
Il
tormentone non è finito, anzi è appena iniziato perché Intesa San Paolo
possiede a sua volta il 3% di IREN e il prestito erogato a FSU è superiore al
valore azionario di FSU in IREN. Per pagare IREN il comune di Torino metterà in
vendita le quote nelle sue partecipate nei
trasporti, GTT, gestione rifiuti, AMIAT e l’inceneritore di Gerbido,
TRM. Non sembra però che ci sia un grande interesse da parte di eventuali
compratori. La possibile soluzione? L’acquisto delle partecipazioni del Comune
di Torino da parte di IREN che si è detta interessata. In sostanza, il
creditore, IREN, indebitato per circa tre miliardi, acquista dal debitore
(il Comune di Torino), che è anche il suo proprietario, i beni messi in vendita
per saldare il debito nei suoi confronti. Chi paga per tutti è il torinese,
tassato e cortese. Con fiducia verso la catastrofe.
(dal blog di Beppe Grillo )
nella foto: Assalto alla diligenza di G. Da Rold
Il bottino
delle privatizzazioni all'italiana. Nel colossale affare di smantellamento
delle sue proprietà lo Stato ci ha veramente guadagnato
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