Italia Nostra: «Offesa di una gloriosa storia di tutela»
di Maria Teresa Roli *
Il Piemonte, all'avanguardia tra le Regioni per dotazione di parchi e aree protette - 63 Aree protette istituite per legge per una superficie complessiva di 210.625 ettari gestiti da 35 Enti, 274 comuni interessati - rileva una grave ferita nella nuova Legge sui Parchi e aree protette - a modifica alla l.r. 29 giugno 2009, n. 19,"Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità"- approvata negli scorsi giorni dal Consiglio Regionale Piemonte. La legge è stata portata al voto senza audizioni preliminari con i soggetti portatori di interessi diffusi, tra cui le Associazioni Ambientaliste e le Associazioni degli agricoltori, peraltro marginalizzate anche nei Consigli degli Enti Parco.
Gli elementi più preoccupanti di questa legge - di cui alcuni già presenti e contestati da Italia Nostra nel DD.LL. della precedente Amministrazione Regionale - sono: - La riduzione di numero degli Enti di gestione e dei componenti il Consiglio, con la prevalenza degli esponenti di nomina delle Giunta Regionale ( due rappresentanti su cinque, compreso il presidente); - la subalternità dello strumento del Piano d'Area del Parco ai poteri della Giunta Regionale che potrà rapidamente modificarli in base alle istanze che provengono dal territorio e in specifico da chi intende apportare strutture per il turismo;- lo scorporo dai parchi delle "aree di salvaguardia" declassate in "aree contigue" in cui sarà possibile cacciare- se pur in base a piani di abbattimento- e più facilmente costruire.
E nel contempo - sotto la pressione del modello "liberista", che vede come prima vittima l'ambiente - si vanno configurando nuove manomissioni nelle zone più preziose e delicate dal punto di vista paesaggistico. Emblematici i casi di Crampiolo nel parco dell'Alpe Devero - posto unico nell'arco delle Alpi Europee, in cui fino ad oggi non è stato ammissibile alcun intervento se non manutentivo - in cui sta avanzando il progetto di un nuovo edificio (wellness, albergo), dopo lo scempio già perpetrato a Devero con il mega parcheggio. E, fresco di notizia, il progetto di interventi plurimi di parziale demolizione e recupero a fini alberghieri dei Forti del Col di Tenda, tranfrontalieri tra Italia e Francia, in fregio al parco della Alpi Marittime in Piemonte e del parco del Mercantour in Francia; ma con le vie di accesso sul nostro versante , il che fa presumere la messa a mano anche sulla viabilità.
Manifestando la nostra opposizione a tali interventi - nel merito delle quali ci riserviamo azioni legali - chiediamo ai nostri politici che non permettano questi scempi e che venga riconosciuto e valorizzato il ruolo delle Associazioni Ambientaliste - portatrici di interessi diffusi.
* Consigliere nazionale Italia Nostra, referente regionale sulla pianificazione territoriale
I Parchi Regionali: 1. Parco Alpe Veglia e Alpe Devero 2. Parco Alpi Marittime 3. Parco Alta Valle Pesio e Tanaro 4. Parco Alta Valsesia 5. Parco Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino 6. Parco Capanne di Marcarolo 7. Parco Collina di Superga 8. Parco Gran Bosco di Salbertrand 9. Parco Lame del Sesia 10.Parco Mandria 11. Parco Monte Fenera 12. Parco Orsiera Rocciavré 13. Parco Po Cuneese 14. Parco Rocchetta Tanaro 15. Parco Sacro Monte di Crea 16. Parco Valle del Ticino Piemontese 17. Parco Valle Troncea
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