lunedì 29 novembre 2010

Sostituire le coperture in amianto con i pannelli solari conviene sempre di più


Il nuovo Conto energia ha incrementato anche gli incentivi sociali per coloro che sostituiranno con il fotovoltaico le coperture in amianto, purtroppo ancora numerose in Italia. Infatti secondo l'articolo 10 del decreto del 24 agosto 2010 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, rimpiazzare il pericoloso eternit con pannelli fotovoltaici darà diritto a un premio del 5% in più rispetto agli incentivi già in vigore.

LEGGE - Questo per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici integrati in superfici esterne di edifici, fabbricati, strutture edilizie di destinazione agricola, «in sostituzione di coperture in eternit o contenenti amianto». Lo stesso incentivo è cumulabile con il premio per impianti fotovoltaici per un uso efficiente dell'energia. Per gli impianti fotovoltaici realizzati su edifici, invece, è previsto un incremento sulla tariffa incentivante del 10%, che però non è cumulabile con altre agevolazioni. «Oltre a liberarci di un materiale estremamente dannoso per l'ambiente e per la salute, c'è la possibilità di trarre da questo progetto reali benefici per lo sviluppo sostenibile per le nostre città», ha osservato Pietro Pecchini, responsabile sostituzione eternit di Enerqos, azienda che opera nel settore fotovoltaico.

AMIANTO - L'amianto venne utilizzato per decenni per la coibentazione di edifici, tetti, navi, treni. La legge che ne ne prevede lo smaltimento è la 257 del 1992. È stato adottato anche come materiale per l'edilizia per tegole, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie, serbatoi dell'acqua, nelle auto e in molte altre applicazioni. In Italia, secondo le stime del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e l'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (Ispesl), ci sono ancora 32 milioni di tonnellate di amianto sparse in tutto il territorio nazionale. In Italia fino al 2004 sono stati registrati 9.166 casi di mesotelioma maligno, il tumore provocato dalle fibre di amianto respirate, secondo il Registro nazionale dei mesoteliomi. Tra le regioni più colpite ci sono il Piemonte (1.963 casi), la Liguria, la Lombardia, l'Emilia Romagna e il Veneto. Per tre quarti dei casi registrati si è riusciti a risalire all'origine della causa. Tra questi per il 69,8% la causa è professionale, per il 4,5% famigliare e per il 4,7% ambientale.

fonte: Corriere.it (da Green Energy Solution)

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giovedì 25 novembre 2010

"IL DIRITTO ALL'UGUAGLIANZA NEL MONDO CHE CAMBIA"


Il Comitato d'Iniziativa per un Movimento dei Movimenti indice per

VENERDI’ 26 NOVEMBRE presso la Sala Presidenti di PALAZZO LASCARIS (via Alfieri 15 Torino) alle ore 11:00

la Conferenza Stampa di presentazione del convegno:

"IL DIRITTO ALL'UGUAGLIANZA NEL MONDO CHE CAMBIA"

che si terrà a Monforte d'Alba il 4 dicembre prossimo presso la Fondazione Bottari Lattes.

Alla conferenza stampa saranno presenti i fondatori del MdM: Giuliano Martignetti, Roberto Palea, Nanni Salio, Giampiero Bordino, Giuseppe Fumarco, e i presidenti delle principali associazioni aderenti.

Info: Dario Cambiano Centro Sereno Regis via Garibaldi 13, Torino tel. 011 532824 www.serenoregis.org

martedì 23 novembre 2010

VOLONTARIATO ADDIO !

una denuncia sugli incredibili tagli della Finanziaria

Leggo incredulo sui giornali che la legge Finanziaria approvata ieri dal Parlamento Italiano ha falciato i finanziamenti alla associazioni di volontariato, riducendo a un quarto i versamenti devoluti dai cittadini col 5 per mille dell' IRPEF a favore delle onlus. Vale a dire che se un cittadino vuole devolvere 100 Euro delle sue tasse ad una determinata associazione di volontariato, solo 25 Euro andranno all' associazione in questione e i restanti 75 Euro verranno riversati nel pentolone del bilancio dello Stato italiano. Una bella mazzata alle onlus. L' Italia è uno strano paese, un concentrato di contraddizioni. Da una parte tutti, ripeto tutti, sono convinti che il volontariato funziona, anzi è una delle poche cose che funzionano in Italia, dall' altra il Parlamento gli vibra un colpo mortale, tagliando i tre quarti dei finanziamenti. Francamente non so quante onlus saranno in grado di sopravvivere a questo provvedimento. L' Unione Tutela Consumatori Onlus opera a Nova- ra dal 1986,fornendo ai cittadini novaresi assistenza legale nel campo degli acquisti di beni e servizi e delle problematiche ambientali( bonifica amianto, gestione rifiuti, campi elettromagnetici,alimenti e salute).

L' attività dell' UTC Onlus si basa sul senso civico e sullo spirito di sacrificio dei suoi volontari.

Le entrate dell' UTC sono costituite esclusivamente dal 5 per mille dell' IRPEF e dai versamenti dei cittadini nostri associati. Questo taglio del contributo IRPEF mette in ginocchio l'attività della no-

stra associazione, come quella di tutte le altre numerose associazioni di volontariato. Vogliamo che al più presto intervenga un ripensamento del Parlamento e un annullamento di questo nefasto prov- vedimento e ci auguriamo che tutti i cittadini si associno in questa richiesta.

per Unione Tutela Consumatori Onlus ing. Fabio Tomei- 335- 5211106

www.utc-onlus.blogspot.com Novara, 20 novembre 2010

San Mauro: Lo “Tsunami” della Variante 11


Un atto di pianificazione urbanistica che promuove principalmente gli interessi privati. Ma gli interessi pubblici di tutti, della comunità nel suo insieme, chi li difende?

Il territorio è un bene comune un bene primario come l’aria o l’acqua che rischia di non essere più “ patrimonio comune dei cittadini” ma solo area di incontro e coagulo di interessi economici privati. In questa situazione il territorio va difeso dal processo di cementificazione e dal prevalere in sede di pianificazione urbanistica dell’interesse privato su quello pubblico.

Purtroppo l’Amministrazione comunale sanmaurese è molto condizionata dalle esigenze dei costruttori. Chi redige i documenti della Pianificazione urbanistica a San Mauro dedica molta più attenzione agli interessi privati di valorizzare delle aree o di voler svolgere la propria attività edilizia che alle esigenze pubbliche di uso comune del territorio.

In sintesi la nuova Variante 11, prevede per l’Oltre Po un consistente numero di nuove abitazioni,almeno 1500 nuovi alloggi, un aumento di popolazione superiore al 50% rispetto agli abitanti attuali , un’ampia trasformazione di suolo agricolo ad edificabile ed un processo di riqualificazione delle abitazioni più basse e vetuste, con forti premi di cubatura per chi “ ricostruisce”.

Le ragioni della nostra contrarietà:

TESI 1 - Un territorio troppo piccolo e già troppo densamente abitato.

Il territorio dell’Oltre Po, escludendo Pescarito, ha una limitata estensione, poco meno di 2 Kmq. Vi abitano attualmente 9.153 abitanti; la variante porterà il numero vicino ai 14.000 con un incremento superiore al 50%, e con una densità abitativa di circa 7.000 abitanti per Kmq.

TESI 2 - Una valanga di cemento che avanza senza sosta.

I territorio dell’Oltre Po è stato oggetto nell’ultimo decennio di un esagerato consumo di terreni vergini ai fini di nuovi insediamenti abitativi, in particolare la Pra Granda dove sono stati costruiti 570 alloggi occupati da circa1.500 abitanti senza che siano stati previsti servizi aggiuntivi. Ma la nuova Variante 11 “pesa” in termini di nuove abitazioni e nuovi abitanti come tre Pra Grande. 1600 nuovi alloggi per circa 5000 nuovi abitanti.

TESI 3 -Non rispettata l’indicazione della Provincia di contenere l’uso di suolo agricolo o non ancora antropizzato

La nuova ondata di urbanizzazione va contro le indicazioni della Provincia di Torino che dall’anno scorso ha varato un Piano Territoriale che si propone di salvaguardare il suolo non ancora edificato. Perché non se ne tiene conto?

TESI 4 – Aree per servizi: solo parole

Nel documento sulla variante 11 vengono citati ed evidenziati molti metri quadri di aree che sono o diverranno pubbliche ma, come già avvenuto per l’area al centro della Pra Granda, non vi sono poi i soldi per creare i servizi. Nell’Oltre Po i servizi ed il verde pubblico sono già carenti oggi. Con 5000 abitanti in più, cosa accadrà ?

TESI 5 – Rigenerazione del vecchio insediamento a ridosso di via Roma, contenuto tra via Del Porto e via Papa Giovanni XXIII.

La variante prevede, attraverso l’uso di incentivi, consistenti in volumetrie edificabili aggiuntive, fino al 50% di quelle esistenti, la possibilità di abbattere vecchie, seppur decorose, abitazioni mono e bifamigliari, ritenute di bassa qualità, per liberare aree di consistenza tale da consentire l’edificazione di palazzi condominiali. Questa operazione è devastante per un ambito che contiene almeno un terzo della popolazione dell’0ltre Po perché avvia un processo a cui gli abitanti difficilmente potranno resistere, dato il carattere ricattatorio e con misere contropartite. Anche qui i grandi interessi stanno nelle mani dei costruttori. Una prima grossolana stima, porta a valutare in circa il 30% l’incremento volumetrico dell’edificato, con una disponibilità abitativa aggiuntiva di almeno 800 persone.

Invitiamo ad una grande mobilitazione e campagna di informazione per tutelare gli interessi comuni!

Questa Variante 11 favorisce alcuni privilegiati ma danneggia la maggior parte dei cittadini, quelli che non hanno terreni da vendere o imprese edilizie da fare lavorare; quelli che aspettano nuovi servizi, che sono venuti a San Mauro per il verde, quelli che sono proprietari delle abitazioni già in essere, che inevitabilmente perderanno valore in seguito all’ingresso nel mercato locale di 1500 nuove abitazioni di classe energetica e standard abitativo superiore.

Invitiamo coloro che si sono battuti contro la variante 10 e la alienazione delle aree verdi comunali, coloro che si riconoscono nella campagna nazionale “ Stop al consumo di Territorio”, coloro che pensano che San Mauro non debba più crescere ma ripensarsi, migliorare l’esistente, ampliare i servizi, a mobilitarsi affinché la Variante 11 non venga approvata.

www.sanmauroambiente.it - Sinistra per San Mauro - Simpatizzanti locali campagna“Stop al Consumo di Territorio” 22 novembre 2010

lunedì 22 novembre 2010

Torino:Emergenza a Mirafiori


Una grave situazione si sta' verificando nel quartiere di mirafiori, esattamente tra Corso Caio Plino e via Passo Buole.

Qui' da circa 50 anni vi e' l'ultimo angolo verde del quartiere, una striscia di circa 10.000 mq, da sempre cosparso di orti urbani, ed unico polmone verde tra ferrovia e cementificazione anni sessanta. Qui' almeno una trentina di cittadini si prodigano con la coltivazione degli orti, con la loro pulitura e sistemazione evitando che quel terreno diventi una discarica abusiva, tutto assolutamente autogestito senza chiedere un euro alle istituzioni, ultimamente e' anche nato un coordinamento fra orti. Un Comitato "ufficiale" di quartiere chiede da anni che li' sia fatto un giardino, assolutamente compatibile con gli orti. Ma ecco la notizia: da alcuni giorni sono affissi sugli alberi cartelli in cui RFI, proprietaria del terreno, avverte che quel terreno sara' spianato per allargare la strada!!! I lavori dovrebbero iniziare a giorni. La Circoscrizione e' all'oscuro di tutto, o fa finta.... La strada avrebbe l'unica funzione di alleviare il traffico durante i lavori della metro, quindi per uno o due anni massimo. I cittadini ortolani sono pronti a tutto pur di difendere gli ultimi metri quadri di terreno verde fertile e produttivo del quartiere. Un articolo è uscito sulla stampa.
Penso che la loro lotta contro il consumo i suolo sia molto vicino alla nostra, continuo a pensare che i comitati, gruppi, associazioni che si battono per un diverso uso della citta' avranno voce in capitolo quando riusciranno ad esprimere idee e principi comuni (che gia' ci sono). Il Paesaggio sono anche melanzane e pomodori che crescono davanti a casa, a me viene da dire:sopratutto.

da Edoardo

domenica 21 novembre 2010

Condizione femminile e violenza di genere

Grugliasco - lunedì 22 novembre 17,30 – 19

Biblioteca Civica Pablo Neruda piazza Matteotti

Incontro di approfondimento sulla condizione femminile e la violenza di genere con la scrittrice fantasy, medico chirurgo e psicoterapeuta Silvana De Mari -

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza contro le donne.

mercoledì 17 novembre 2010

Pinerolo (TO): Per fermare lo scempio della collina.


mercoledì 17 novembre presidio che si terrà di fronte al Palazzo Comunale dalle ore 9 alle 20.30

Per fermare lo scempio della collina
Particolarmente importante la presenza dalle 19 in poi per chiedere tutti assieme al sindaco che si apra una discussione pubblica.
Abbiamo richiesto un incontro con i capi gruppo in consiglio per poter spiegare le nostre ragioni e farne partecipe tutta la città.

L'associazione Stranamore aderisce all'iniziativa insieme al movimento cinque stelle e all'associazione ecologista per la sostenibilità

INFO: ASSOCIAZIONE ECOLOGISTA SOSTENIBILITA’

ALL'INIZIATIVA HANNO ADERITO L'ASSOCIAZIONE STRANAMORE E IL MOVIMENTO 5 STELLE DI PINEROLO

lunedì 15 novembre 2010

Torino, martedi 16 ore 14,30 Politecnico nucleare

comunicato stampa

PROFUMO DI NUCLEARE

Gli Ecologisti del Piemonte domani 16 novembre 2010 dalle ore 14 alle ore 17 saranno presenti davanti al Politecnico di Torino con una manifestazione - volantinaggio a favore delle energie rinnovabili e contro il nucleare

(sciarpe gialle )

Nelle stesse ore all’interno del Politecnico si svolgerà un convegno a favore del nucleare organizzato da ENEL e EDF (inizialmente previsto a Palazzo Nuovo) con la partecipazione del rettore prof. Profumo.

http://www.youtube.com/watch?v=iQv_DxrmU8Y&feature=related


venerdì 12 novembre 2010

Rivalta (TO) - UN’ALTRA POLITICA E’ POSSIBILE


martedì 16 novembre ore 21 Sala incontri ex Mulino - Via Balegno 8

“Mobilità sostenibile… si può?”

Il Comitato di cittadinanza attiva Rivalta Sostenibile cerca da alcuni anni di proporre occasioni di informazione e di confronto, organizzando eventi pubblici con alcuni “testimoni” del nostro tempo. La finalità è di capire eapprofondire temi importanti, di aiutare a risvegliare le coscienze, creare sensibilità e stimolare la cittadinanza attiva.

La quinta edizione del ciclo di incontri pubblici “Un’altra politica è possibile” si inaugura

Angelo TARTAGLIA docente Politecnico di Torino

info@rivaltasostenibile.it - www.rivaltasostenibile.it - 333 3100899 - 011 9046479

martedì 9 novembre 2010

Torino: presentazione del libro: "Torino invisibile"


martedì 9 novembre ore 18 - Libreria Feltrinelli piazza CLN, 251


Presentazione del libro sulla vicende urbanistiche della città di Torino
"Torino invisibile" di Piergiorgio Lucco Borlera e Raffaele Radicioni(Alinea, Firenze 2009)

Sarà presente l'autore Raffaele Radicioni, architetto ed ex assessore all'Urbanistica
di Torino dal 1975 al 1985

interverranno:


Diego Novelli, direttore di Nuova Società e già sindaco di Torino
Riccardo Bedrone, presidente dell'Ordine degli Architetti di Torino
Giancarlo Quagliotti, presidente di Società di Ingegneria


modera:

Flavia Bianchi, urbanista di Legambiente Piemonte e Valle
d'Aosta

Grattacielo Intesa-Sanpaolo. Un edificio poco sostenibile con gravi errori progettuali


di Giorgio Faraggiana

I grattacieli sono edifici che producono spreco di volumetrie interne e sono ad alto consumo energetico. Nell’infelice scelta tipologica dell’edificio Intesa-Sanpaolo, di cui sta iniziando la costruzione e che avrà un’altezza di 180m, circa il 30% del volume interno è riservato alle strutture occorrenti per gli spostamenti verticali tra ascensori, pianerottoli e scale. Dal punto di vista energetico la soluzione adottata - che ha le superfici esterne completamente vetrate - richiede un enorme consumo per il raffrescamento estivo. Paradossalmente l’energia necessaria per il raffrescamento è, per un edificio di questo tipo, enormemente superiore a quella richiesta per il riscaldamento invernale. Alcuni accorgimenti che dovevano essere innovativi – doppia pelle vetrata e doppie solette – si stanno dimostrando inefficaci dal punto di vista applicativo. Infatti la necessità di soddisfare le condizioni di sicurezza all’incendio non consente di utilizzare le ipotizzate correnti ascendenti verticali, che grazie alla convezione naturale avrebbero dovuto convogliare l’aria fresca all’interno dell’edificio attraverso le intercapedini delle solette (il cui spessore di 60cm riduce ulteriormente la volumetria utilizzabile dell’edificio).

Pur di giustificare comunque una scelta, peraltro poco conveniente e funzionale, si è voluto proporre una risorsa energetica a basso impatto ambientale e a tecnologia avanzata. Il progetto del grattacielo infatti prevede l’utilizzo di un impianto geotermico – che sfrutta la temperatura dell’acqua sotterranea - sia per il riscaldamento invernale, sia per il raffrescamento estivo. L’edificio posto in queste condizioni viene dichiarato dai progettisti a consumo energetico nullo. Ma al di là dei pur necessari consumi degli impianti che non sono del tutto trascurabili, molti elementi che stanno emergendo dall’esame per la VIA, condotta dalla conferenza dei servizi della provincia di Torino, rivelano che la progettazione è stata effettuata in modo superficiale e approssimativo e non garantisce l’efficacia nei giorni caldi estivi.

La vicinanza dei 18 pozzi di prelievo e di restituzione dell’acqua di falda infatti può portare a un cortocircuito con rimescolamento delle acque a temperatura diversa: non funzionerebbe in queste condizioni il processo che apporta il vantaggio energetico. Un secondo problema è il rischio che il livello dell’acqua della falda a valle della restituzione si alzi eccessivamente e superi la quota dei binari della soprastante ferrovia.

Non sono questioni di importanza secondaria: nell’incertezza i progettisti sperano di risolvere il problema della restituzione delle acque - la cui portata può raggiungere quasi 10 metri cubi al minuto – immettendola non in falda, ma nella fognatura o nel canale “Valentino”. Con quali conseguenze? Sembra inoltre che, per non correre rischi, hanno comunque aggiunto una soluzione alternativa che prevede una torre d’evaporazione che energeticamente è altamente onerosa.

Noi del comitato “Non grattiamo il cielo”, a fronte di tutte le scelte prive di buon senso, speriamo ancora in un ripensamento che porti a sospendere subito i lavori. Si rifletta anche sul sondaggio appena fatto tra i residenti in città che vede una netta maggioranza di contrari al grattacielo e che, anche tra i favorevoli, riscontra che metà preferirebbero un edificio più largo ma alto quanto il palazzo adiacente della Provincia di Torino.

Per concludere voglio aggiungere che un edificio di questo tipo non avrà vita lunga, occorreranno costose opere di gestione e di manutenzione. Anche gli adeguamenti ai nuovi standard che sono sempre più frequenti si riveleranno proibitivi a causa delle complicazioni dovute all’altezza. Probabilmente converrà demolirlo in tempi molto ravvicinati con tutti gli oneri dello smaltimento dei materiali. Non potremmo imparare qualcosa dall’esempio dello Stadio delle Alpi che dopo 20 anni è stato demolito a causa dei costi di manutenzione troppo elevati?

6 novembre 2010

giovedì 4 novembre 2010

ecologisti del piemonte * giovedi 4 novembre


ecologisti del piemonte * ecologisti.piemonte@gmail.com

Giovedì 4 novembre ore 18-21,30 Caffè Basaglia via Mantova 34

1 iniziativa sabato 6 novembre ore 10-11,30 *

organizzazione definitiva gruppi per i 10 sit-in e volantinaggi antinucleari a Torino; distribuzione nuovi striscioni e nuovi volantini

(Enel, Prefettura, Regione, Provincia, Comune, Mole Antonelliana, Ponte Gran Madre, La Stampa, Repubblica, RAI )

manifestazione finale alla RAI dalle 11,30 alle 12,30 *

Adesioni appello : http://eco-ecoblog.blogspot.com/2010/10/antinucleare-6-7-novembre-facciamo_26.html

Elenco iniziative: http://eco-ecoblog.blogspot.com/2010/10/per-un-6-7-novembre-antinucleare-elenco.html

In caso di pioggia le manifestazioni sono confermate sotto i portici ; quella del ponte Gran Madre si sposta all’inizio dei portici PiazzaVittorio-via Po’ La manifestazione alla RAI è comunque confermata

2 Definizione del Coordinamento regionale operativo fino a gennaio 2011

( prime decisioni) Manifesto, Statuto, Regolamento, Avvio preadesioni

3 Elezioni nei Comuni, Circoscrizioni, Provincia di Vercelli

Continuazione discussione - Proposta di Seminario regionale degli Ecologisti

4 Nuovi aggiornamenti su:

- convegno nazionale di Bologna 15-16 ottobre (Costituente Ecologista)

- appello nazionale “Un sogno ..I have a dream, (area comuni Virtuosi)

- incontro nazionale di Torino del 16 ottobre (area MDF-PBC-ALTRI)

martedì 2 novembre 2010

NO NUCLEARE: iniziative nel Vercellese


COMUNICATO STAMPA

I movimenti, le associazioni, i partiti e i singoli cittadini che si oppongono alla ripresa della presenza nucleare in Italia hanno espresso, proprio a Vercelli il 9 ottobre, la volontà di mobilitarsi e raccordarsi per fare fronte unico nel rappresentare le ragioni del NO AL NUCLEARE e un SI ALLE FONTI RINNOVABILI SOSTENIBILI.

A seguito dell’ulteriore riunione tenutasi lo scorso 23 ottobre a FOSSANO (CN) si è dato l’avvio al Coordinamento dei Comitati per la costituzione di una RETE ANTINUCLEARE PIEMONTESE.

Per ricordare il ventitreesimo anniversario del REFERENDUM – 8 novembre 1987 - che sancì l’uscita dell’italia dall’illusione nucleare, si è concordemente deciso , come primo atto della RETE , di promuovere e sostenere le iniziative che in Piemonte saranno intraprese a ridosso dell’anniversario.

Per quanto riguarda il Vercellese sono previsti i seguenti momenti pubblici ai quali tutti i cittadini sono calorosamente invitati a partecipare:

VENERDI’ 5 NOVEMBRE :

- TRINO ore 21 presso Teatro Civico “LA SCELTA DELL’ENERGIA NUCLEARE: RILIEVI ETICO-CIVILI” incontro con Don Bruno BIGNAMI, Presidente della Fondazione “Don Primo Mazzolari”

SABATO 6 NOVEMBRE :

- VERCELLI davanti la COOP dalle 10.30 alle 13 presidio di raccolta firme su proposta di legge di iniziativa popolare - promosso dal coordinamento antinucleare vercellese;

-TRINO: dalle 10 alle 12 P.zza Audisio - presidio di raccolta firme su proposta di legge

DOMENICA 7 NOVEMBRE :

Iniziative promosse da LEGAMBIENTE-PRO-NATURA, WWF, LAV, LIPU nei siti del vecchio nucleare, che stanno per essere trasformati in depositi senza scadenza.

SALUGGIA ore 10 Presenza davanti al Municipio per informazione e raccolta firme;

TRINO ore 15 Presenza davanti al Municipio per informazione e raccolta firme.