martedì 24 novembre 2009

Cosa succede nella scuola? Apparenza e realtà

In Italia e a Piossasco (TO)

A oltre due mesi dall’ inizio dell’ anno scolastico nessuno sembra più interessarsi allasituazione nelle scuole. La scuola è scomparsa dalle pagine dei giornali e dalletrasmissioni televisive. Le poche volte che il ministro Gelmini intervienepubblicamente è per assicurare che va tutto bene, che la sua riforma funziona.E all’apparenza sembra così: i bambini entrano ed escono da scuola più o meno congli stessi orari di prima, le classi continuano più o meno ad essere come l’anno scorsoe gli insegnanti sembrano più o meno fare le stesse cose .Ma questa apparente normalità maschera una situazione che in realtà è di graveemergenza.


IN TUTTA ITALIA:

Dall’ inizio del 2009 lo stato non ha erogato neanche un euro per il quotidianofunzionamento delle scuole. Oltretutto le scuole statali aspettano ancora unmiliardo di euro di rimborsi dallo stato, per spese sostenute gli scorsi anni emai rimborsate.- Da quest’anno i fondi per le supplenze sono stati ridotti del 40%.- E’ aumentato quasi ovunque il numero di bambini per classe (il tetto massimodi alunni è stato infatti innalzato fin a 27) e di fatto non c’è più nessunariduzione in presenza di bambini con disabilità.- Ci sono stati gli annunciati e pesanti tagli di insegnanti, bidelli e impiegatiamministrativi (in Piemonte sono stati tagliati 2510 docenti e 932amministrativi).


LA SITUAZIONE DI QUEST’ANNO NELLE ELEMENTARI DI PIOSSASCO:

Sono state istituite 9 classi prime (una in più dello scorso anno): 5 classi a 40 oree 4 a 36 ore, benché i genitori abbiano richiesto quasi tutti le 40. Nonostante la classe in più, il numero degli insegnanti è rimasto invariatorispetto allo scorso anno. È ormai elevato il numero di bambini per classe (alcune a 26, compresa unaprima) e questo vale anche per le classi con alunni diversamente abili. L’orario degli insegnanti è più frammentato, in quanto devono prestare il loroservizio in più classi per la copertura dell’orario scolastico delle classi a temponormale (36 ore). Ciò comporta che in alcune classi “ruotino” numeroseinsegnanti, anche 6-7….altro che maestro unico!!! È stato ridotto sensibilmente il numero degli insegnanti di sostegno: è statoassegnato un insegnante ogni due bambini, indipendentemente dalla gravità;questo significa che nessun bambino può avere il sostegno per più di 11 oresettimanali. Si è dovuto quindi utilizzare completamente il contributo delComune per pagare degli educatori che forniscano la copertura oraria“mancante”. Di conseguenza non è più possibile attuare i laboratori degli scorsianni per le classi in cui tali bambini sono inseriti (musica, psicomotricità,relazione...). I tagli alle ore di compresenza:[1] - compromettono la possibilità di realizzare adeguate attività di recupero(individuali e in piccolo gruppo) per i bambini in difficoltà.Nel nostro circolo didattico queste attività vengono in parte svolte con oreaggiuntive delle insegnanti, attingendo dal fondo d’istituto.[1] creano problemi per le uscite didattiche, che in linea di massima vengonocomunque effettuate, grazie alla disponibilità delle insegnanti…


Sono stati ridotti in maniera drastica i finanziamenti per il funzionamento dellescuole, necessari per acquistare: inchiostro per le stampanti, toner per lefotocopiatrici, carta…Per il materiale scolastico sono pervenuti alle scuole solo i fondi regionali (circa2 € a bambino per l’intero anno scolastico). Nonostante nel Circolo in questi ultimi 2 anni siano state attivate 2 nuove sezioni(1 infanzia e 1 elementare), non solo non sono stati assegnati 2 collaboratoriscolastici, ma ne sono stati “tolti” 2, determinando un peggioramentodell’assistenza nelle scuole. Vi sono serie difficoltà nel nominare i supplenti, anche per periodi superiori allasettimana.Le scuole stanno facendo di tutto per garantire dirittoallo studio,qualità della scuola e contenimento dellaspesa.Ma questa situazione non è più reggibile!Inoltre questo è solo il primo anno di tagli, ne seguiranno altri due!!!Fin quando sarà possibile (e opportuno) limitare i danni con la buona volontà e ilsenso di responsabilità, se si continuano a togliere risorse?La scuola è di tutti noi: genitori, insegnanti operatori, utenti.

É importante intervenire prima che sia troppo tardi, perché questi tagli alla scuola sono tutte opportunità inmeno per il futuro dei nostri figli.Vi invitiamo a sostenere con la vostra presenza e il vostro consenso tutte leiniziative che verranno prese in difesa della qualità della scuola pubblica.
Informazioni per i genitori dal coordinamento dei genitori e degli insegnanti di Piossasco
(ricevuto da Alba di Carlo )

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