Medicina Democratica riconosce, nei capi di accusa formulati dai PM
-avvelenamento doloso e mancata bonifica-
i punti cardine del proprio esposto-denuncia alla Procura.
Ci auguriamo, a questo punto, una accelerazione del corso della Giustizia verso la rapida condanna dei responsabili e il risarcimento dei danni e alle vittime.
A tal fine, Medicina democratica non solo si batterà quale parte civile al processo per una bonifica vera del territorio a totale carico della Solvay e non della collettività, ma organizzerà - con o senza sindacato - a costituirsi parti civili tanto i famigliari dei defunti che i lavoratori e i cittadini già ammalati o solo a rischio di malattia.
Intanto chiediamo che siano finalmente resi pubblici i dati sanitari e ambientali che sono stati secretati in questi mesi.
Per il PFOA è necessario altresì che sia garantita la sicurezza delle trasfusioni di sangue.
Perplessità invece esprimiamo sul ritardo a concretizzarsi in procedimento penale del secondo filone di inchiesta:Inquinamenti e danni da PFIB, PFOA ecc… su cui abbiamo abbondantemente documentato con esposti.
Se clicchi qui: il nostro commento al rinvio a giudizio.
Se clicchi qui: le istruzioni ai lavoratori e ai cittadini per costituirsi parti civili al processo. Attenzione! Riguardano non solo gli ammalati ma anche coloro che sono a rischio di ammalarsi!
Se clicchi qui: la denuncia sulle trasfusioni di sangue a rischio.
Se clicchi qui: l'articolo su La Stampa.
Se clicchi qui: i nomi dei 38 indagati
(da Medicina Democratica di Alessandria)
Cromo esavalente: devono intervenire le aziende
La contaminazione da cromo esavalente emersa nel maggio dello scorso anno alla Fraschetta di Alessandria, che fuoriesce dall'area industriale e si distribuisce nella falda superficiale delle acque circostanti, pur non coinvolgendo direttamente l’ente Regione, è tuttavia sotto attento presidio affinché si proceda speditamente alla bonifica dell’area contaminata. Responsabili della realizzazione della bonifica sono, su autorizzazione del comune, le aziende del polo industriale coinvolte, come peraltro confermato dal Piano di caratterizzazione che è stato approvato lo scorso 31 marzo ’09. In tale documento si stabilisce che la procedura di bonifica riguarda il sito industriale nel suo complesso e l'esterno degli stabilimenti, per la parte relativa alla contaminazione da cromo delle acque sotterranee.
(dalla Relazione sullo Stato dell'Ambiente 2009 dell’ARPA Piemonte)
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