
non amano i ristagni nei sottovasi; ricordate dunque di eliminarli,
svuotandoli. Il problema del ristagno nei sottovasi può essere risolto quasi
completamente preparando i vasi per il trapianto in maniera corretta,
cospargendo cioè il loro fondo con uno strato di palline di argilla espansa, di
ghiaia o di cocci, per poi passare a colmare il vaso con del terriccio
universale biologico, preferibilmente arricchito con compost casalingo, che non
sia stato ottenuto a partire da rifiuti o da scarti industriali (il terriccio
indicato è facilmente reperibile nei punti vendita per il giardinaggio,
controllando le diciture riportate sulle confezioni).
E'
consigliabile utilizzare dei vasi a partire da un diametro compreso tra i 20 ed
i 30 centimetri. Anche i pomodori coltivati in vaso avranno bisogno di
sostegni. Da questo punto di vista, la coltivazione lungo un balcone a
ringhiera è vantaggiosa e potrà essere sfruttata per organizzare meglio gli
spazi. Raccolti più rapidi grazie alla coltivazione in vaso possono essere
ottenuti scegliendo le varietà di pomodori più piccole, come i pomodori
ciliegini o i pomodori datterini.
Attraverso
il nostro Forum è giunta un'originale segnalazione, riguardante la possibilità
di coltivare i pomodori in vaso a testa in giù. Un'azienda americana,
denominata Gardeners ha messo a punto un kit adatto proprio a questo tipo di
coltivazione, che permette di appendere le piante, massimizzando lo
sfruttamento dello spazio al di sotto di balconi o tettoie. Si tratta in realtà
di una tecnica antica, che prevede di capovolgere ed appendere i vasi quando le
piantine saranno abbastanza forti, oltre all'aggiunta di una bacinella che
permetta loro di avere a disposizione dell'acqua.
Leggi
anche: Pomodori sul balcone... a testa in giù
fonte
foto: gardeningknowhow.com
Annaffiatura
Sarà
necessario annaffiare le piantine di pomodoro una o due volte alla settimana,
inumidendo molto bene il terreno, sia in vaso che nell'orto, per tutto il
periodo in cui i frutti non saranno ancora spuntati. Per favorire la
maturazione dei pomodori, si potrà passare ad annaffiature più frequenti, a cui
dedicarsi ogni due giorni, anche valutando le necessità idriche delle piante.
Consociazioni
Le
consociazioni nell'orto permettono alle piante di trarre vantaggio dalla
presenza di altre piante che possano cedere al terreno sostanze utili alle loro
vicine o contribuire alla loro difesa dai parassiti. Nel caso dei pomodori le
consociazioni utili da tenere in considerazione riguardano l'aglio, il
nasturzio ed il tagetes, che contribuiranno a difendere le piantine dai
parassiti. Tra le avversità che possono colpire i pomodori vi sono le
infestazioni da cimici ed il fungo pernospora, contro i quali è possibile agire
utilizzando dei preparati ammessi dall'agricoltura biologica, da richiedere
presso il proprio vivaio di fiducia.
*
da greenme.it , 23 Maggio 2013
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