presentazione del
Progetto di calcolo di un'impronta ecologica piemontese
L'impronta
ecologica
è un importante strumento di contabilità ambientale, teorizzato da Mathis
Wackernagel negli anni '90 e oggi promosso dall'Ecological
Footprint Network, un indicatore teso a calcolare, in termini di ettari di
terra equivalenti, il consumo di risorse rinnovabili da parte delle attività
umane in confronto con quanto gli ecosistemi sono in grado di offrirci.
La Regione Piemonte è sempre stata
all'avanguardia sulla materia, tramite IRES,
ma oggi, causa ristrettezze economiche di bilancio, non è più stata
approfondita. Con questo Progetto si intende arrivare ad uno strumento di
calcolo per il Piemonte, basato sui consumi ISTAT dei piemontesi, e ad
approfondire l'impatto di alcuni beni di consumo, di tipo convenzionale e non
(es. cibo biologico). Sia per ottenere una maggiore consapevolezza delle
ricadute dei nostri stili di vita, che eventualmente per indirizzare alcune
scelte politiche, pur con tutti i limiti intrinseci dello strumento.
Studio promosso dal Gruppo Consiliare
Regionale del MoVimento 5 stelle
Lo studio, partendo da
dati ISTAT, intende convertire i consumi delle famiglie piemontesi nella corrispondente
impronta ecologica, con particolare riferimento ad alcuni prodotti tipici o di
largo consumo, come pasta, riso, vino, vestiti, mezzi di trasporto, evidenziando
la differenza tra prodotti convenzionali e prodotti a basso impatto. I
risultati potranno essere sfruttati per la definizione delle scelte della
futura agenda politica piemontese e per l'incentivazione dell'adozione di stili
di vita più sostenibili. L'obiettivo in gioco è la sopravvivenza del pianeta e
il mantenimento di un benessere accettabile dei suoi abitanti...
Relatori:
Davide Bono, Consigliere
Regionale MoVimento 5 Stelle
Simone Contu, Ricercatore
IRIS
Alessandro Cerutti,
Ricercatore IRIS
Enzo Ferrara,
Ricercatore IRIS
iniziativa
promossa dal Gruppo Consiliare del M5S
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