mercoledì 30 dicembre 2009

Michele Boato: “L’Ecologismo in Italia non è finito”

Quando, nel 1985, l’”Arcipelago Verde” ha fatto il salto verso la politica, presentandosinon più solo alle elezioni comunali in qualche città, ma in quasi tutte le regioni,il sostegno di Marco Pannella e dei Radicali fu determinante: non solo per la cessione del “sole che ride”, divenuto allora simbolo ufficiale dei Verdi nelle istituzioni (salvo che in Sud Tirolo ed in Friuli VG, dove fu scelta la colomba), ma anche per la presentazione stessa di liste in regioni importanti, come il Lazio, Puglia, Campania ed altre.Tanto che la scelta di rappresentare le neonate Liste Verdi alla prima Tribuna elettorale toccò al sottoscritto (dopo un sorteggio con Alex Langer e Rosa Filippini) per volontà di Marco, che rappresentava la maggioranza delle liste presentate.Ora il patrimonio (che pure era cresciuto, negli anni 1990-95 anche a percentuali a due cifre, per esempio con 4 consiglieri in Reg.Veneto) è del tutto dilapidato, non solo nelle cifre, ma, peggio, nella credibilità.Truppe cammellate di Centri sociali sempre pronti a menar le mani oppure di Comunione e Liberazione, pilotate nei Verdi di varie regioni, assessori che di ambiente non sapevano nulla, ma di tessere e di poltrone moltissimo.

Tutto questo e molto altro sono all’origine dell’anomalia italiana: in tutta Europa (non solo in Germania) alle elezioni europee del 2009 i Verdi hanno un successo fenomenale: in Francia Europe Ecologie ottiene il 16,3%, secondo partito al pari dei socialisti, 12,4 in Finlandia, 11 in Portogallo, 10,8 in Svezia, 9,5 in Austria, 9 nel Regno Unito, 8,5 in Belgio, e via via fino al 5 in Grecia e 4% in Spagna.In Italia, invece, l’eclissi totale, dentro il buco nero delle Sinistre Arcobaleno e Libertà.L’ecologismo in Italia è finito?No di certo nella miriade di associazioni e comitati: Amici della bicicletta o Leghe anti caccia, AmicoAlbero o Elettrosmog Stop, Gruppi di acquisto solidale o Ecoistituti.Ma il disorientamento politico è grandissimo: lontano da una destra senza valori, da una lega che ha inquinato il federalismo di razzismo e da una sinistra opportunista, arrivista, nepotista,l’arcipelago ecologista sostiene volta a volta la lista o il candidato che appare “meno peggio” o, sempre più spesso, nessuno.La proposta di una coalizione radicali-ecologisti alle regionali del 2010 (rilanciata a livello nazionale da Staderini e Cappato, e nel Veneto da Bortoluzzi) può essere, come nel 1985, un sentiero, per uscire dal deserto in cui si sono persi gli ambientalisti, per fare le proposte di cui la nostra società ha un enorme bisogno.Il tempo è ora, discutiamone apertamente.
Michele Boato direttore rivista Gaia ed Ecoistituto del Veneto

lunedì 28 dicembre 2009


eco (www.eco-ecoblog.blogspot.com ) 43 / giov 24 dic
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è uscita l’ultima puntata:Dicembre: Avola, Nord sud / La Bussola / Infinito amore

….Hope, Speranza, questo sarà il suo nome in Italia, è sempre più bella, mi scrive Valentina, ed i suoi sorrisi sempre più incontestabili: è contenta di vivere e cresce a vista d’occhio ed io, dice, devo abituarmi all’idea di diventare un suo quasi padre perché ne avrà in qualche modo bisogno. Cosa che, dopo un solo attimo di esitazione e preoccupazione guardandomi allo specchio, ho deciso che farò. Ho comunicato la cosa a Micio che, forse indifferente al probabile aumento degli inquilini della casa, non ha dato cenni di dissenso. Così ho cominciato già oggi a procurarmi libri sull’infanzia, abbondanti nelle bancarelle di fine anno di via Po, ed ho trovato nella lettura il modo di passare le ultime ore dell’anno vecchio e le prime di quello nuovo in compagnia di Micio.
Ci sarà un sacco di cose da fare in questo nuovo anno che sta nascendo.

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Un nuovo blog ecologista in Toscana


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martedì 22 dicembre 2009

Nucleare:referendum e siti

NUCLEARE: REFERENDUM, BONELLI (VERDI):
DI PIETRO CONDIVIDA BATTAGLIA CON ASSOCIAZIONI E COMITATI


“Apprendiamo che l’Italia dei Valori con Antonio Di Pietro ha presentato questiti referendari contro la privatizzazione dell’acqua e contro il nucleare. Un’analoga iniziativa, condivisa da associazioni e movimenti, è stata fatta nei giorni scorsi dai Verdi”. Lo ha dichiarato AngeloBonelli che aggiunge: “Queste priorità, però, non possono restare una battaglia solitaria di singoli partiti”.“Per questo invitiamo Antonio Di Pietro e l’Idv a condividere i referendum con il nucleare, scelta costosa, inutile e dannosa che non risolve il problema energetico e quello per l’acqua come bene comune con i cittadini, le associazioni e i comitati che da anni si battono per le rinnovabili e per l’acqua come bene comune - conclude Bonelli -. Così si costruisce l’alternativa alle politiche dissenate dell’attuale governo”.

NUCLEARE: BONELLI (VERDI):
GOVERNO HA GIA' IN MANO ELENCO SITI

"Il governo ha già in mano l'elenco dei siti, già individuati dall'Enel, dove costruire le centrali nucleari, ma non li rende noti per paura di unboomerang elettorale alle prossime elezioni". Lo dichiara il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "Sono quelli resi noti da noi Verdi nei giorni scorsi: Montalto di Castro (Vt), Borgo Sabotino (Lt), Garigliano (Caserta), Trino Vercellese (Vercelli), Caorso (Piacenza), Oristano,Palma (Agrigento), Monfalcone (Gorizia) e Chioggia (Ve). D'altronde il decreto che individua i criteri per la scelta dei siti (all'ordine del giorno del CDM di domani) è solo una formalità perchè tali criteri sono già previsti in modo rigido dalle organizzazioni internazionali". "La tecnologia che il governo vuole usare per riportare il nucleare nel nostro paese è obsoleta ed insicura. Ben 18 centrali EPR (quelle che dovremmoacquistare) in Francia sono ferme per guasti o incidenti e proprio in Francia, paese spesso citato a modello, si sta aprendo un'inchiesta sulla radioattività intorno alle centrali - ha concluso Bonelli -. Il nucleare è una vera e propria truffa che gli italiani non vogliono, come dimostranole oltre 20 mila firme raccolte da noi Verdi, solo nello scorso week-end, durante le primarie dell'Energia".

domenica 20 dicembre 2009

TAVO è andato..

Ieri è mancato TAVO BURAT, uomo di vasta cultura e imbattibile corerenza e robusta levatura morale che per anni è stato compagno delle nostre battaglie ambientaliste e in difesa delle minoranze e che da sempre ha creduto nei VERDI quale forza diversa e innovativa di questo nostro Paese.

Per me è mancato un riferimento e una luce che nessun altra stella è in grado di eguagliare. I funerali si terranno lunedì prossimo alle 15 presso la chiesa di Chiavazza a Biella
Eccovi una breve memoria su di lui:
http://www.ilbiellese.it/article.php
Alberto Prospero - BIELLA

giovedì 17 dicembre 2009

Torino - Venerdì 18 dicembre ore 14,30 Conferenza Stampa di Angelo Bonelli

Il Presidente dei Verdi alla Sala delle Colonne del Municipio, via Milano 1

I nuovi verdi verso la Costituente Ecologista

Verrà presentata la campagna contro il Nucleare e le Primarie dell'Energia e dell'Acqua, iniziativa che si svolgerà sabato 19 e domenica 20 dicembre nelle principali città italiane ed in cui verranno raccolte le preadesioni per i referendum contro il ritorno al nucleare e contro la privatizzazione dell'acqua.
Interverranno tra gli altri:Arch. Enrico Bettini ( Presidente Cittàbella ), Franco Correggia ( Presidente di Terra,Boschi, G.e m.), Davide Mattiello di Libera, (Pres. ACMOS ) Aldo Quilico ( Presidente Acquedotto del Monferrato), Maurizio Manfredi (Resp Coordinamento Associazioni Valle Bormida), Roberto Zanna ( Coordinamento No TSO Asti ), Felice Marro ( G.A.S. La gemma della vita), Igor Boni( Partito Radicale Ass. Adelaide Aglietta ), Giorgio Ferrero ( Partito Democratico)

La sera presso la GAM, Corso Galileo Ferraris 30 dalle ore 20,30 Bonelli parteciperà ad un incontro pubblico promosso dai Verdi sul tema: VERSO LA COSTITUENTE ECOLOGISTA

sabato 12 dicembre 2009

appello: UN'ALTRA ITALIA E’ POSSIBILE

appello del Gruppo delle Cinque Terre

1 L’Italia vive l’anomalia di un nuovo Medioevo.
Più che in altri paesi, è visibile in Italia l’emergenza ecologica, il degrado sociale e la crisi di fondamentali valori etici; permangono aree vaste di ignoranza, incapacità, ingiustizia. Meno facilmente che altri paesi, l’Italia quindi può affrontare la conversione ecologica delle attività economiche, il risanamento ambientale e morale del paese, la partecipazione diretta delle persone alla attività sociale ed una effettiva realizzazione di una sana cultura dei diritti e dei doveri che dovrebbero regolare ed ispirare la vita sociale collettiva.

2 Sia in Europa che nel resto del pianeta, vi è una tripla crisi :a) economica e finanziaria (causata da un modello di crescita superato) b) ambientale conseguente, c) socio-culturale. Tre grandi crisi che non trovano più risposte adeguate dal sistema della politica: non dai partiti socialdemocratici in crisi dappertutto e neppure dall’egoismo sociale e dall’indifferenza ambientale dei vari partiti conservatori.
Solo un modello sociale e produttivo eco-orientato ed eco-sostenibile, che all’idea di una crescita senza limiti sostituisca un idea di sobrietà, che non escluda anche l’utilità di avere aree di decrescita virtuosa e felice, può essere in grado di affrontare le difficoltà del presente.

3 Però si sta affermando sia in Europa che altrove una nuova cultura trasversale, al di sopra dei tradizionali schieramenti politici, che rivendica il diritto-dovere ad una relazione armonica tra uomo e natura, tra esseri umani, tra uomo e donna, e all’interno dell’uomo tra vita e coscienza. Un numero progressivamente crescente di uomini e donne del pianeta si riconosce in una condivisione ed alleanza di valori, di pratiche e attività per l’affermazione di ciò che si riconosce come valido e irrinunciabile per garantire la propria sopravvivenza e la propria felicità.

Questo movimento è la forza determinante che sta alla base della vittoria di Obama negli USA, spinge ed alimenta la rivoluzione della Green Economy, permette l’ affermazione di formazioni tendenzialmente trasversali come Europe Ecologie in Francia, anima la moltitudine di movimenti culturali sociali e politici attivi su temi specifici e vive nello sforzo quotidiano di ognuno per una vita felice.
E’ l’antidoto, unico oggi, all’intossicazione della politica e all’avvelenamento del pianeta, della società e delle coscienze; ha abbandonato le ideologie del secolo scorso e si sta diffondendo dappertutto.
I movimenti ambientalisti, i movimenti dei diritti civili, i movimenti di giustizia sociale, i movimenti di autonomia culturale si stanno intrecciando e tendono ad ampliare quel minimo denominatore comune che li rende vicini gli uni agli altri.
Il termine ecologisti è al momento il più idoneo a rappresentare questa varietà di esperienze, che vanno oltre lo storico ambientalismo e che hanno però un minimo comune denominatore.

4 In Italia stiamo invece assistendo ancora ad una semplificazione culturale che rende simili ed al contempo pessime le diverse aree politiche, tutte globalmente incapaci di affrontare le crisi del nuovo tempo: si tratta di una crisi globale del sistema e di esaurimento delle culture che lo hanno ispirato e formato.
Non è possibile affrontare e risolvere l’anomalia italiana senza alcune riforme prioritarie che rendano possibile:
a) un nuovo Mercato del lavoro, un Welfare e una fiscalità basati su equità e trasparenza.

b) una Giustizia efficace ed efficiente che garantisca tutti e non discrimini nessuno.
c) il ridimensionamento della Casta e dei suoi costi, la riforma dell’amministrazione pubblica (con la riduzione dei centri decisionali di spesa) e la liberazione dell’informazione dal sistema partitico invece delle attuali spartizioni e lottizzazioni.
d) una guerra aperta e totale alla Corruzione e alle Mafie e insieme la difesa e la realizzazione dei valori costituzionali.
e) Il recupero della legalità e la realizzazione dello stato di diritto sono la precondizione per l’altra grande trasformazione urgente e necessaria: la conversione ecologica dell’economia e della società, la trasformazione delle fonti energetiche e l’adeguamento eco-orientato dello Stato.

Insieme vanno proposte alcune radicali innovazioni nella direzione di una società eco-orientata:

a) un programma nazionale per la mobilità nelle città che preveda di andare verso la gratuità dei trasporti pubblici, nuovi piccoli mezzi privati non inquinanti (risciò), sviluppo di metrò sotterranei estesi in tutte le città medio-grandi

b) norme radicali che prevedano solo edificazioni ecoprogettate, fornite di area esterna adeguata ed area di coltivazione famigliare, posti auto solo sotterranei (numero predeternminato) . Grattacieli solo in sostituzione quando è il caso, di edificazioni orizzontali, che vanno sostituite da verde urbano.

c) sostituzione dei grandi progetti inutili (Tav, Ponte di Messina,..) con grandi progetti ecocompatibili e necessari (efficienza e modernizzazione ferroviaria,antisismica, edilizia scolastica, estensione banda larga..)
d) nuove forme di educazione sanitaria, sessuale, civica, nelle scuole di ogni ordine e grado


5 La crisi della sinistra è a tutti evidente: ininfluente quando governa, divisa comunque in vari
frammenti invece che unita in un unico partito; perfino nelle sue forme più moderate è incapace di aggregare forze ed anzi contribuisce alla prevalente autodistruzione.

La crisi della destra è pari a quella della sinistra e si manifesta nella illusione della politica della forza, nella cecità rispetto i diversi problemi e nel suo affidarsi a figure carismatiche ed alla esaltazione di paure e insicurezza.
Entrambi gli schieramenti politici, sia la destra che la sinistra, non esprimono più i propri valori originari e sono ridotti a testimoni privi di anima, irresponsabili o complici del disfacimento attuale,che sopravvivono come pure cordate di potere a livello nazionale e locale

Allo stesso tempo ne i movimenti di protesta ne i partiti-scatoloni malati di populismo riescono ad esprimere strategie e riferimenti culturali concreti e stabili nel tempo.
L’egocentrismo e l’arroccamento di ognuno su linguaggi, convincimenti e preclusioni personali mantengono la frammentazione culturale, sociale e politica e producono la vanificazione di ogni speranza di cambiamento.

6 Noi sosteniamo che è necessario un ecologismo politico di nuovo tipo, estraneo a schemi destra-sinistra, più radicale e meno istituzionale, non estremista, con una vocazione aggregante e maggioritaria, con una forte accentuazione del federalismo e del radicamento sociale, con la riscoperta di lotte e azioni esemplari ed insieme ad una ripresa del dibattito culturale e dell’analisi scientifica dei problemi e delle soluzioni. Per condurre una contestazione sistematica delle attività economiche dannose, dei comportamenti istituzionali fraudolenti e di tutte le forme delinquenziali di illegalità.

7 Il percorso, le tappe, le strutture per la rigenerazione, rifondazione, riunificazione di tutti gli ecologisti e dei tanti altri che si collocano con disagio nel campo riformista e in quello della tutela sociale, richiedono la costruzione di un fronte ampio, costituito da persone di diverse provenienze, ma anche da energie nuove e fresche all’impegno politico.
Occorre che si imponga un processo di solve et coagula per far decollare un nuovo movimento politico che innovi la forma di partito dotandola di base sociale e radicamento nei valori e nelle necessità dei vari territori.
Necessita la convergenza di una moltitudine di persone e gruppi che sulla base di denominatori comuni sappiano condividere linguaggi ed esperienze diverse rendendo possibile anche un recupero della memoria di decenni di impegno. Occorre operare nei vari settori per rigenerare, rifondare e riunire, un compito politico, culturale, di comunicazione.

8 Gli Ecologisti devono recuperare nel proprio nuovo progetto, la vocazione fallita del riformismo moderato e le aspettative sociali degli strati deboli e marginalizzati dalla crisi (che erano una volta il terreno della sinistra); un progetto quindi di ecologismo politico riformatore e sociale, ma, come indicano anche altre esperienze europee (dalla Francia alla Germania ad altre), possibile solo se costruito su un solido cuore ecologista.

I nuovi ecologisti devono quindi candidarsi alla centralità politica per la rinascita del paese per costruire e promuovere una sana cultura della sobrietà e dell’onestà, della salute e della convivenza civile. L’aggregazione di questa area deve rivolgersi a tutti senza discriminare a priori nessuno.

9 Crediamo che le basi fondanti di un nuovo movimento politico e culturale siano:
1) Il Federalismo su base regionale, con nuove regole improntate all’autonomia, al decentramento ed alla partecipazione orizzontale di tutti i soggetti.
2) La triplice possibilità di federazione delle persone nel territorio (I), di movimenti e gruppi politici e culturali(II) e di realtà economiche sostenibili ed eco-orientate (III)
3) Una radicale critica al finanziamento pubblico dei partiti ed il liberarsi gradualmente da esso attraverso nuove strutture e pratiche di autofinanziamento.

10 Il nuovo movimento politico-culturale deve estendersi con la creazione di Centri polivalenti radicati e diffusi nel territorio come HUB, e Innovation Center, punti di incontro di attività di ricerca, culturali, sociali, economiche e politiche, casa delle associazioni e dei movimenti, luogo di interazione delle realtà del territorio e fattore di presenza attiva nel tessuto socio-culturale del paese.

11 Suo strumento portante deve essere un uso innovativo della Rete con la costruzione di portali nazionali e regionali multifunzione tramite i quali informarsi, aderire e partecipare anche direttamente ai processi decisionali

12 Chiediamo l’avvio immediato di questo processo alle tante forze che ne possono e vogliono fare parte e in particolare:
1) a tutti gli ecologisti ed in particolare ai verdi che nel loro ultimo congresso hanno scelto, in maggioranza, di avviare il proprio superamento nella direzione di una nuova fase costituente che porti alla costruzione di una casa comune di tutti gli ecologisti.
2) ai partecipanti dei Meetup, i gruppi civici 5 stelle promossi da Beppe Grillo ed a Grillo stesso, che hanno sviluppato una straordinaria denuncia della degenerazione del sistema politico-sociale e riconoscono la necessità di una società eco-orientata.

3) a tutti i vari gruppi presenti in varie zone del paese come Per il Bene Comune, il movimento per la decrescita e gli altri che hanno sempre denunciato sia il degrado del territorio che le degenerazioni della Casta .

4) al Movimento Stop al consumo del territorio che nell’ultimo anno ha promosso numerose azioni e denuncie contro la distruzione del territorio ed esaltato i risultati di Amministratori e Comuni “virtuosi” che mostrano la possibilità di una diversa funzione degli Enti locali nella gestione delle proprie comunità.

5) a quella parte viva di uomini e donne ancora impegnate nei partiti tradizionali come il PD i vari gruppi della sinistra o l’ Italia dei Valori, ed anche in altre forze politiche, ma che sentono disattese le proprie istanze democratiche, riformatrici ed ecologiche in una pratica politica e burocratica non soddisfacente ai fini di una reale trasformazione.

6) al mondo della Rete, i centinaia di Blog e siti web che contribuiscono alla informazione ed alla diffusione della iniziativa e della cultura ecologista e democratica sulla Rete.

7) alle associazioni ambientaliste, animaliste, di consumatori e alle tante associazioni di ambito locali o nazionali, impegnate nel volontariato sia sociale che culturale, che necessitano di un nuovo grande movimento che ne esalti obiettivi, proposte e iniziative.

8) agli imprenditori ed ai lavoratori delle attività oneste e delle attività ecologiche ed equosolidali spesso soffocati dalle logiche corruttive in cui impegno, capacità e merito sono vanificate.

9) ai settori delle buone pratiche, i singoli ed i gruppi attivi nel campo del biologico, delle medicine naturali, del consumo critico, del benessere e delle discipline olistiche.

10) alla moltitudine di persone che si sentono cittadini del Pianeta, che auspicano, sognano e richiedono un’ Italia migliore, che scelgono in base a sentimenti e mature responsabilità invece che a convenienze contingenti; a uomini e donne desiderosi di vivere in un paese più moderno e giusto, senza corruzione, inquinamento e ingiustizie, un paese che garantisca il diritto e la possibilità di una vita più dignitosa e felice.

P.S. I promotori di questo appello, riunitisi nel Gruppo delle Cinque Terre, preoccupati della frammentazione politica ed organizzativa dell’ecologismo italiano, sollecitano tutti i potenziali protagonisti di questo processo di cambiamento ad impegnarsi nei prossimi mesi, per avviare una nuova fase più positiva iniziando direttamente a costruire un'altra Italia possibile. Non l’ennesima alleanza o cartello elettorale ne un nuovo partitino ma i primi passi di un nuovo autentico processo costituente e rinnovatore.

Chiediamo a tutti l’adesione a questo appello indicando il proprio Cognome, Nome, Regione, ( città, indirizzo, email eventuali resteranno riservate). Le adesioni verranno raccolte attraverso i blog e i siti che si renderanno disponibili a sostenere questo appello, poi attraverso il portale del GCT di imminente apertura
Chiediamo anche un contributo economico affinché questo appello e le adesioni raccolte possano essere pubblicate e pubblicizzate fra un mese sui diversi organi di informazione nazionali.

Il Gruppo delle Cinque Terre continuerà ad operare per favorire il processo di aggregazione di tutti gli ecologisti italiani e per la costruzione di un'altra Italia possibile.
www.gruppocinqueterre.it www.ecologisti.info

domenica 6 dicembre 2009

ROMA - ECORIFLESSO in collaborazione con GRUPPO delle CINQUE TERRE



“RIVOLTIAMO LA POLITICA”

Roma 9 dicembre: alla Sapienza, edificio Castelnuovo di MATEMATICA
aula 3 ore 16- 20 in vista del

vertice di Copenhagen sui cambiamenti climatici


organizza : associazione ECORIFLESSO (
http://www.ecoriflesso.org )
con la partecipazione di : GRUPPO delle CINQUE TERRE

l'incontro - dibattito verterà su due temi generali:

1) Un nuovo modo di pensare l'organizzazione politica attraverso un movimento e uno statuto ecologista ( http://ecorifletto.blogspot.com/ ) che si basa sulla
dinamicità e la condivisione delle conoscenze e degli intenti

2) Gli attuali problemi energetici e gli strumenti che abbiamo o potremo avere a disposizione per contrastarne danni e abusi. Analisi e proiezioni su scenari futuri riguardanti un altro mondo possibile e nuovi paradigmi culturali ecosostenibili per cambiare una società malata e dannosa per l'intero pianeta.

partecipano:

Angelo Bonelli Presidente dei Verdi
Claudio Capobianco Associazione Ecoriflesso
Enrico Del Vescovo Presidente Italia Nostra Castelli Romani
Maurizio Di Gregorio Fiori Gialli (GCT)
Luca Falconi Geologia Senza Frontiere
Sergio Mazzanti coordinatore Per il Bene Comune Lazio
Nitamo Montecucco Presidente Club di Budapest Italia
Massimo Piras Non bruciamoci il futuro
Massimo Scalia Presidente associazione Movimento ecologista
Dario Tamburrano Grillini Roma

moderano: associazione Ecoriflesso e Gruppo delle Cinque Terre

Tutti i presenti, le organizzazioni, le associazioni, potranno partecipare all' iniziativa ed al dibattito liberamente in loco.
per informazioni sui pullman direzione Copenaghen (
http://en.cop15.dk)
tel 340 162 82 62 oppure 380 68 37 468


venerdì 4 dicembre 2009


GRUPPO DELLE CINQUE TERRE
Cittadini del pianeta * Il coraggio di cambiare * Un’altra Italia è possibile
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ecolettera 42 / 26 novembre 2009 scrivi a
ecoblog@libero.it
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eco (
www.eco-ecoblog.blogspot.com ) a cura di Massimo Marino

post recenti : Etiopia, idroelettrico minaccia i popoli della valle Omo * Bonelli e Viale a IL CAFFE’ (video) * Sacchetti, sarà per un'altra volta * Smog: solo il 4% delle auto è ecosostenibile, non ci sono i distributori * PM10:Torino e Milano peggiorano * La casta: PDL ePD uniti nella lotta? *

post in lavorazione: Partiti: un passo indietro dall’ informazione * Germania dopo il voto

alcuni post già usciti : Amazzonia,gli Yanomami muoiono di influenza suina * TAV in Val di Susa, uno scontro che continua * Nemi, 3° incontro del Gruppo delle Cinque Terre

Su FACEBOOK (Massimo Marino) altre news,musica,interventi,recensioni
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eco-animali (
www.eco-animali.blogspot.com ) a cura di Marinella Robba e Massimo Marino

post recenti : Manifestazione per un circo senza animali * eco-animali/news * Adozioni

alcuni post già usciti : B.Bardot a Barroso: indire giornata vegetariana europea * Animali, Europarlamento, torna l’ esame di misure di tutela * Green, il respiro della foresta (videofilm)
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eco-marche (
www.eco-marche.blogspot.com ) a cura di Sandra Ruggeri

post recenti: Economia sostenibile e bilanci di sostenibilità * Le associazioni nelle Marche (lista) * Sarnano (MC), progetto: La sapienza delle mani * Macerata :Centro storico e parcheggio
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eco-piemonte (
www.eco-piemonte.blogspot.com) a cura di Elisabetta Bauducco e Francesca Marino

post recenti: Dibattito su Basse di Stura * Cosa succede nella scuola (Piossasco) * Alessandria: convegno NO NUKE * Non grattiamo il cielo di Torino
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eco-lazio (
www.eco-lazio.blogspot.com) a cura di Darel Di Gregorio

post recenti: Lazio:Bonelli, i Verdi non partecipano alle primarie * 12 dicembre:100 piazze per il clima * Greenpeace: foreste indonesiane e riscaldamento globale (21/11) * Il gruppo di lettura alla libreria GRIOT
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ECOdue (
www.ECOdue.blogspot.com) romanzo “ 68 VOLTE TI AMO “
da venerdì 5 dicembre la 12a (ultima ) puntata :Avola, Nord Sud / La Bussola / Infinito amore
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Toscana: è nato un nuovo blog ecologista:
cittadiniEcologisti” (
www.cittadiniecologisti.it )

giovedì 3 dicembre 2009

Torino: LIPU in via Roma (ang.p.za castello) 5-6 dicembre

Torna l'evento natalizio della LIPU per sostenere la campagna Salviamogli le penne, salviamoci le penne .

Il progetto prevede azioni per salvare cinque specie di uccelli: la Pernice bianca, il Capovaccaio (solo 7 coppie residue nel Sud Italia), il Tarabuso (50 coppie), la Gallina prataiola (750 coppie confinate in Sardegna) e la Berta maggiore. Specie che rischiano l estinzione..

I volontari LIPU saranno sabato 5 e domenica 6 nelle principali piazze delle città italiane per raccogliere fondi a sostegno della campagna con le Lenticchie della LIPU , a cui quest'anno si aggiunge una confezione di farro biologico, il tutto per una offerta minima di 5 euro.

A Torino in via Roma 4 (angolo p.za Castello) ore 10-19

A chi prenderà almeno 2 confezioni di lenticchie verrà consegnato anche il bellissimo volume "Rapaci diurni e notturni"
LIPU Sezione di Torino http://www.arpnet.it/lipu

Dal 30 novembre al 6 dicembre salvi 5 specie con un euroManda un SMS al numero 48588 e dona un euro
Oppure chiama lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia e dona 2 euro

martedì 1 dicembre 2009

Pm10: Milano e Torino peggiorano rispetto al 2008

Sforamenti e concentrazioni medie di polveri sottili oltre i limiti sia a Milano che a Torino. I valori registrati nelle prime settimane di novembre mettono in discussione la leggera tendenza al miglioramento fatta registrare nel 2008.
Un novembre nero di smog per Milano e Torino. Le due città tornano a vivere un gemellaggio forzato per le alte concentrazioni di polveri sottili registrate nelle ultime settimane.


A Milano le due centraline in piena area Ecopass, hanno superato rispettivamente da inizio mese (fino a lunedì 23) per 14 e 15 volte il limite di 50 mg/mc medi di Pm10 (nello stesso periodo del 2008 gli sforamenti giornalieri erano 5 nella prima e 4 nella seconda stazione). In netta crescita anche la concentrazione media mensile di polveri: 55 mg/mc contro i 35,4 mg del 2008 in via Verziere e 63 mg/mc contro 36,7 in via Senato.


A Torino i dati a disposizione per il Pm10 si riferiscono ai primi 15 giorni del mese per la centralina Arpa di via della Consolata e al 17 novembre per quella dell'Itis Grassi. Rispetto agli stessi giorni dello scorso anno i superamenti di "Consolata" da 7 passano a 8, mentre quelli di "Grassi" da 10 a 13. Ancora più indicativa la concentrazione media delle polveri che a Consolata sale dai 46,8 mg/mc del 2008 ai 59 mg attuali, e a Grassi da 54,2 a 70 mg/mc. I dati di novembre sembrano dunque mettere in discussione la leggera tendenza al miglioramento fatta registrare nel 2008 rispetto ai valori degli anni precedenti.


La realtà è che le amministrazioni ,irrilevante il loro colore, non svolgono alcuna vera azione contro l’inquinamento nelle grandi aree urbane