martedì 5 giugno 2012

Rifiuti: obiettivo raggiunto! Raccolta separata dallo smaltimento!

di Davide Bono *

Approvato, dopo un po' di mesi di contrapposizioni, un nostro fondamentale emendamento volto ad abrogare il comma 2 dell'art. 16 del disegno di legge 129, diventata legge regionale 7/2012 "Disposizioni in materia di servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani". Detto emendamento voleva abrogare il comma 3 dell'art. 10 della l.r. quadro sui rifiuti, la 24 del 2002. Così facendo, sarebbe venuta meno la separazione dei ruoli di chi gestisce la raccolta differenziata e chi lo smaltimento dei rifiuti in termini di impianti a tecnologia complessa (soprattutto inceneritori). In pratica, lo stesso operatore si sarebbe occupato di entrambe le fasi, e questo avrebbe comportato il rischio di uno scarso impegno nella fase di raccolta, oggi meno redditizia, a favore di un maggiore smaltimento (in discarica o a inceneritori), sussidiato dalla tassa di conferimento e dagli incentivi statali tipo certificati verdi.

Un piccolo comma avrebbe rischiato di vanificare gli sforzi politici, dei tecnici, dei cittadini impegnati nella differenziazione dei rifiuti, richiesti dalla normativa europea ed italiana, che richiede il 65% di Raccolta Differenziata al 2012 (mentre siamo poco sopra il 50% in Piemonte).
Lo smaltimento in discarica o tramite incenerimento deve essere un'attività residuale. La Riduzione, la raccolta differenziata e il recupero di materia devono essere i settori prioritari dove investire risorse ed impegno. Per questo stiamo lavorando ad un Piano Regionale Rifiuti che preveda di raggiungere l'obiettivo Rifiuti Zero entro il 2020, rendendo inutile il costruendo inceneritore di Torino e a maggior ragione tutti gli altri inceneritori esistenti o in progetto in Piemonte. Guai a pensare di costruirne o rilanciarne altri, come a Vercelli o nel sud del Piemonte.

Vedremo ora se il Comune di Torino procederà nel suo scriteriato intento di svendere sia il 40% di Amiat (azienda di raccolta rifiuti, piena di debiti) che l'80% di TRM (che gestirà il costruendo inceneritore di Torino) a IREN, a sua volta piena di debiti.

Chiudo sottolineando una nota negativa sul superamento dei Consorzi di Bacino, voluta dal Governo nazionale per ridurre i "costi della politica": in caso di forte passivo, su consiglio del PD, detti Consorzi passeranno ai nuovi organi (Conferenze d'Ambito) solo il personale necessario senza accollarsi i debiti, contravvenendo agli accordi presi con i sindacati. Il resto tornerà indietro ai Comuni che, vincolati dal Patto di Stabilità, non potranno fare altro che licenziare: come al solito chi pagherà saranno i cittadini e i lavoratori. Per questo abbiamo votato contro l'art. 14. Crediamo che i debiti siano stati fatti dai dirigenti messi dalla politica e a costoro sarebbe da chiedere il ripianamento del debito, col proprio personale patrimonio, non ai cittadini.

 
*Consigliere regionale  M5Stelle Piemonte

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