sabato 28 novembre 2009

I Nicola - Storie di restauri nella storia di una famiglia

Castelnuovo Don Bosco (AT) venerdì 4 dicembre
ore 18-19 - Sala Consigliare

Incontro promosso da Comunità collinare alto astigiano
"I NICOLA" Testi di Armando Brignolo e Salvatore Giannella

Editore Umberto Allemandi & C.
Presenzierà Guido NICOLA in capostipite della famiglia

Guido Nicola è uno dei restauratori più importanti d’Europa. Uomo minuto e tenace, appassionato di violino e grande estimatori di tartufi, vive ad Aramengo, sulle colline astigiane, dove si trova la sua prestigiosa bottega artigiana. Maestro nel restauro di opere d’arte (dalla pittura alla scultura) collabora con pinacoteche e musei di tutto il mondo. A lui si devono i recuperi, in tutto il Piemonte, di affreschi e sculture: da Crea a Vicoforte, dal duomo di Asti al Sant'Andrea di Vercelli, dal San Gaudenzio di Novara al San Francesco di Cuneo, da Torino (Monte dei Cappuccini, San Domenico, il Duomo) fino alla Valle d'Aosta (Cattedrale di Sant'Orso) e ad Alessandria con il restauro del Cristo deposto per la chiesa di Santa Maria di Castello. Ad Aramengo il maestro ha istituito una vera e propria scuola d’arte coinvolgendo nel suo lavoro l’intera famiglia.
La sua attività nel mondo dell’arte inizia nel ’40 quando il pittore e restauratore Giovanni Borri, in periodo di guerra, sfolla tra le colline di Aramengo. Grazie al loro incontro Nicola si appassiona all’arte e scopre il valore dell’intervento conservativo. Così, dopo quattro anni di servizio militare, studia alla scuola di Giulio Niccoli, restauratore in Torino e proprio nel capoluogo sabaudo apre il suo primo laboratorio in via Nazione e poi in via Santa Giulia. Dopo il ritorno ad Aramengo, per Guido Nicola arriva la consacrazione grazie al salvataggio di un ritratto del Rembrandt sul quale si erano cimentati, invano, molti altri esperti. La scuola nel tempo cresce, si specializza in vari settori (dal restauro conservativo all’archeologia) e oggi più che mai testimonia l’amore e la passione per il bello di questo piccolo grande uomo.
(commento a cura di Mario Saini)

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