venerdì 9 settembre 2011

GIU’ LE MANI DAL RISULTATO DEI REFERENDUM!!!!


 La finanza internazionale, che specula e si arricchisce sulla pelle delle persone, per far fronte alla crisi finanziaria impone all’Italia la privatizzazione dei servizi pubblici locali, compreso il servizio idrico.

Il Governo, le forze politiche presenti in Parlamento, Confindustria e buona parte dei sindacati, accettano questa imposizione.

La manovra, pur escludendo formalmente il servizio idrico dai nuovi piani di svendita forzata dei servizi pubblici, lo include nei fatti, attraverso meccanismi di incentivi alle amministrazioni che decidano di privatizzare.

Si vìola così la Costituzione, reintroducendo di fatto ciò che per volontà popolare è stato abrogato con i referendum del 12-13 giugno scorso.

Il Governo ignora volutamente che gli Italiani hanno espresso con chiarezza che l’acqua è un bene comune, sul quale nessuno può fare profitti!

Gli organi di informazione continuano a censurare ogni voce che si oppone agli obiettivi dei poteri economico-finanziari. Deve passare un unico messaggio: il costo della crisi lo devono pagare i cittadini, con sacrifici personali e con la svendita dei beni comuni.

Non solo il Governo sta operando per tradire la volontà popolare: a Torino la nuova amministrazione del Sindaco Fassino sta predisponendo piani per la dismissione, quantomeno parziale, delle società di gestione dei servizi pubblici.

E’ questo il rispetto per la volontà dei cittadini?

               E’ questa la concezione di democrazia di chi ci governa, a Roma, come a Torino?


Il risultato dei referendum del 12-13 giugno è inequivocabile: basta con le sfrenate politiche liberiste che in questi anni hanno consentito l’arricchimento di pochi gruppi economici a scapito della maggioranza dei cittadini.

Il Comitato Acqua Pubblica Torino continua ad impegnarsi affinché la volontà popolare sia rispettata e invita tutti i cittadini a partecipare alle mobilitazioni in
programma per l’autunno.

 La crisi l’hanno provocata gli speculatori. Siano loro a pagarne il prezzo!!!

Segui le iniziative del Comitato su

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