domenica 29 gennaio 2012

Salviamo il paesaggio


di Davide Bono *

Il consumo di suolo ed il conseguente dissesto idrogeologico rappresentano oggi la principale (e più trascurata) emergenza nazionale. Ogni giorno in Italia vengono cementificati 130 ettari di terreno fertile, ed anche il Piemonte non è indenne dal problema, con un consumo di suolo che negli ultimi 20 anni si è preso circa 26 mila ettari, pari a 5 campi da calcio al giorno; dall'ultima rilevazione del 2008 risulta che la superficie totale di suolo urbanizzato è pari a 182.894 ettari cioè il 7,2% del territorio regionale che però per più di un terzo è montuoso.

La grave situazione del Piemonte richiederebbe una repentina inversione di tendenza, invece la Giunta con il ddl 153 vuole stravolgere completamente l'urbanistica regionale, introducendo degli elementi di forte deregulation, con l'attribuzione ai privati della possibilità di farsi da sè le varianti generali ai Piani Regolatori Comunali, dichiarando "l'interesse pubblico". Come a dire, tutto e nulla. I Comuni in grave difficoltà economica per i tagli ai trasferimenti statali e in grandi difficoltà tecniche, si potranno affidare agli stessi proponenti per predisporre gli elaborati tecnici su cui discutere ed incassare così celermente gli oneri di urbanizzazione da girare sulla spesa corrente per coprire i buchi di bilancio. Oneri pari a 3,2 miliardi di euro nel 2008, in aumento del 58% dal 2000 secondo lo studio del Prof. Minucci del Politenico.

In una Regione sotto inchiesta giudiziaria e politica (lo scorso dicembre in Consiglio regionale sono partiti i lavori della Commissione speciale d'inchiesta sulla gestione urbanistica di 10 comuni piemontesi) per via degli intrecci politica-ndrangheta sugli appalti che ha portato alla maxi-retata "Minotauro" con diversi arresti ed indagini che sono arrivate sino all'Assessore alla Sanità Regionale, abbiamo il ragionevole dubbio che con tale apertura ai privati più che un rilancio dell'economia piemontese, si rilancino gli affari della criminalità organizzata. Ed è per questo che chiediamo che tale parte sia ritirata per cui faremo una forte opposizione: sono già 338 gli emendamenti presentati in Commissione ed abbiamo organizzato una serie di incontri tematici, come indicato di seguito:


Presentazione del libro: "Il suolo è dei nostri figli" di Chiara Sasso, con contributi di Domenico Finiguerra.

Venerdì 10/02 ore 21 a Chieri, Salone del Ghetto - Via Della Pace 8 con Domenico Finiguerra e Chiara Sasso (organizzato da Coordinamento No-Tangest)
Organizzati dal MoVimento 5 Stelle

Sabato 11/02 ore 16.30 a Santena, Scuola Media Giovanni Falcone - Via Tetti Agostino 31 con Domenico Finiguerra e Davide Bono

Sabato 11/02 ore 20.30 a Rosta, Salone dell'oratorio - Piazza San Michele 9 con Domenico Finiguerra e Davide Bono

In questo desolante panorama, per fortuna da anni ci sono delle realtà che si impegnano a contrastare il consumo di territorio, e che ora hanno deciso di unire le forze.
Il 29 Ottobre a Cassinetta di Lugagnano, primo Comune d'Italia a "zero consumo di suolo", ha avuto luogo la prima assemblea nazionale del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio - Difendiamo i territori.
Il Forum nasce con lo scopo di mettere insieme tutte le realtà che si impegnano a combattere il consumo di territorio, per unire le forze e portare avanti delle iniziative di comunicazione ed azioni concrete per fermare lo scempio del paesaggio italiano.

Il modello preso come riferimento è quello del Forum per l'Acqua Pubblica, e allo stato attuale hanno aderito migliaia di cittadini a livello personale e centinaia di Associazioni nazionali e locali.
Le attività che il Forum ha fin qui programmato sono le seguenti:
- Campagna di comunicazione nazionale
- Censimento degli edifici sfitti o non utilizzati, attraverso l'invio di una scheda a tutti i Comuni italiani
- Proposta di legge di iniziativa popolare contro il consumo di suolo fertile
Le attività verranno sostenute dai comitati locali, ed ad oggi ne sono stati formati già 36.
La partenza della campagna per il censimento è prevista per la metà di febbraio, e i comitati locali avranno il compito di informare i cittadini e fare pressione sugli amministratori per la compilazione della scheda di censimento, eventualmente per mezzo di petizioni.

Il tema della tutela del paesaggio è trasversale a molte delle battaglie che portiamo avanti a livello regionale e locale, come l'opposizione a grandi opere inutili come il TAV, la Tangest ed il Terzo Valico, o scempi ambientali come gli inceneritori, fino agli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (o presunte tali) proliferanti senza regole stringenti e senza pianificazione.
Abbiamo aderito al Forum a livello regionale, e nelle ultime settimane molti gruppi locali del MoVimento 5 Stelle hanno comunicato la propria adesione, così come molti attivisti e simpatizzanti lo hanno fatto a titolo personale.

Lo scorso 14 gennaio ha avuto luogo l'assemblea costitutiva del comitato dell'area metropolitana torinese, ed è stata annunciata l'adesione di molte realtà note, come Pro Natura, WWF, e Legambiente. I confini del comitato torinese sono ancora da definire, ma è probabile che si estenderanno anche al di fuori dell'area metropolitana, salvo che nascano altri comitati; recentemente è nato quello che unisce Biella ed Ivrea.

La prossima riunione del comitato torinese è prevista per sabato 04/02, in orario e luogo ancora da definire

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* Consigliere Regionale Movimento 5 Stelle, 27 gennaio 2012

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