mercoledì 27 aprile 2011

Gli incentivi agli inceneritori dopo il decreto Romani: tremano gli impianti in costruzione

 I certificati verdi sono una forma di incentivazione all'energia elettrica da fonti rinnovabili che interessa anche i termovalorizzatori in costruzione e quelli che saranno realizzati in futuro. Il decreto “ammazza rinnovabili” introduce un taglio anche per questo tipo di incentivi. E così qualche municipalizzata minaccia di alzare la Tarsu, ma gli ambientalisti interpellati da Eco dalle Città concordano: è la prova che senza sussidi incenerire non conviene
di Silvana Santo *
Non solo gli operatori delle rinnovabili. A lamentarsi per i tagli imposti dal decreto Romani, approvato il 3 marzo scorso dal Governo e ancora in attesa dei provvedimenti attuativi, sono adesso anche le aziende che gestiscono gli impianti di incenerimento dei rifiuti che godono ancora dei cosiddetti Certificati verdi. I titoli negoziabili assegnati in misura proporzionale all'elettricità prodotta, infatti, non rappresentano solo la principale forma di incentivazione per le rinnovabili diverse dal fotovoltaico, ma interessano anche un certo numero di termovalorizzatori in esercizio in Italia, anche se solo per una parte dei rifiuti trattati. La Finanziaria 2007, infatti, in seguito a una procedura di infrazione aperta dall'Unione europea nei confronti del nostro paese, ha limitato l'applicazione dei Certificati verdi solo alla frazione biodegradabile dei rifiuti trattati, quantificata nel 51% del materiale bruciato (l'altra forma di incentivazione per il termovalorizzatori, il contestatissimo Cip6, è stato invece limitato agli impianti autorizzati prima del 2007 e per i quali era già stata avviata entro quell'anno la realizzazione, anche se provvedimenti successivi hanno poi introdotto delle proroghe temporali e una deroga per gli impianti autorizzati nell'ambito della gestione della cosiddetta emergenza campana).

Anche per i termovalorizzatori che godono dei Certificati verdi, dunque, come per le centrali eoliche, a biomassa, etc, il decreto Romani ha tagliato il valore dei sussidi del 22%, includendo nella riduzione anche gli impianti già in esercizio o prossimi all'inaugurazione. Come si legge all'articolo 23 comma 4 del decreto, infatti, il prezzo con cui il Gestore dei servizi energetici (Gse) ritirerà i certificati verdi in eccesso è «pari al 78% del prezzo di cui al citato comma 148», ovvero del prezzo massimo di riferimento per i titoli. Il taglio, ad esempio, riguarderà l'impianto di termovalorizzazione in costruzione al Gerbido, nei pressi di Torino, che dovrebbe entrare in funzione nel 2013 e restare operativo per circa 20 anni. Bruno Torresin, amministratore delegato della Trm, la municipalizzata che gestisce l'impianto, è spaventato da questa prospettiva, e paventa addirittura un aumento della tariffa rifiuti per compensare la riduzione degli incentivi. «In futuro – ha dichiarato – potremmo vederci costretti ad aumentare in modo sostanziale la tariffa di conferimento dei rifiuti». Una situazione analoga potrebbe verificarsi a Trento, dove pure è in costruzione un inceneritore per il cui i certificati verdi, che saranno erogati naturalmente a partire dalla messa in esercizio dell'impianto, valgono 2 milioni e mezzo di euro l’anno, sui 12 di risultato lordo di esercizio previsto.

«L'allarme degli operatori dimostra che in assenza di incentivi i termovalorizzatori non sono convenienti – commenta il direttore di QualEnergia Segio Ferraris, interrogato sull'argomento da Eco dalle Città – tanto che in Germania l'esperienza dell'incenerimento si è esaurita naturalmente via via che la raccolta differenziata è migliorata». Secondo l'esperto, in ogni caso, anche se gli incentivi rimanessero ai livelli attuali, «difficilmente sarebbero utilizzati per ridurre la tariffa rifiuti». Il rischio, però, è che il calo di redditività degli impianti venga compensato da un utilizzo improprio dei termovalorizzatori. «L'importante – conclude Ferraris – è evitare che per recuperare le perdite si finisca col bruciare anche materiali più redditizi del Cdr di qualità, come il pet o altri rifiuti derivanti della raccolta differenziata». Una preoccupazione condivisa da Maria Grazia Midulla, responsabile Energia e clima del Wwf, secondo cui «gli inceneritori sono vantaggiosi dal punto di vista economico solo se sono incentivati o utilizzati per bruciare materiale diverso dal combustibile da rifiuto».

Anche Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, è convinto che i timori delle aziende dimostrino che senza sussidi pubblici i termovalorizzatori non sono un grande affare. «Gli incentivi concessi agli inceneritori hanno in qualche modo "drogato" il mercato – dichiara l'ambientalista a Eco dalle Città – rendendo molto rapido il ritorno degli investimenti iniziali e arrivando in qualche caso al paradosso per cui incenerire la spazzatura è più conveniente non solo del conferimento in discarica, come previsto dalle norme europee, ma anche del riciclo, che invece dovrebbe essere la soluzione privilegiata». Quanto al numero degli impianti interessati dal taglio dei sussidi, Ciafani ammette che non è un calcolo semplice. «Dei 52 termovalorizzatori in funzione in Italia, ci sono gli impianti più vecchi di 8 o 15 anni, che per legge non godono più degli incentivi, quelli che beneficiano ancora del Cip6, e quelli più recenti, per i quali si applicano i Certificati verdi calcolati solo sulla base del 51% dei rifiuti inceneriti, ovvero la parte biodegradabile».

A fare un po' di chiarezza ci prova l'ultimo Rapporto sul recupero energetico da rifiuti urbani in Italia, pubblicato nel 2009 da Federambiente ed Enea (vedi tabella allegata). Secondo gli ultimi dati disponibili, aggiornati al 2007 (la nuova edizione del report non sarà pronta prima dell'estate, ndr), quattro anni fa erano in realtà soltanto 8 gli impianti a godere di questa forma di incentivo (7 al nord e solo uno, quello di Macomer (Nu) al centro-sud). Nel frattempo, tra l'altro, stando sempre al rapporto di Federambiente ed Enea, per la maggior parte degli impianti (Vercelli, Busto Arsizio, Cremona, Padova, Forlì) il periodo di incentivazione tramite Certificati verdi è già scaduto, e per altri (Schio, Trieste e Macomer) avrà termine entro la fine del 2011. In pratica, i tagli imposti dal decreto Romani interesseranno solo gli impianti che, come quelli di Torino e Trento, sono ancora in costruzione (Manfredonia e Modugno in Puglia, Uguzzolo in provincia di Parma, la nuova linea dell'impianto di San Vittore, a sud di Roma), e ovviamente tutti quelli che saranno realizzati in futuro. Molto più numerosi quelli che, nonostante i richiami e le sanzioni da parte dell'Ue, nel 2007 usufruivano ancora del sussidio Cip6 (30 sui 52 totali, ai quali si è nel frattempo aggiunto il termovalorizzatore di Acerra, ultimato più di recente). Questi, finché dura, si tengono stretti il loro Cip6.
* da  ECO dalle Città del 26 aprile 2011 
Tremano le fondamenta del nuovo inceneritore - da La Repubblica Torino del 23.04.2011
Rapporto sul recupero energetico da rifiuti urbani, edizione 2009 (Tabella A.2.4) [0,05 MB]      Federambiente – Enea

venerdì 22 aprile 2011

Carmagnola (TO) Progettiamo insieme il nostro futuro

Carmagnola ad impatto ZERO

Incontro pubblico sulle fonti rinnovabili ed il loro impatto sul territorio
promosso da Italia dei Valori  in collaborazione con    inMovimento   e   Gruppo delle Cinque Terre

venerdì 29 aprile ore 21 - Sala solavaggione - Biblioteca civica

Intervengono:
Sen.Patrizia Bugnano   (Segretario Commissione Industria del Senato)
Massimo Marino   ( Gruppo delle Cinque Terre )
Prof.Remigio Berruto   ( Professore Associato Facoltà di Agraria di Torino )
Nanni Passerini    ( Presidente del circolo Legambiente "Il Platano" )

Modera:
Roberto Reginato (Coordinatore locale Italia dei Valori)

Diamoci, per gli anni a venire, una strategia condivisa per evitare altri "fulmini a ciel sereno" com'è stata l'introduzione delle centrale a BioGas a S.Bernardo.

Carignano (TO): “LA CITTA’ IN COMUNE “ per Elisabetta Ghione


Una interessante esperienza di innovazione si stà sviluppando a Carignano con la nascita della lista civica “La città in comune/ Il cantiere delle idee per Carignano “ presente alle elezioni amministrative del 15-16 maggio .

La lunga “Carta dei Valori” reperibile su Facebook descrive in modo approfondito gli intenti dei promotori che sostengono Elisabetta Ghione come candidato sindaco
 
                                                                           Candidato sindaco: Ghione Elisabetta


I Candidati della lista civica La città in comune/ Il cantiere delle idee per Carignano
Tamietti Alberto - Guardiaparco Parco del Po torinese
Abelonis Yannich - Impiegato Cooperativi di Servizi
Agrillo Cristina - Coordinatrice Centro Europeo IHUPE-CIPES
Baravalle Lorenzo - Pensionato
Cavallero Stefano - Studente Facoltà di Medicina
De Mitri Mauro - Operaio specializzato
Falciola Roberto - Redattore editoriale
Grandinetti Loredana - Infermiera professionale
Olivero Filippo - Studente Liceo Classico
Samaia Sonia - Fisioterapista S.S.N.
Turletti Alberto - Funzionario Ass. Agricoltura Regione Piemonte
Varano Francesco - Operatore culturale

Info: lacittaincomune.carignano@gmail.com.     Facebook:: “La città in comune”
Leggi la Carta dei Principi: su Facebook


San Mauro Torinese: Ecologisti per San Mauro sostengono Bruno Bonino


Un ecologista è candidato Sindaco nel Comune di San Mauro 
Torinese sostenuto dagli Ecologisti per San Mauro e  da Sinistra 
per San Mauro  ( SeL e Fed Sinistra)    



   ECOLOGISTI per SAN MAURO
usare al meglio le risorse … acqua, risorsa indispensabile, non  merce … rifiuti ridotti, recuperati, riciclati … un piano energetico comunale … revisione del Regolamento edilizio … consumare a km zero cioè consumiamo prodotti dell’agricoltura e del commercio prodotti il più vicino possibile a noi …. ridare vita ad una economia locale … meno traffico e maggiore sicurezza … centro storico a  ciclabilità diffusa …. consiglio comunale aperto  una volta all’anno …. organismi consultivi di quartiere …. territorio bene comune, no alle  Varianti, no al consumo di territorio …. asili nido, sedi per associazioni, piazze che siano punti di incontro e non parcheggi …. Piano dei Servizi per definire le priorità …. misure in favore dell’occupazione giovanile …. cooperative di giovani nel campo sociale ed ambientale …  lotta all’ evasione fiscale e  equa  tassazione della  rendita edilizia …. tutela del verde pubblico rendere San Mauro “Comune in transizione “ verso un nuovo modello di città: vivibile, non inquinata, solidale, ecologicamente orientata
per  BRUNO BONINO     sindaco
i candidati di Ecologisti per San Mauro:
1 Destro Roberto  2 Evaristo Maria  3 Maletto Gaspare  4 Marengo Lorenzo  5 Fenoglio Carla  6 Fusco Lorenzo  7 Gasparrini Ettore   8 Donati Ottavia Annamargherita  9 Mosca Giorgio  10 Marino Francesca  11 Pelizza Francesca  12 Calzavara Claudio   13 Sciacca Norberto   14 Sargenti Pietro




lunedì 18 aprile 2011

Il "Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune” scrive ai candidati Sindaco di Carmagnola

Ai candidati Sindaco di Carmagnola
e, per conoscenza, agli organi di stampa locali

Egregio Sig. Candidato Sindaco,

Poche settimane dopo le elezioni amministrative nella nostra città, che La vedono nell'importante ruolo di candidato sindaco, si terranno, insieme ad altri, i due Referendum per impedire la privatizzazione dell'acqua. vale appena la pena di ricordare che il primo di questi Referendum punta ad abrogare la norma che obbliga le collettività locali a privatizzare tutti i servizi pubblici, primo fra questi quello idrico.

Non sta a noi ricordarLe quanto la norma che si vuole abrogare mortifichi la plurisecolare autonomia comunale e i principi di sussidiarietà e decentramento scritti nella nostra Carta Costituzionale, fingendo di ignorare, per deliberata scelta ideologica, lo spazio per la gestione pubblica dei servizi locali esplicitamente previsto dal diritto dell'UE.

I Referendum sono stati richiesti da 1.402.000 cittadini, fra di loro moltissimi carmagnolesi.

Questa breve premessa  serve a introdurre le richieste che, come Comitato locale promotore del Referendum, Le formuliamo a nome delle dei Suoi concittadini sottoscrittori dei Referendum.

Le chiediamo di garantire, nei limiti della funzione di Sindaco che dovesse assumere, l’adeguatezza dell’informazione in merito ai temi dei Referendum. Questo per riparare allo scandaloso comportamento dei media che, con singolare unanimità, hanno negato visibilità ai Referendum sull’acqua (che hanno, peraltro, raggiunto il più alto numero di sottoscrittori nella storia della nostra Repubblica).

Le chiediamo di dichiarare pubblicamente quale sarà il Suo comportamento elettorale (qualunque esso sia) in occasione dei prossimi Referendum sull’acqua, allo scopo di contribuire alla necessaria trasparenza del dibattito su questa tema che riguarda sì, i diritti dei cittadini, ma coinvolge anche imponenti interessi finanziari in cerca di alleanze  trasversali.

Ci permettiamo di ritenere che una Sua pubblica risposta alle nostre richieste, qualunque essa sia, contribuisca a portare il dibattito elettorale su temi di concreto interesse per la cittadinanza e lontano da quelle velenose polemiche personalistiche che nuocono alla nostra democrazia. Saremo lieti di pubblicare la Sua risposta sugli organi di stampa locali.

Le porgiamo i nostri migliori saluti ed un augurio di buon lavoro nel comune interesse della nostra Città 


Per il costituendo “Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune di Carmagnola"

Arci Life Carmagnola                          Daniele Mandarano
Arci Margot                                       Simone Cortassa
Gruppo delle Cinque Terre                  Piero Aimasso
Presidio di Libera di Carmagnola         Oscar Fulvio Caporale
Un mondo in cammino                      Massimo Bonfatti


FIRMA ANCHE TU per chiedere ai nostri candidati come si comporteranno il 12 Giugno ai referendum !

Per sottoscrivere questa lettera, per aderire al comitato e per informazioni:  acquapubblicacarmagnola@gmail.com

sabato 16 aprile 2011

SAN MAURO TORINESE - COMITATO NO ALLE VARIANTI


Lunedì 18 aprile ore 21 

nella Sala  sotto il Comune, incontro  per   stabilire le modalità di presentazione delle firme al Sindaco Coggiola;  la delegazione ed un adeguata presenza fuori dal Municipio.

Dopo  molti tentativi abbiamo ottenuto la pubblicazione su "Notizie in Comune" della nostra lettera in risposta alle affermazioni di Coggiola e Olivero sul numero di Marzo. Il nuovo numero di Notizie in Comune dovrebbe arrivare nelle buche delle lettere  nella settimana di Pasqua.
Informiamo tutti gli aderenti al Comitato che la data probabile ( in attesa di conferma definitiva) per la consegna delle  quasi 900 firme  della  Petizione  al Sindaco di San Mauro  è :
Giovedì 21 aprile alle ore 15

Cattive nuove dalla Discarica di Cavaglià (BI)


Nella discarica ex CIS di Cavaglià, si continuano i conferimenti con accanimento. L’odore è nauseante. Ma soprattutto in poco tempo il sopralzo avanza, siamo già ad un’altezza considerevole, almeno tre piani di un palazzo, cresciuti rapidamente.

Tra i rifiuti si trova di tutto: toner, vernici, gomme, nero fumo. Farà un “gran bene” ai cittadini che abitano nelle zone vicini e limitrofe. Movimento Valledora ha già richiesto , tramite Consiglieri di minoranza al Comune di Cavaglià, inutilmente purtroppo, i codici di conferimento autorizzati in quel buco. Pare che in Comune non si trovino. Un consigliere provinciale ha cercato di avere notizie in provincia: nulla. Continueremo a richiederli. Possibile che si possa lasciare tutta quella immondizia a cielo aperto?  Il Sindaco Giancarlo Borsoi di Cavaglià ,  nel febbraio 2011, ha commisssionato una perizia al dottor Attilio Tornavacca per la bonifica delle Alice2. La perizia ha contribuito a impedire il conferimento dei rifiuti di Pioltello ad Alice Castello. Il Sindaco è responsabile della salute pubblica . Staremo a vedere cosa verrà fatto a proposito dell’attuale situazione della ex Cis di Cavaglià.

La provincia biellese non brilla certo per lungimiranza , a proposito di rifiuti, le bioballe continuano ad essere conferite accanto alla ex CIS, nella discarica per rifiuti solidi urbani. La raccolta differenziata è la soluzione del problema, i rifiuti vanno recuperati, va attuato il compostaggio, il risparmio, il recupero dei materiale e il riciclaggio.
E’ possibile recuperare almeno il 90% della differenziata, come mai in Piemonte si fanno discariche e inceneritori?
Rassegna stampa sulla discarica 2010    nuova discarica prov biella
Da http://www.movimentovalledora.org/     7 aprile 2011
  

mercoledì 13 aprile 2011

Castiglione Torinese (TO ) giovedì 14 aprile ore 21


Comitato Girotondo 

presso il Salone dell'Istituto Figlie della Sapienza, Via Bollino 1
prosegue il ciclo sul nucleare con  : “Chernobyl: io c’ero”

Alexander Vladimirovich Ghermanenco, direttore della scuola di Malie Avtiuchi, regione di Gomel, Bielorussia, ci condividerà la sua esperienza personale e ci racconterà come ha vissuto in prima persona l’evacuazione forzata, a seguito dell’incidente di Chernobyl, della sua città e della scuola che allora dirigeva.

Casalborgone: documentario IL CORPO DELLE DONNE




Casalborgone  (TO) venerdì 15 aprile ore 20,45

Mamme in Cerchio di Cascina Caccia
Bene confiscato alla mafia
Centro Ascolto Donne di Casalborgone
propongono:

IL CORPO DELLE DONNE
in TV e nella pubblicità: è come vorremmo che fosse?

Proiezione del documentario
di Lorella Zanardo  e Marco Malfi Chindemi
Sala polivalente parrocchiale  Piazza Bruna  Casalborgone
ingresso gratuito
In sala sarà presente il regista

venerdì 8 aprile 2011

Torino: 11 aprile - Dibattito sui temi del NUCLEARE e dell’ ENERGIA

POLITECNICO DI TORINO Corso Duca degli Abruzzi 24 (aula 10 piano terra) 

lunedì 11 aprile ore 17.30

Intervengono:

Massimo ZUCCHETTI docente del Politecnico di Torino
Angelo BARACCA
docente all’Università di Firenze
Nanni SALIO
del Centro Studi Sereno Regis di Torino


Organizzato da:

RSU del Politecnico e MOVIMENTO PER L’ALTERNATIVA AL NUCLEARE (MANu


lunedì 4 aprile 2011

San Mauro Torinese, 8 aprile - REFERENDUM: per 25 milioni di SI


 incontro sui referendum

venerdì   8 aprile  Lungo Po Venezia 12    ore 21
promosso da: OFFICINA CITTA' FUTURA

intervengono:
Andrea  Sacco  del Comitato Acqua Pubblica di Torino 
Massimo Marino del Movimento  Antinucleare

“L'incidente giapponese mostra come diritto e politica dovrebbero garantire un bene comune fondamentale come la sicurezza di tutti nei confronti delle conseguenze delle fughe in avanti della mitologia progressista (ciò è vero oggi in Italia rispetto a ENEL e EDF che vogliono fare le centrali come era vero rispetto alla BP che ha devastato il golfo del Messico). Soprattutto esso indica come, in prospettiva ecologica, si debba apprezzare la natura dell'energia come un bene comune globale.
Essa va governata nell'interesse della ri-produzione e non in quello della produzione, evitando così ogni «tragedia» dettata dall'egoismo e dalla logica di breve periodo, sia essa pubblica o privata. Per questo il nucleare va respinto e per questo dobbiamo unire ogni sforzo in questa battaglia referendaria. Respingere il nucleare significa scommettere sulla produzione diffusa ed ecologica di energia, sulla diffusione del potere e dunque sulla democrazia e sui beni comuni. Proprio come per l'acqua.” 
( Ugo Mattei – Docente Università di Torino)






UniversATTAC - 5 aprile - ore 20,30 - via Mantova 34, Torino


Nucleare: soluzione del problema o problema senza soluzioni?

La crescita dei consumi energetici mondiali, già denunciata nel 1972 dal Club di Roma, appare oggi in tutta la sua drammaticità: 1,4 miliardi di cinesi, 1,2 di indiani e, a breve, 1 miliardo di africani si avvicineranno alla grande mensa dell'energia; il pasto non sarà gratuito e, soprattutto, non ce ne sarà per tutti se tutti saranno voraci quanto lo siamo noi, cittadini tecnologici.

Quale ruolo potrà svolgere l'energia nucleare in questo scenario?

Quale aiuto o rinnovamento potrà dare al sistema energetico italiano?

martedì 5 aprile - ore 20,30 - via Mantova 34, Torino

CRISI ENERGETICA E SCENARI POSSIBILI

C'E' POSTO PER IL NUCLEARE?

Emanuele Negro
Fisico – Consulente energetico

* * *
per essere informati su programmi, date,orari e ricevere il materiale informativo e didattico di UniversATTAC Torino : consultare il sito www.attactorino.org, telefonare al n. 347 9443758 o scrivere a: universattac@attactorino.org

ATTAC - Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e l’Aiuto ai Cittadini

sabato 2 aprile 2011

Idee e contenuti per un progetto di rete italiana degli Ecologisti e Civici


 
Bologna: sabato 9 - domenica10 Aprile
Seminario:
Idee e contenuti per un progetto di rete italiana degli Ecologisti e Civici
Piazza Verdi 2 c/o La Scuderia *  sabato 9 ore 15-20,30 - domenica 10 ore 10,30-17,30
 
Sabato 9 e Domenica 10 Aprile  si svolgerà a Bologna  un  seminario nazionale a inviti, un primo incontro di confronto
per un  progetto di rete italiana degli Ecologisti e Civici

I contenuti  del progetto da costruire sono:

* come organizzarsi per la conversione ecologica dell’economia e la tutela del territorio, dei beni comuni e del benessere di tutte le specie viventi che lo abitano; per nuovi strumenti della democrazia diretta, per la giustizia sociale, per un movimento di liberazione dalla corruzione nel nostro paese.
Nell’immediato per il successo delle campagne referendarie del 12 -13 giugno.

* quali regole minime sono necessarie per la gestione interna del progetto, per definire i criteri di partecipazione ad eventuali elezioni di qualsiasi livello per contribuire a cambiare il paese, per contenere e contrastare privilegi di casta, ridurre il peso del sistema dei partiti tradizionali, l'entità degli emolumenti e la riduzione del numero di mandati.

* come promuovere ed affermare una nuova cultura trasversale e oltre ogni schieramento politico, culturale e religioso tradizionale, rivendicando il diritto-dovere ad una relazione armonica tra uomo e natura, tra esseri umani, tra uomo e donna, e all’interno dell’uomo tra vita e coscienza.

Le basi comuni di valutazione  sono:

1) c’è una crisi economica, finanziaria, energetica, ecologica, sociale, politica.
2) c’è un’emergenza legalità, mafia, corruzione, crisi dei partiti  e prevalere di logiche di casta.
3)  la ricerca di profitti sempre più grandi per pochi si traduce per molti in sofferenza, inquinamento, corruzione,   
     guerre, crescenti disuguaglianze.
4) riconosciamo che la coscienza sociale e ambientale deve guidare le scelte politiche, che serve una economia solidale
    che crei ricchezza condivisa e lavoro e sostituisca l’economia dello sviluppo illimitato, del  consumismo e dello  
    spreco.
5) che è necessario un nuovo spazio politico autonomo, distinto e distante dai partiti attuali, inadeguati a farsi
    protagonisti del cambiamento. 
6) che i protagonisti devono unire movimenti, associazioni, gruppi civici e superare la frammentazione esistente
7) che vogliamo una organizzazione non piramidale, a rete,  capace di garantire la partecipazione e la sovranità dei
    cittadini, con l’autonomia decisionale dei livelli comunali, regionali e nazionale.
8) che vogliamo favorire la progressiva aggregazione di un nuovo movimento politico capace di affiancarsi alla  
   “moltitudine inarrestabile”  che si sta  affermando in Europa e nel mondo.

per aderire al seminario rispondi alla proposta di INVITO segnalando la tua ADESIONE personale e l’eventuale SOSTEGNO del tuo gruppo o  associazione rispondendo a questa  email :
Per il Comitato Promotore 10 Aprile:  Piero Aimasso - Anna Andorno - Giovanni Chiambretto - Maurizio Di Gregorio
L’incontro  si svolgerà in forma di seminario ad inviti
 si richiede un contributo di 10 euro o 15 euro con il pranzo-buffet della domenica  
seguirà  programma dei lavori

venerdì 1 aprile 2011

Report Rai3, domenica 3 aprile ore 21: l'escavazione in Valledora ( VC-BI )

In seguito alle riprese effettuate dalla troupe di Milena Gabanelli nei nostri comuni ( Alice Castello,Cavaglià, Santhià, Tronzano, Livorno Ferraris ) e in particolare in Valledora (Biella , Vercelli), comunichiamo che la puntata di “Report” dedicata all'escavazione andrà in onda domenica, 3 aprile, su Rai3, alle ore 21. Nella trasmissione Report, con le riprese e il servizio di Bernardo Iovene, sarà trattato il tema delle cave e della diretta conseguenza di tale attività e cioè, le discariche. L’esperienza attuale, studiata da Movimento Valledora,  avallata da studi e pareri di esperti, dimostra la gravità del problema che, tuttavia, oltre le nostre zone, riguarda anche altre parti d’Italia. 

Vedremo, nella puntata, come sia dilagante la situazione; potremo valutare le problematiche correlate e constatare la complessità delle  conseguenze. Invitiamo a seguire la trasmissione tutti coloro che sono interessati a capire, a porre un’attenzione maggiore al territorio, a considerare il suolo come un bene comune. Il suolo, al pari dell’acqua e dell’aria, risulta ormai un bene da preservare e da considerare prezioso per tutti. Molto presto ci renderemo conto che avremo necessità di salvaguardare paesaggio e fertilità del suolo che potrebbero rivelarsi due elementi importanti per la nostra economia e la nostra salute.
Movimento Valledora

per maggiori informazioni  www.movimentovalledora.org
( presidente Monica Pozzo -  coordinamento Anna Andorno )

mercoledì 30 marzo 2011

Torino: assemblea pubblica di informazione sul nucleare

 mercoledì 30 marzo alle ore 20.30
c/o Centro studi Sereno Regis via Garibaldi 13 a 
assemblea pubblica di informazione sul tema del nucleare 
intervengono: 
Pietro Cazzola     biologo
Elio Mirali     fisico nucleare politecnico di Torino
Chie Wanda     Comunità giapponese di Torino
Renato Zanoli     Movimento per l'alternativa al nucleare

Promosso da:  MANu  Movimento per l'alternativa al nucleare   ( csenonuke@gmail.com )

Lunedì 29 marzo  è stato fatto il preannunciato presidio di fronte al palazzo del Consiglio Regionale. Con il  Movimento per l'alternativa al Nucleare c’era il Comitato Salute Ambiente Energia di Saluggia ed il Comitato “Vota Sì per fermare il nucleare” . Sono stati distesi gli striscioni del Movimento e del Comitato di Saluggia che ricordavano il referendum del 1987 e l'invito a votare SI’ il 12 e 13 Giugno. Sull’iniziativa TG3 e altre TV hanno trasmesso l’iniziativa. Il Movimento alternativa al nucleare ed il Comitato "Vota Sì per fermare il nucleare" sono stati ricevuti ed ascoltati dai gruppi consiliari di maggioranza ed opposizione, distribuendo il documento allegato

RINASCITA NUCLEARE IN PIEMONTE 
CHIEDIAMO CHIARIMENTI ALLA REGIONE ... Il problema del  nucleare tocca da vicino il Piemonte, sia per il lascito delle pregresse attività in campo nucleare, che si trova oggi concentrato maggiormente nella nostra regione, sia per la presenza di siti potenzialmente interessanti per il nuovo programma nucleare italiano.Le tragiche vicende avvenute recentemente in Giappone mostrano chiaramente come una catena di avvenimenti possa portare a situazioni gravissime e di una portata tale da condizionare gli insediamenti urbani e produttivi di vasti territori. Per inciso ricordiamo che il sito di Saluggia (VC) ove è depositato oltre l'80% di tutti i rifiuti radioattivi italiani, si trova a 30 km da Torino e da Vercelli, a 50 da Novara e a 90 da Milano.Noi cittadini ci interroghiamo oggi, in assenza di una qualsivoglia posizione affermata con chiarezza e determinazione da parte dell'Amministrazione Regionale, su quali siano le posizioni programmatiche in merito a:
Gestione delle scorie nucleari e sito di Saluggia: qual'è e quale sarà la funzione e la destinazione del sito di Saluggia, in particolare in un momento in cui si assiste ad un balletto di bandi di gara della SOGIN per la realizzazione dell'impianto CEMEX, pubblicati e poi ritirati ed infine ripresentati, nonché di progetti per la realizzazione di grandi depositi di rifiuti radioattivi. Ricordiamo che la localizzazione del complesso nucleare di Saluggia, in prossimità della Dora Baltea, lo espone ad evidenti rischi di esondazione. Inoltre, le attività svolte nel centro Eurex e gli incidenti ivi verificatisi hanno già contaminato la falda acquifera: i test effettuati dall'ARPA nell'acqua di falda superficiale attorno al sito di Saluggia evidenziano una presenza di Stronzio 90, Cobalto 60, Cesio 137 e Trizio, la cui concentrazione varia nel tempo, indicando così il movimento di questi radionuclidi nella falda ed il conseguente rischio di contaminazione dei pozzi del vicino Acquedotto del Monferrato.
Trasporto di scorie nucleari verso il sito di riprocessamento di La Hague (Francia) e  attuazione della Legge regionale 18 febbraio 2010, n. 5  "Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti". Il primo dei dieci trasporti di scorie nucleari previsti da Saluggia a La Hague è stato effettuato in data 7 febbraio 2011 senza l'applicazione di quanto disposto dalla menzionata Legge Regionale, ed in particolare senza la prevista informazione alla popolazione dei Comuni attraversati (in qualità di soggetto “che rischia di essere interessato dall'emergenza radioattiva”) di tutte le informazioni riguardanti “le misure di protezione sanitaria ad essa applicabili, nonché sul comportamento che deve adottare in caso di emergenza radioattiva”, come previsto dalla Direttiva n. 618 che il Consiglio delle Comunità Europee ha adottato il 27 novembre 1989.Quando e come sarà formulato e comunicato alle popolazione interessate il piano di emergenza riguardante i trasporti di scorie radioattive?
Localizzazione di nuovi impianti nucleari: al di là di eventuali 'moratorie, è evidente che la Regione Piemonte potrebbe essere prescelta come sito per la realizzazione di nuovi impianti nucleari (centrali di produzione e sito di stoccaggio) a causa delle precedenti localizzazioni (Trino), della relativa disponibilità di un corpo idrico per il raffreddamento  La cittadinanza piemontese ha il diritto di essere informata in merito a queste eventuali installazioni che avranno, se realizzate, delle notevoli ripercussione sugli assetti e sulla gestione dei territori coinvolti. Chiediamo dunque a questa Amministrazione Regionale di esprimersi con chiarezza in merito alla disponibilità o indisponibilità a dare seguito autorizzativo a questi impianti tecnologici .

 Ricordiamo infine che un eventuale ricorso all'uso dell'energia nucleare in complemento o sostituzione di altre fonti energetiche fossili, risulta una risposta del tutto inadeguata alla complessità del nodo energetico. In particolare riteniamo che sia un percorso: inutile, perché il peso dell'energia nucleare nel contesto energetico mondiale è trascurabile (6%), ed un suo eventuale aumento non cambierebbe significativamente il mix di riserve fossili attualmente usate; costoso, in quanto una parte consistente del ciclo nucleare (gestione delle scorie e smantellamento delle centrali) è a tutt'oggi indefinibile e sottostimata, trasformandosi così in esternalità lasciata a carico delle generazioni future; a questo si deve aggiungere che i costi noti del kWh nucleare risultano già ora superiori a quelli di altre fonti e remunerativi per gli operatori energetici solo in presenza di sussidi pubblici, diretti o indiretti; dannoso, in quanto anche in condizioni non accidentali, l'esercizio di reattori nucleari rilascia radionuclidi nell'ambiente (dalla culla alla tomba del ciclo nucleare) i cui effetti iniziano ad essere messi in evidenza; è dannoso, inoltre, da un punto strategico perché vincolerebbe ingenti risorse economiche (ricerca, formazione, infrastrutture) ad un unico settore energetico, impedendo così la diversificazione verso altre fonti e precludendo così la possibilità di indirizzare il futuro energetico degli italiani.

 ComitatoVota SI’ per fermare il nucleare - Movimento per l’Alternativa al nucleare (MANU)”

giovedì 24 marzo 2011

Torino: iniziative per il SI’ ai referendum e contro il nucleare


martedì 29 marzo
dalle ore 9,30  presidio Antinucleare del Movimento contro il nucleare  in via Alfieri 15 a Torino davanti al Consiglio Regionale per far sentire la nostra contrarietà al nucleare

mercoledì 30 marzo
 dalle ore 20.30  Assemblea Pubblica  promossa dal Movimento per l'alternativa al nucleare (MANu)   c/o Centro Studi Sereno Regis   Via Garibaldi 13






lunedì 21 marzo 2011

Castiglione (TO) 25 marzo ore 21 : “Chernobyl è adesso”


 Venerdì 25 marzo alle ore 21
 presso il Salone dell'Oratorio di Castiglione Torinese 

con
Angelo Tartaglia (Politecnico di Torino)
Massimo Marino  (Gruppo delle Cinque Terre -  www.gruppocinqueterre.it )

alcuni dei temi affrontati durante il dibattito:
- Le conseguenze sull’uomo e sull’ambiente della contaminazione nucleare
- Le varie generazioni delle centrali nucleari e lo stato di fatto nel mondo
- La sicurezza
- La gestione delle scorie
- I costi veri del kwh nucleare comparato a quello del kwh proveniente da fonti rinnovabili
- I posti di lavori diretti e indotti per la costruzione e la gestione di una centrale nucleare   
  rispetto a quelli indotti da fonti rinnovabili
- Il nucleare garantisce l’indipendenza energetica a un paese come l’Italia?
- Abbiamo bisogno in Italia di nuove centrali nucleari?

Incontro promosso da “ Comitato Girotondo” di Gassino Tor.se

Info: www.comitato-girotondo.it      
Paolo.Prinetto@polito.it    011 9606738  - 011 0907007 -  393 35227529 

Torino: Appello elettorale


A tutti coloro che stanno lavorando alla formazione di liste democratiche, ispirate alla difesa degli interessi della maggioranza dei cittadini, per le elezioni del  Consiglio Comunale di Torino e delle sue Circoscrizioni nel maggio 2011.

Ai promotori delle liste  Alternativa civica, PiemontEuropaEcologia, Federazione della Sinistra, Beppe Grillo, Sinistra Critica, etc...

Certi di esprimere il disagio, se non lo sconcerto, di un’ampia e articolata parte della cittadinanza torinese che vede nella frammentazione e divisione di queste liste un segno di debolezza e di inconsistenza politica
                                              
CHIEDIAMO

di decidere un accordo di ALLEANZA che COLLEGHI le molte, positive, complementari ispirazioni ideali di ciascuna di queste liste, dimostrando senso di responsabilità civile e politica.

Con un accordo nulla impedirebbe a ciascuna di queste formazioni di svolgere il proprio importante lavoro nella società, di esprimere nell’indipendenza la proprie posizioni, ma si eviterebbe la dispersione di voti sulle tante listerelle e il rischio dell’astensionismo o di azioni di protesta quali l’annullamento della scheda elettorale.

Invece, sarebbero veramente tanti i cittadini disposti a votare un insieme di alleati  che condividono pochi e basilari VALORI, espressi dal basso, dai cittadini, dai tanti Comitati e associazioni che hanno in questo periodo criticato le scelte non democratiche dell’attuale Giunta comunale.

Di queste non-buone-pratiche potremmo fare un lungo elenco, ma ci limitiamo a citarne alcune :

- l’assenza di azioni efficaci per la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente urbano,
- la non tutela della salute delle persone in una città che è in cima alla lista dell’inquinamento atmosferico prodotto dal traffico e dagli impianti obsoleti,
- la non tutela della salute dovuto alla scelta di realizzare gli inceneritori,
- la  non tutela e valorizzazione  dei beni comuni e del patrimonio pubblico, oggi svenduti per ripianare i debiti di una errata politica finanziaria delle ultime Giunte,
-  una politica urbanistica non democratica e non partecipata, incapace di  dare risposta al bisogno sociale di abitazioni, di garantire a tutti i quartieri i servizi pubblici necessari e contraria ad  una cementificazione che  favorisce soltanto le grandi speculazioni immobiliari,
- la non  riqualificazione (in termini eco-sostenibili) del patrimonio architettonico esistente o la sua sostituzione con edifici a basso consumo energetico – non certo i grattacieli.
- un non sostegno al lavoro e all’occupazione in particolare per i giovani che avrebbero potuto trovare proprio sulla riconversione ecologica  e sul potenziamento delle economie locali un elemento di sviluppo
- un non sostegno delle attività artigianali e commerciali minute puntando invece sulla grande distribuzione e sui mega - centri commerciali (ultimo esempio: il Palazzo del Lavoro a Italia 61).

Primi firmatari:

Giorgio Faraggiana (Politecnico di Torino)
Elisabetta Forni       (Politecnico di Torino)
Guido Montanari     (Politecnico di Torino)
Massimo Zucchetti  (Politecnico di Torino)

Per aderire all’appello: giorgio.faraggiana@polito.it

Torino 26 marzo: Contro la tratta degli esseri umani


Sabato 26 marzo ore 9,00 

presso la
Fondazione Croce, via S.Maria 1 

si terrà un incontro-dibattito organizzato da 
International Help 
e patrocinato dal Comune di Torino sulla tratta degli esseri umani in America Latina e in Europa.