Il Comune di Nichelino non demorde nella sua battaglia
per il rispetto di quanto deciso dai cittadini che hanno approvato il
referendum sull’acqua pubblica. Martedì scorso è stata approvata dalla giunta
comunale una delibera che sancisce l’accantonamento, per poi restituirlo agli
utenti, della remunerazione del capitale investito, come stabilito dalla
vittoria referendaria. Nichelino ha chiesto all’assemblea dei soci Smat sul
bilancio che l’accantonamento sia fatto dalla Smat per tutti i Comuni, ma in
attesa che lo faccia il gestore territoriale dell’acqua, la delibera ha
impegnato il Comune di Nichelino ad accantonare la cifra sulla ripartizione
degli utili spettante a Nichelino, per vincolarla a tale scopo. Di seguito i
punti salienti della delibera approvata dalla giunta:
a. Richiedere all’assemblea Smat che il bilancio preveda un accantonamento sufficiente per la restituzione ai cittadini dell’incidenza del 15,35% sulla bolletta dell’acqua per l’anno 2011, e del 16,32% per il 2012, pari alla remunerazione del capitale investito, così come determinato dalla schiacciante vittoria referendaria.
a. Richiedere all’assemblea Smat che il bilancio preveda un accantonamento sufficiente per la restituzione ai cittadini dell’incidenza del 15,35% sulla bolletta dell’acqua per l’anno 2011, e del 16,32% per il 2012, pari alla remunerazione del capitale investito, così come determinato dalla schiacciante vittoria referendaria.
b. Astenersi dall’inserire nell’entrata della proposta di Bilancio Previsionale 2013, da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale di Nichelino, quanto spetterebbe al Comune di Nichelino dalla ripartizione degli utili, e ciò in coerenza con l’esito del secondo quesito referendario
c. Impegnarsi, qualora l’assemblea della Smat deliberi comunque una ripartizione degli utili tra i Comuni soci, a vincolare tali proventi alla loro restituzione ai cittadini utenti.
d. Operare affinché gli altri Comuni soci di Smat condividano tale posizione e rispettino in tal modo la volontà popolare espressa dalle risultanze del Referendum del 12-13 giugno 2011.
e. Evidenziare in sede di assemblea dei soci Smat che il Consiglio Comunale della Città di Torino con Mozione n. 66 del 9 luglio 2012 ha impegnato il suo rappresentante ad attivarsi presso l’Autorità d’Ambito e il Consiglio di Amministrazione di Smat a eliminare la voce “remunerazione del capitale investito” in attuazione della lettera del secondo quesito referendario del 12 e 13 giugno 2011.
f. Di attivarsi presso l’Anci, affinché tutti i Comuni italiani intervengano con determinazione chiedendo al Governo di non inserire la proprietà e la gestione pubblica delle risorse idriche nei prossimi eventuali provvedimenti sulle liberalizzazioni e privatizzazioni, prendendo immediata posizione per il rispetto del voto democratico del popolo italiano.
«Abbiamo portato la delibera, come esempio di buona politica, all’assemblea Smat di sabato consegnandola agli atti – spiega l’assessore alla Trasparenza e Legalità di Nichelino Diego Sarno - Nell'assemblea precedente la delibera in oggetto non era passata. Tre Comuni si erano astenuti: noi, Rivalta e Avigliana (i primi e insieme a porre la questione referendum). All’assemblea di sabato Rivalta, Chivasso, Settimo Torinese e Nichelino hanno votato contro e Vinovo, Avigliana e Rubiana si sono astenuti. Abbiamo quindi allargato la base dei Comuni che pongono la questione del rispetto del Referendum. Un’altra vittoria è che l’assessore della Provincia di Torino Roberto Ronco abbia dichiarato che aprirà un tavolo speciale sul tema referendum, cosa che abbiamo chiesto nella prima assemblea Smat di un anno fa».
18
dicembre 2012
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