venerdì 6 luglio 2012

Rivalta è contraria al TAV. Approvata una mozione in Consiglio Comunale


COMUNICATO STAMPA

Rivalta ribadisce, ancora una volta, la sua assoluta contrarietà al progetto ferroviario Torino-Lione.
Lo fa all’interno del contesto istituzionalmente più alto – il Consiglio Comunale – che nella seduta di ieri, giovedì 5 luglio, ha approvato una mozione che sancisce la definitiva uscita del Comune dall’Osservatorio Tecnico.


Il documento, presentato dal gruppo di maggioranza di Rivalta Sostenibile e approvato con 12 voti
favorevoli e 5 contrari, dà anche mandato al Sindaco di aderire al Tavolo Tecnico, costituito presso la
Comunità Montana Valle Susa, per agire di concerto con gli altri Comuni contrari all'opera, e di rifiutare il
principio della compensazione per la realizzazione di interventi comunque necessari a prescindere dalla
realizzazione dell'opera: un punto, quest’ultimo già ribadito con forza dallo stesso Marinari nell’incontro sul
TAV svoltosi lo scorso 18 giugno e condotto dai presidenti di Regione e Provincia di Torino – Cota e Saitta
– e dal sindaco di Torino Fassino.
“L’approvazione di questa mozione – dichiara il sindaco Mauro Marinari – è senza dubbio un punto di svolta
per il nostro Comune. Rivalta è contraria al TAV e per questo ci impegneremo a contrastare quest’opera a
tutti i livelli, partendo dal coinvolgimento dei cittadini per favorire la loro partecipazione a sostegno delle
istituzioni locali con un impegno determinato, continuativo, responsabile e non violento”.

Di seguito riportiamo il testo integrale della mozione.


OGGETTO: PROGETTO FERROVIARIO TORINO - LIONE
IL CONSIGLIO COMUNALE
Richiamati gli indirizzi formulati nelle precedenti deliberazioni approvate il 15 marzo 2007, 7 febbraio 2008,
28 luglio 2008, 27 ottobre 2009, 31 marzo 2010, 11 ottobre 2010 e 11 gennaio 2012 dal Consiglio Comunale
con il quale questo Comune ha già espresso la contrarietà al passaggio della linea ferroviaria Torino - Lione
attraverso la Collina Morenica e il Parco del Sangone.
Ed in particolare:
la volontà del Comune di Rivalta di Torino di salvaguardare gli ambienti della Collina Morenica e del
torrente Sangone;
la contrarietà del Comune di Rivalta di Torino all'attraversamento della Collina Morenica e del Parco
Sangone, da parte di nuove linee ferroviarie;
la posizione del Comune di Rivalta di Torino rispetto alla linea FM5 del Servizio Ferroviario Metropolitano
con stazione passeggeri presso lo scalo ferroviario di Orbassano, che deve essere avviata e realizzata
indipendentemente dagli esiti delle valutazioni in corso in merito alla direttrice ferroviaria Torino-Lione in
quanto già prevista fin dal 1997 dai piani regionali dei trasporti;
la decisione di sospendere la partecipazione del Comune di Rivalta di Torino all'Osservatorio Tecnico.
Ribadito che un'opera pubblica, anche se ritenuta strategica dal Governo, si realizza solo con un ampio
consenso anche "locale" costruendo nel dialogo una soluzione che affronti la questione
dell'ammodernamento del sistema ferroviario Torino-Lione e del trasferimento dalla "gomma" al "ferro" di
una quota considerevole del trasporto merci anche in relazione agli interventi previsti sugli altri valichi alpini
nell'ambito di un disegno complessivo ad oggi assolutamente inesistente.
Evidenziato che la ferma presa di posizione degli EE. LL., di cittadini e Associazioni ha portato, già dal
dicembre 2005, alla costituzione del tavolo politico - istituzionale di Palazzo Chigi e dell'Osservatorio
Tecnico.
Dato atto che il tavolo politico nel corso del 2006 ha posto all'Osservatorio i seguenti obiettivi:
1) valutare le potenzialità della linea storica Torino-Lione - tratta di valico e tratta bassa valle;
2) valutare i flussi di traffico sull'intero arco alpino;
3) valutare le criticità del nodo di Torino;
4) esaminare alternative di tracciato ivi compresa l'opzione zero.
Rigettato il principio che opere necessarie e richieste da anni quali manutenzioni straordinarie, messa in
sicurezza delle scuole, salvaguardia del territorio dal dissesto idrogeologico, siano realizzate a titolo di
compensazione anzichè oggetto di pianificazione e realizzazione autonoma senza essere vincolate alla
realizzazione di grandi opere.
Valutata la necessità di effettuare la verifica sull'utilità e la fattibilità dell'opera comprendendo:
- uno studio complessivo dei valichi (comprese le opere che stanno per entrare in funzione nell'arco
alpino nei prossimi anni) e sui traffici ferroviari;
- le proiezioni complessive sul quadro produttivo ed esigenze di trasporto delle merci nei prossimi
20/30anni;
- il piano economico e il piano di rientro degli investimenti;
- il bilancio energetico comprensivo della fase di costruzione (costi e inquinamenti per produrre
acciaio e cemento necessari per binari, gallerie, ecc.) e messa in relazione con il protocollo di Kyoto;
- l'esame di tutte le altre criticità evidenziate dai tecnici del territorio relative all'impatto ambientale,
sanitario e sociale;
- una definizione strategica ed equilibrata della ripartizione dei traffici tra le singole direttrici alpine
interessanti il sistema alpino;
- l'introduzione di misure atte a rendere più efficiente l'offerta di servizi ferroviari merci;
- l'articolazione di politiche integrate di area vasta.
Rilevato che il "Progetto Corridoio 5 - Lisbona Kiev" è stato sostanzialmente ridimensionato a seguito
dell'abbandono, lo scorso 21 marzo 2012, di ogni progetto di alta velocità da parte del Portogallo e dal forte
ridimensionamento da parte dell'Ucraina.
Fatto presente che nei giorni giorni scorsi sono stati avviati i lavori per il raddoppio del tunnel del Frejus,
opera che risulta in netto contrasto con la volontà di dirottare il trasporto delle merci dalla gomma alla rotaia.
Tenuto conto dello studio del Politecnico di Milano, pubblicato dal Sole 24Ore lo scorso mese di marzo, in
cui si evidenzia l'assoluta antieconomicità di tutti i tratti di Alta Velocità sinora realizzati in Italia, che le
nuove linee sono state progettate senza un'analisi costi benefici e sulla base di ipotesi di incremento di
traffico già ottimistiche all'epoca e che non tengono in considerazione l'attuale, drammatica condizione di
crisi economica internazionale, nonchè del continuo decremento di traffico registrato negli ultimi 10 anni.
Rilevato che la Regione Piemonte ha avviato un massiccio piano di soppressione di varie linee ferroviarie
per il trasporto locale (Alessandria-Ovada, Pinerolo-Torre Pellice, etc.) fondamentali per le economie locali e
per la mobilità dei pendolari.
DA' MANDATO AL SINDACO
- Di ribadire l'assoluta contrarietà (per le motivazioni indicate in premessa e per quelle contenute nei
precedenti atti deliberativi di questo Consiglio Comunale) ad ogni proposta di realizzazione di nuovo
tunnel e ad ogni ipotesi progettuale relativa alla costruzione di una nuova linea ferroviaria nella
Valle di Susa e nella Val Sangone;
- Di rendere definitiva l'uscita del Comune di Rivalta di Torino dall'Osservatorio Tecnico.
- Di aderire al Tavolo Tecnico costituito presso la Comunità Montana Valle Susa per agire di concerto
con gli altri Comuni contrari all'opera.
- Di rifiutare il principio della compensazione per la realizzazione di interventi comunque necessari a
prescindere dalla realizzazione dell'opera.
- Di riaffermare l'alto valore democratico della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini a
sostegno

La Giunta comunale di Rivalta:
Oltre al sindaco  Mauro Marinari, fanno  parte della giunta comunale la maestra cinquantaseienne Rita Vittori,  vicesindaco, l’ex assessore alla cultura cinquantottenne Gianna De Masi, il docente del Poli Guido Montanari, Marco Giorio cinquantenne tra i fondatori del movimento locale, e Francesco Verdoja, il piu’ giovane con i suoi 24 anni.

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