Un Ecologista, Bruno Bonino, è candidato a Sindaco di San Mauro Torinese sostenuto dalla lista degli Ecologisti per San Mauro e da Sinistra per San Mauro (SeL e Federazione della Sinistra )
15-16 maggio
CAMBIA LA CITTA’: VOTA GLI ECOLOGISTI per SAN MAURO
Le nostre proposte E’ evidente davanti agli occhi di tutti la necessità di un cambiamento deciso e profondo per far fronte alla crisi economica e ambientale che ci troviamo a vivere. Serve una "conversione ecologica" , l’avvio di una transizione ad un modello di società diversa, più sobria, più equa, che garantisca dignità a tutti, rispetto dell’ambiente, maggiore solidarietà sociale. Serve cambiare il sistema industriale, il modello di consumi che lo alimenta, le istituzioni e la politica andate a male.
Usare al meglio le risorse Anche a San Mauro possiamo dare segnali concreti, cambiare abitudini quotidiane, cercare di ridurre ciascuno il proprio impatto ambientale, senza rinunciare a nulla. Evitare gli sprechi, ridurre i nostri consumi ed acquisire una ecologia dei gesti quotidiani. Fare scelte responsabili superando l’incuria e l’indifferenza, farsi portavoce di una cultura consapevole dei diritti e dell’ecologia.
L’acqua Risorsa indispensabile alla vita, diventi un bene comune, non merce privata in mano a Società che non pongono limiti allo sfruttamento economico. L’acqua deve essere risorsa primaria da tutelare anche nello Statuto Comunale
I Rifiuti Per prima cosa vanno ridotti, poi recuperati, infine riciclati. Costa di meno a noi, costa di meno all’ambiente La tassa rifiuti deve premiare chi si impegna a differenziare. Occorre dare impulso e nuovi incentivi al compostaggio di giardino riducendo i costi della raccolta dell’organico. La nuova eco stazione di via Domodossola può essere un’ occasione per favorire il riuso dei beni abbandonati. Proponiamo di istituzionalizzare i mercatini dello scambio.
L’energia prodotta dalle fonti davvero rinnovabili e pulite va incentivata. La produzione di energia sia legata al territorio, all’autoproduzione attraverso un piano energetico comunale ( la filiera corta dell’energia ). Si realizzi veramente il risparmio energetico e l’efficienza degli edifici pubblici e privati. In quest’ ottica la revisione del Regolamento edilizio comunale, fermo alla versione del 2006, è prioritaria. Una delle voci che maggiormente incide sul bilancio del Comune è quella relativo ai costi energetici. Si inquina e si svuotano le casse, continuando a dire che bisognerebbe essere più oculati e non si trova una soluzione. La soluzione c’è. Esistono delle società che si chiamano ESCO (Energy Service Company) che predispongono e realizzano a proprie spese progetti di ristrutturazione energetica, finalizzati a ridurre al minimo le inefficienze, gli sprechi e gli usi impropri dell’energia . Ristrutturano tutto in modo da far consumare ( e quindi spendere ) il meno possibile: cambiano le lampadine dei lampioni sostituendole con quelle a basso consumo, mettono i doppi vetri per risparmiare sul riscaldamento degli uffici pubblici, rifanno gli impianti, adottano l’energia solare o quella che ritengono più conveniente. Rimettono a nuovo la città e lo fanno completamente a proprie spese ripagandosi con i risparmi dei primi anni.
Consumare a km zero. Vogliamo incentivare la filiera corta, cioè consumare prodotti dell’agricoltura e del commercio prodotti il più vicino possibile a noi, evitando spreco e trasporti inquinanti e incentivando il lavoro locale. Un vantaggio per tutti. Privilegiando un’agricoltura di qualità, naturale e biologica e il piccolo commercio, compresa l’autoproduzione di beni, per ridare vita ad una economia locale a km zero. Collegando i produttori locali ed i Gruppi di acquisto solidale (GAS) che ormai in tanti posti riuniscono gruppi di consumatori che fanno la spesa comune, più comoda e a miglior costo.
Per ottenere meno traffico e maggiore sicurezza per ciclisti e anche pedoni si deve disincentivare la mobilità privata e favorire trasporto pubblico, taxi, car sharing, ciclisti e pedoni. Anche la bicicletta può contribuire a rendere le strade più sicure. La crescita dei ciclisti urbani riesce a calmierare il traffico ed , educa la città a comportamenti stradali più civili. Inoltre è anche più salubre per chi la sceglie. Il centro storico di San Mauro ha una vocazione ciclo-pedonale e basterebbe poco per trasformarlo in zona a ciclabilità diffusa.Vanno comunque aperti distributori di GPL e Metano vicino la città che permettano risparmio sui carburanti e meno inquinamento. Il percorso lungo il Canale, messo in sicurezza, può essere trasformato in pista ciclabile di collegamento con i comuni successivi fino a san Raffaele Cimena.
Una “ città della cittadinanza attiva". Il vero patrimonio di San Mauro è il capitale sociale della sua comunità. I cittadini attivi con il loro comportamento producono fiducia nei rapporti fra le persone e verso le istituzioni, sviluppano coesione sociale, realizzano forme nuove di partecipazione alla vita pubblica, danno coraggio e sono di esempio ad altri, creano occasioni di incontro e confronto, di scambio, di commercio. La socializzazione ha molti effetti positivi e unisce la comunità. Dobbiamo portare un vero rinnovamento nel rapporto della gente con l’amministrazione del Comune che non può essere solo espressione degli interessi dell’edilizia e dare più spazio di intervento e di deliberazione ai cittadini. Occorre dare rappresentanza ai bisogni di tutti e non solo di pochi attori e interessi forti. Occorre un ripensamento degli istituti comunali di partecipazione previsti dallo Statuto comunale.
Una “ città della cittadinanza attiva". Il vero patrimonio di San Mauro è il capitale sociale della sua comunità. I cittadini attivi con il loro comportamento producono fiducia nei rapporti fra le persone e verso le istituzioni, sviluppano coesione sociale, realizzano forme nuove di partecipazione alla vita pubblica, danno coraggio e sono di esempio ad altri, creano occasioni di incontro e confronto, di scambio, di commercio. La socializzazione ha molti effetti positivi e unisce la comunità. Dobbiamo portare un vero rinnovamento nel rapporto della gente con l’amministrazione del Comune che non può essere solo espressione degli interessi dell’edilizia e dare più spazio di intervento e di deliberazione ai cittadini. Occorre dare rappresentanza ai bisogni di tutti e non solo di pochi attori e interessi forti. Occorre un ripensamento degli istituti comunali di partecipazione previsti dallo Statuto comunale.
Per ridare vigore alla partecipazione ed al controllo dei cittadini sull’operato degli eletti si propone la creazione dell’anagrafe degli eletti, l’istituzione del Diritto di Tribuna e di promuovere un Consiglio comunale aperto una volta all’anno per le domande dei cittadini e organismi consultivi di quartiere sulle scelte più rilevanti quali Piano Regolatore ed investimenti del Comune sopra il milione di euro. Il Sindaco deve una volta al mese rispondere alle domande dei Cittadini, anche via email. I Consigli comunali potrebbero facilmente essere trasmessi in rete in modo che chi volesse, li possa seguire anche da casa.
Bilancio e la Fiscalità. Dalla lotta all’ evasione fiscale e un equa tassazione della rendita edilizia si recuperano le risorse per gli interventi contro la crisi economica ed il Piano Comunale dei servizi. Il Comune può intervenire sull’evasione fiscale locale e nazionale anche attraverso l’istituzione del Consiglio Tributario Comunale liberandosi dai vessatori metodi di Equitalia. Serve un aumento significativo degli oneri di urbanizzazione in modo da adeguarli agli effettivi costi di infrastrutture primarie e servizi secondari che si rendono necessari in caso di edificazione in aree di trasformazione; aumento degli oneri anche nel caso di edificazione su suoli fertili. Riduzione degli oneri in caso di riuso di suolo già urbanizzato. Tassazione dei diritti di edificazione se trasferiti su aree di trasformazione. Favorire la locazione degli alloggi sfitti aumentando la tassazione dalla seconda casa non utilizzata in poi. Riduzione delle spese per consulenze urbanistiche esterne. Una gestione più propositiva del 5 per mille può aiutare a reperire risorse per potenziare i servizi sociali
Il territorio e’ un bene comune. Il territorio deve essere tutelato, valorizzato, protetto dalle speculazioni edilizie che ne stravolgono l’identità. Serve una nuova idea di vivibilità degli spazi urbani, invertire il processo di cementificazione e recuperare l’esistente. No alle Varianti che porterebbero la popolazione sopra i 26 mila abitanti ( oggi 19.200) per giunta senza adeguamento dei servizi. Serve un Piano regolatore generale a consumo di terreno fertile vicino allo zero e con immediata applicazione delle regole limitative del consumo di suolo previste dal Piano territoriale della Provincia.
Bilancio e la Fiscalità. Dalla lotta all’ evasione fiscale e un equa tassazione della rendita edilizia si recuperano le risorse per gli interventi contro la crisi economica ed il Piano Comunale dei servizi. Il Comune può intervenire sull’evasione fiscale locale e nazionale anche attraverso l’istituzione del Consiglio Tributario Comunale liberandosi dai vessatori metodi di Equitalia. Serve un aumento significativo degli oneri di urbanizzazione in modo da adeguarli agli effettivi costi di infrastrutture primarie e servizi secondari che si rendono necessari in caso di edificazione in aree di trasformazione; aumento degli oneri anche nel caso di edificazione su suoli fertili. Riduzione degli oneri in caso di riuso di suolo già urbanizzato. Tassazione dei diritti di edificazione se trasferiti su aree di trasformazione. Favorire la locazione degli alloggi sfitti aumentando la tassazione dalla seconda casa non utilizzata in poi. Riduzione delle spese per consulenze urbanistiche esterne. Una gestione più propositiva del 5 per mille può aiutare a reperire risorse per potenziare i servizi sociali
Il territorio e’ un bene comune. Il territorio deve essere tutelato, valorizzato, protetto dalle speculazioni edilizie che ne stravolgono l’identità. Serve una nuova idea di vivibilità degli spazi urbani, invertire il processo di cementificazione e recuperare l’esistente. No alle Varianti che porterebbero la popolazione sopra i 26 mila abitanti ( oggi 19.200) per giunta senza adeguamento dei servizi. Serve un Piano regolatore generale a consumo di terreno fertile vicino allo zero e con immediata applicazione delle regole limitative del consumo di suolo previste dal Piano territoriale della Provincia.
Negli ultimi 10 anni San Mauro è cresciuta di circa 1500 abitanti senza che siano stati attivati nuovi servizi al di fuori del settore del verde, quello sportivo e della linea 3 per Settimo. La Variante 11 e quelle successive previste dal Documento di Programmazione urbanistica potrebbero portare gli abitanti oltre i 25.000. Noi siamo contrari.
Dare invece priorità ai servizi: mancano asili nido, sedi per associazioni, piazze che siano punti di incontro e non parcheggi . Il Piano dei Servizi deve fornire il “quadro conoscitivo dei servizi” pubblici e privati presenti sul territorio comunale ed identificare i fabbisogni insoddisfatti e quelli che saranno generati dalle nuove edificazioni già definite dalla Varianti dalla 4 alla 10. Il Piano dei Servizi deve definire le priorità nello sviluppo dei servizi, pianificare il reperimento delle risorse necessarie ed essere valutato e discusso dai cittadini
Il Verde pubblico deve essere valorizzato, in particolare quello di vicinato. Un nuovo Parco interurbano di San Mauro tra Settimo e Torino lungo la superstrada non è “scambiabile” con edificazioni per complessivi 3000 nuovi abitanti. Diciamo invece stop all’alienazione delle aree verdi pubbliche che vanno aumentate attrezzando piccole aree abbandonate nelle zone dove non sono presenti parchi idonei per bambini.
Tanti miglioramenti della qualità sociale della vita possono essere ottenuti senza grandi spese attraverso buone pratiche già realizzate in vari Comuni per rendere San Mauro “Comune in transizione “ verso un nuovo modello di città: vivibile, non inquinata, solidale, ecologicamente orientata
Il lavoro e i giovani Un Comune in prima linea non può ignorare l’impatto della crisi economica sulla nostra città. Bisogna tagliare le spese discrezionali per recuperare risorse a sostegno del reddito sul territorio, in particolare per gli anziani e le persone senza lavoro. Applicare nella determinazione delle agevolazioni sulle tariffe comunali l’ISEE istantanea. In favore dell’occupazione giovanile serve la creazione di cooperative sociali di giovani operanti nel campo sociale ed ambientale e in particolare un Progetto speciale per il rilancio produttivo di Pescarito.
La diffusione di orti pubblici, ed anche di piccoli orti nella parte esterna delle abitazioni, che si stanno diffondendo perfino sui tetti dei grattacieli americani, oltre che elemento di svago per gli anziani e di educazione per i giovani possono contribuire a ridurre il costo della vita.
La possibilità di svolgere una attività sportiva deve essere concretamente favorita sia favorendo l’apertura di nuovi impianti ( piccole palestre, piscine, campi sportivi integrati ) sia attraverso sconti per l’accesso a giovani ed anziani.
I NOSTRI CANDIDATI
SI IMPEGNANO A PORTARE NEL COMUNE E NELLA CITTA’ GLI OBIETTIVI INDICATI
1 Roberto Destro canoista 2 Evaristo Maria infermiera
3 Maletto Gaspare pensionato 4 Marengo Lorenzo impiegato
5 Fenoglio Carla impiegata 6 Fusco Lorenzo fotografo, climber
7 Gasbarrini Ettore grafico pubblicitario 8 Donati Ottavia Annamargherita
9 Mosca Giorgio Responsabile Amministrativo 10 Marino Francesca biotecnologo, pallanuotista
11 Pelizza Francesca pensionata 12 Calzavara Claudio
13 Sciacca Norberto operaio 14 Sargenti Pietro tecnico settore Energia
BRUNO BONINO sindaco è sostenuto da
ECOLOGISTI per SAN MAURO e SINISTRA per SAN MAURO
domenica 15 ( ore 8-22 ) – lunedì 16 maggio ( ore 7-15 )
scegli BONINO sindaco
vota ECOLOGISTI per SAN MAURO
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