domenica 23 giugno 2013

29 giugno: Cena di solidarietà verso i registi di Water Makes Money, accusati di diffamazione da Véolia

Torino: sabato 29 giugno ore 19,30 al Circolo No.à. di corso Regina Margherita, 15

Water makes money è stato uno dei documentari più utilizzati dal Movimento per l'Acqua Pubblica per raccontare i rischi della privatizzazione durante la campagna referendaria culminata nella vittoria dei SI il 12 e 13 Giugno 2011.

Il film racconta i danni della privatizzazione, e i faticosi processi di ripubblicizzazione del servizio idrico attuati in Francia e Germania. Veolia, la multinazionale che per oltre 20 anni ha gestito l'acqua di Parigi, non ha gradito di vedere smascherate le pratiche attraverso le quali è riuscita ad ottenere appalti milionari in tante città ed ha fatto causa “per diffamazione” ai distributori francesi del film e al suo ex-funzionario, che stanco di chiudere gli occhi di fronte al peggio ha raccontato tutto nel libro ispiratore del film.

Anche se strangolati dalle spese legali, i registi del film si sono lanciati in una nuova avventura: dare seguito a Water Makes Money, con il film “Wer rettet wen?” – Chi salva chi? Come subiamo i rischi del mercato finanziario e come si uccide la democrazia. Riguarderà il caso della Grecia dove - come in tutti i paesi in crisi - la concessione di aiuti finanziari in grado di dare sollievo all'economia ormai in ginocchio, è subordinata all’obbligo di vendere il Servizio Idrico ai privati. E le multinazionali Veolia e Suez sono in prima linea per dividersi la torta.

Wer rettet wen? È un film che nasce dal basso, finanziato dai cittadini. Grazie ai contributi raccolti sinora il film può vedere la luce, ma soltanto se la maggioranza dei partecipanti lavora senza alcun compenso. Per poter corrispondere gli stipendi, servono altri 60.000 euro di “sostegno dal basso“.

Per questo motivo il 29 Giugno 2013 – alle ore 19,30 il circolo Arci Noà di corso Regina Margherita 154 in collaborazione con Attac, distributore in Italia di Water Makes Money, organizzano una cena di solidarietà a 13 euro di cui 3 andranno come contributo per il nuovo film. Chi non ha la tessera Arci potrà iscriversi al prezzo speciale di 7 euro. Dopo la cena proietteremo “Water Makes Money”, nella versione integrale che in Francia non si può più vedere perché Veolia ne ha fatto censurare alcune parti.

Ritroviamoci insieme sabato 29 giugno per conoscere i fatti nella loro completezza,
per essere solidali con chi fatica senza alcun compenso per documentare in maniera critica, attraverso la propria arte, la crisi che attanaglia il pianeta perché siamo sempre convinti/e che un altro mondo è possibile

Per prenotare scrivete a universattac@attactorino.org   oppure   333 6872146 - 347 9443758

da: Giuliana Cupi su  fabionews.info




mercoledì 5 giugno 2013

Come coltivare i pomodori: la mini- guida



di Marta Albè *

I pomodori sono uno degli ortaggi simbolo della tradizione alimentare italiana. Possono essere coltivati facilmente sia nell'orto che in vaso, scegliendo un posizionamento molto soleggiato per le piantine.
Il raccolto dei pomodori avviene in maggior quantità in estate, ma può prolungarsi anche in autunno. Si tratta di un'occasione favorevole per dedicarsi alla preparazione casalinga della salsa di pomodoro, in compagnia della famiglia.
Di seguito alcuni consigli utili per la loro coltivazione. 

Coltivare i pomodori: la semina
Chi deciderà di coltivare i pomodori a partire dai semi, troverà utile impiegare dei vasetti da utilizzare come semenzai, sia nel caso in cui le piantine verranno trasferite nell'orto, sia in vista di un loro trapianto in vaso. Seminate i pomodori in vasetti del diametro di 6-8 centimetri, calcolando di utilizzare 3-4 semi per vasetto. La semina in semenzaio permette di selezionare facilmente le piantine più forti. La semina dei pomodori, in ambiente chiuso, idealmente in una zona luminosa della casa, può avvenire già a partire dalla fine dell'inverno. Soltanto in primavera, quando le piantine si saranno fortificate ma non saranno ancora pronte per il trapianto, sarà possibile posizionarle all'esterno, facendo attenzione che non siano eccessivamente esposte al sole diretto durante il giorno o a notti troppo fredde.

Coltivare i pomodori: la talea
I pomodori possono essere moltiplicati per talea. E' utile ricavare delle talee dalle proprie piante già coltivate per sostituirle in caso di avversità, oppure nel caso in cui si desideri avere a disposizione un raccolti tardivo. La talea può avvenire a partire dalle femminelle, cioè dai germogli che si sviluppano lateralmente alla base dei rami della pianta. La loro eliminazione garantisce di ottenere una maturazione più rapida e dei pomodori di dimensioni più grandi. Una volta raccolte recidendole alla base, devono essere trasferite in un vaso contenente acqua per almeno una settimana, fino allo sviluppo delle radici, per poi essere trapiantate in vaso o nell'orto. 

Coltivare i pomodori: il trapianto
E' naturalmente possibile acquistare presso un vivaio di fiducia delle piantine di pomodori già pronte per il trapianto, da trasferire nell'orto o via via in vasi sempre più grandi, mano a mano che le radici dei pomodori si svilupperanno. Il trapianto all'aria aperta, sia che esso avvenga da una piantina ottenuta a partire dai semi, dalla talea o acquistata, dovrà essere effettuato quando essa avrà raggiunto un'altezza di almeno 15 centimetri, calcolando degli spazi tra le piantine e tra le loro file di 40-50 centimetri. E' consigliabile eseguire il trapianto dei pomodori all'aperto a primavera inoltrata, a partire da fine aprile. Il momento giusto per il trapianto si ha quando ormai le gelate sono lontane ed il terreno si sia riscaldato, con variabili che possono anticipare o spostare in avanti la data più adatta a seconda delle regioni. 

Coltivare i pomodori nell'orto
Una volta pronte per il trapianto, le piantine potranno essere trasferite nell'orto, direttamente in piena terra. I pomodori amano la luce, quindi preventivate di scegliere un posizionamento ben soleggiato per le vostre piantine. Create delle buche nella zolla dell'orto prescelta, delle dimensioni adatte a trasferire le piantine, ed innaffiatele prima di procedere al trapianto. Le piante di pomodori sono rampicanti. Necessitano dunque di sostegni adatti alla loro crescita, come pali di altezza superiore ad un metro, ai quali le piante potranno essere assicurate utilizzando dello spago o del fil di ferro. 

Pacciamatura
La pacciamatura, da effettuare esclusivamente con materiali naturali e non ricorrendo alla plastica, può risultare utile dopo il trapianto per mantenere regolare la temperatura del terreno e per favorire la conservazione da parte dello stesso di una corretta umidità. La pacciamatura contribuisce inoltre ad evitare la crescita delle "erbacce", se desiderate evitare la loro presenza nell'orto, ma non deve essere effettuata troppo presto, per non rischiare che il terreno si mantenga a dei livelli di temperatura ancora freddi. 

Coltivare i pomodori in vaso
I pomodori non amano i ristagni nei sottovasi; ricordate dunque di eliminarli, svuotandoli. Il problema del ristagno nei sottovasi può essere risolto quasi completamente preparando i vasi per il trapianto in maniera corretta, cospargendo cioè il loro fondo con uno strato di palline di argilla espansa, di ghiaia o di cocci, per poi passare a colmare il vaso con del terriccio universale biologico, preferibilmente arricchito con compost casalingo, che non sia stato ottenuto a partire da rifiuti o da scarti industriali (il terriccio indicato è facilmente reperibile nei punti vendita per il giardinaggio, controllando le diciture riportate sulle confezioni).
E' consigliabile utilizzare dei vasi a partire da un diametro compreso tra i 20 ed i 30 centimetri. Anche i pomodori coltivati in vaso avranno bisogno di sostegni. Da questo punto di vista, la coltivazione lungo un balcone a ringhiera è vantaggiosa e potrà essere sfruttata per organizzare meglio gli spazi. Raccolti più rapidi grazie alla coltivazione in vaso possono essere ottenuti scegliendo le varietà di pomodori più piccole, come i pomodori ciliegini o i pomodori datterini. 

Coltivare i pomodori a testa in giù
Attraverso il nostro Forum è giunta un'originale segnalazione, riguardante la possibilità di coltivare i pomodori in vaso a testa in giù. Un'azienda americana, denominata Gardeners ha messo a punto un kit adatto proprio a questo tipo di coltivazione, che permette di appendere le piante, massimizzando lo sfruttamento dello spazio al di sotto di balconi o tettoie. Si tratta in realtà di una tecnica antica, che prevede di capovolgere ed appendere i vasi quando le piantine saranno abbastanza forti, oltre all'aggiunta di una bacinella che permetta loro di avere a disposizione dell'acqua.
Leggi anche: Pomodori sul balcone... a testa in giù


Annaffiatura
Sarà necessario annaffiare le piantine di pomodoro una o due volte alla settimana, inumidendo molto bene il terreno, sia in vaso che nell'orto, per tutto il periodo in cui i frutti non saranno ancora spuntati. Per favorire la maturazione dei pomodori, si potrà passare ad annaffiature più frequenti, a cui dedicarsi ogni due giorni, anche valutando le necessità idriche delle piante. 

Consociazioni
Le consociazioni nell'orto permettono alle piante di trarre vantaggio dalla presenza di altre piante che possano cedere al terreno sostanze utili alle loro vicine o contribuire alla loro difesa dai parassiti. Nel caso dei pomodori le consociazioni utili da tenere in considerazione riguardano l'aglio, il nasturzio ed il tagetes, che contribuiranno a difendere le piantine dai parassiti. Tra le avversità che possono colpire i pomodori vi sono le infestazioni da cimici ed il fungo pernospora, contro i quali è possibile agire utilizzando dei preparati ammessi dall'agricoltura biologica, da richiedere presso il proprio vivaio di fiducia. 

* da greenme.it , 23 Maggio 2013